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Sarà la curiosità verso una serie tanto bistrattata o la possibilità unica di interpretare una ragazza priva di poteri speciali e capacità particolari, o forse solo un colpo di fortuna... In ogni caso ho letto Riddle of the Runaway, originariamente secondo volume della saga Starlight (Realtà e Fantasia nella nostra penisola), mai tradotto in Italia.
Vestiremo i panni di una giovane e rampante detective impegnata nella ricerca del rampollo scomparso di una ricca famiglia, unico erede di un ingente patrimonio. La nostra attività, all'inizio della storia, è avviata da due mesi: l'avevamo aperta piene di speranze, aspettandoci una vita avventurosa, ma fino a quel momento la nostra carriera si era rivelata particolarmente noioso.
Improvvisamente ci troviamo innanzi a questo caso, molto complesso e importante: la fretta di avviare le indagini spinge i plutocrati ad affidare l'indagine a noi, inesperta e non certo affermata investigatrice, pur di non aspettare il giorno seguente e il ritorno della collega più titolata, anche perché il nostro capo ha di meglio da fare che occuparsi della questione...
E' necessario ritrovare il ragazzo prima del compimento della sua maggiore età, che avverrà dopo pochi giorni. Infatti una clausola testamentaria imposta dal patriarca della famiglia, il ricco bisnonno, prevede che il beneficiario del patrimonio debba essere materialmente presente, presso il notaio, il giorno in cui compirà 21 anni, altrimenti tutti i beni andranno al fratello minore. Il ragazzo in questionei non è stato rapito, è semplicemente negli Stati Uniti con la sua rock band.
Inizieremo in questo modo un viaggio frustrante tra varie città, con la continua impressione di averlo trovato per poi scoprire che si è appena dileguato. Nemmeno la sorella Mary si rivelerà di grande aiuto, anche se stabiliremo con lei una bella sintonia tutta femminile. Presto, però, la frustrazione assumerà connotazioni di thriller: è solo un caso che si siano rotti i freni a quel catorcio di pick up? O che Mary si sia ritrovata intossicata? Che un detective ci segua? Che finiremo in guardina scambiate per delle fan esagitate? Alla fine scopriremo il burattinaio e, se decideremo di lasciarci corrompere, l’avventura finirà, anche se sarà un po’ troppo fumettistico essere ricattate nel bel mezzo della valle della morte… Nulla però potrà contrastare l’intensissimo e romanticissimo finale, dato che il ragazzo non vuole rinunciare al rock e vuole sposare una compagna di band che però lo incoraggerà a tornare perché è molto innamorata… del suo portafogli! Dovremo fare le ciniche e lasciare che si sposi o cercare di farlo desistere col rischio, però di non farlo tornare, anzi innamorare ancor di più perché passeremo per delle bugiarde? Ci troviamo naturalmente di fronte una collana con connotazioni romantiche, ma l'epilogo di questa avventura convince poco. Ci troviamo infatti di fronte a una serie di stereotipi un po' troppo marcati: un ragazzo che rinuncia ai soldi per amore di una che non lo ama e quei soldi li vuole, la classica scelta se svelare o meno l'intrigo, il tutto reso ancor più indigesto dal fatto che ci è impedito qualsiasi tipo di flirt! Tutte le scelte appaiono molto azzardate. Per non parlare del nostro sacrificio finale: in una scena dalle connotazioni tragicopmiche, in cui il burattinaio cercherà con un ultimo colpo di coda di appropriarsi del patrimoni, facendo cadere un vaso di gerani in testa al nostro: la decisione di chi salvare avrà delle conseguenze decisive, per la vittoria o la sconfitta, oltre magari a farci finire all’ospedale.
A parziale consolazione, una volta giunte all'epilogo, incontreremo il migliore amico del giovane rampollo, e si creeranno i presupposti affinché scocchi la scintilla...
Nello stile della serie ci sarà il bel finale in cui saremo promosse, dato che la collega titolata seguirà il marito trasferito per lavoro in Arabia e noi già sogneremo di aprire la nostra agenzia, che decideremo di chiamare con lo stesso nome della band del nostro assistito: decisamente ridondante!
Il regolamento è lo stesso dei volumi tradotti in Italiano, con l’aggiunta di un muliebre elemento astrologico: a volte le cose andranno a seconda di quale dei quattro elementi appartiene il nostro segno zodiacale o, in casi ancora più rari, a seconda del numero fortunato ottenuto in base alla nostra data di nascita. Idea carina, ma poco utilizzata. Almeno non vi saranno i problemi di continuità visti per esempio in Trance, altro capitolo della serie, il secondo tra quelli tradotti da noi, ma mancano instant death e l’atmosfera thriller molto più convincente in altre occasioni. Altra delusione, oltre all’aspetto sentimentale, è data dall’atmosfera delle varie città americane, resa discretamente, ma non ottimamente: si poteva fare qualcosa di meglio.
Certo la regola della collana di vedere la varie avventure ambientate sempre in località diverse viene rispettata, ma il risultato finale è sotto le aspettative, inferiore sia a Trance che a L'Isola dei Misteri e privo dell’ umorismo di Intrigo in FM. Un libro che merita la sufficienza e nulla più a cui si può solo concedere solo l'attenuante di trovarsi innanzi ad una serie ancora all’inizio e bisognosa di trovare un suo equilibrio
Longevità 6:
Una seconda lettura potrebbe essere giustificata solo da una prematura dipartita, legata a una morte improvvisa. Ma è sostanzialmente semplice risolvere il caso nel migliore dei modi al primo tentativo.
Difficoltà 5:
Non è alta, ma ci vuole pazienza per evitare di cadere nella noia e nella frustrazione. Un po’ di sudore in più avrebbe reso il tutto più stimolante. Inoltre non ci sono che pochissime istant death e le decisioni fondamentali, nonché i rischi che si corrono, sono concentrati tutti o quasi nei paragrafi finali.
Giocabilità 6.5:
Lo stile di scrittura è quello classico della serie, quindi qualcuno lo odierà e ad altri piacerà. Buona la caratterizzazione dei personaggi e discreta quella dei luoghi. Interessante l'introduzione dell'innovativo elemento astrologico, che aggiunge un po' di profondità al regolamento.
Chicca:
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Totale 6:
Un libro sufficiente e nulla più, senza infamia, senza lode e senza mordente, per certi versi peggiore di tutti gli altri capitoli della serie tradotti nel nostrano idioma.
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