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Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

Recensione

Fighting Fantasy 2: The Citadel of Chaos
Edizione Penguin Books Puffin Imprints 1983
autore/i Steve Jackson
Recensore Yaztromo

Questo e' il secondo libro della mitica serie Fighting Fantasy, che ha reso popolare i librigame nel mondo. E' anche il primo librogame confezionato esclusivamente da Steve Jackson: il primo libro della serie, infatti (The Warlock of Firetop Mountain, tradotto in Italiano come Lo Stregone della Montagna Infuocata) era stato scritto a quattro mani con l'altro profeta dei librogame di questa collana, Ian Livingstone (a sua volta autore, tra l'altro di Deathtrap Dungeon, il Labirinto della Morte, in Italiano).

Pur essendo solamente il secondo volume della serie, presenta una interessante innovazione nelle regole, introducendo la magia in modo semplice ma efficace.
Il protagonista e' l'allievo prediletto dell'Arcimago di Yore e si offre volontario per infiltrarsi nella rocca dove il malvagio mago Balthus Dire sta chiamando a raccolta tutte le creature malefiche del circondario prima di dare l'assalto alla Valle di Willow. Lo scopo e' uccidere il mago malvagio e rimuovere la sua minaccia.

Come spesso accade nella serie Fighting Fantasy, la trama non e' per nulla elaborata né complicata e sembra ricalcare quella del primo volume. Chi ha letto le altre opere di Steve Jackson, come Creature of Havoc e la mini-serie Sorcery! (rispettivamente La Creatura del Male e Sortilegio, in Italiano), non potra' non notare molti temi, svolti in nuce, che verranno in seguito ampliati e portati a compimento nelle altre opera piu' celebrate. Tanto per cominciare, il sistema di magia introdotto in questo volume verra' sviluppato fino alla sua massima espressione nella mini-serie Sorcery! (Sortilegio).

Il nostro eroe dovra' per prima cosa entrare nelle mura del castello e all'ingresso ci sono delle creature mutanti (un gorilla con la testa di cane e un cane con la testa di gorilla) che ricordano quelle che si trovano in Creature of Havoc, afflitte da strane deformazioni e mescolanze.
Poi bisognera' attraversare il cortile del castello, che non puo' non far tornare alla memoria il famigerato cortile di Mampang, popolato di creature e trabocchetti di ogni genere.
L'ingresso nella torre principale e' sorvegliato da un Rhino-man, una delle creature piu' iconografiche del mondo di Titan, e puo' richiedere una parola d'ordine, come al passaggio delle porte della rocca di Mampang.
All'interno della torre, si puo' accedere a dei sotterranei nauseabondi, per molti aspetti simili a quelli di Creature of Havoc.

Gli incontri ai vari piani della torre sono tutti entrati di diritto nella storia e nella iconografia della serie: dal Leprechaun al Gark, dai Wheelies ai Miks, da Lady Lucretia alla Clawbeast (un altra creatura che ritroveremo in Creature of Havoc!), fino agli indimenticabili Ganjees!
La cucina del castello, con le tre streghe, non puo' non far tornare alla mente la mitica cucina di Mampang, fornita dei cibi piu' improbabili!

L'incontro - scontro finale, poi, e' semplicemente leggendario, e lascia aperta una porta per proseguire le nostre peripezie, facendosi strada fino all'uscita. Il seguito di questa avventura non e' mai stato ufficialmente scritto, anche se molti fan ci hanno pensato lungamente!
L'arte grafica interna di Russ Nicholson, poi, si adatta benissimo ai mostri magistralmente descritti e amplifica l'impatto di questo volume sull'iconografia di Fighting Fantasy, rendendolo indimenticabile.

Discorso completamente diverso, invece, per quanto riguarda la copertina, che e' probabilmente la peggiore della serie (e la concorrenza per questo scomodo primato non e' da poco, purtroppo...).

Quello che e' incomprensibile, dopo aver letto questo volume, e' perche' non sia uno dei piu' amati e rinomati della serie, visto che, per esempio, Forest of Doom (la Foresta Maledetta), Caverns of the Snow Witch (purtroppo mai tradotto in Italiano) e Island of the Lizard King (l'Isola del Re Lucertola) sono stati scritti all'incirca nel giro dello stesso anno, ma hanno avuto piu' estimatori e piu' vendite, pur avendo sicuramente un valore artistico e letterario minore.

E' difficile rispondere, ma forse alcune ragioni sono da ricercare nell'immagine di copertina (pessima), nel titolo poco ispirato e nell'ambientazione generale del librogame, che sembra riproporre in chiave "indoor" le atmosfere del primo volume, mentre gli altri titoli nominati promettono sfide disclocate in contesti aperti, nelle foreste, sui ghiacciai e per mare.

L'opera, pur avendo una trama davvero minimale, si regge e crea interesse con una serie di incontri uno piu' avvincente dell'altro, fino al climax finale. Gli avversari interessanti e i modi per superarli usando prima il cervello che i dadi minimizzano abilmente il difetto di fondo di quasi tutti i volume della serie Fighting Fantasy, ovvero la grande variabilita' nei punteggi iniziali e la loro importanza nel superare i combattimenti: questa avventura, infatti, puo' realmente essere completata anche se si parte con un personaggio debole e (d'altro canto) si puo' essere fatti fuori rapidamente anche se si ha avuta molta fortuna al momento di definire le caratteristiche.
Probabilmente la capacita' di mantenere alta la curiosita' e l'attenzione fa sembrare questo librogame piu' "corto" di altri della serie, pur avendo gli stessi 400 paragrafi di quasi tutti gli altri.

Longevità 9.5: 

Non si puo' resistere alla tentazione di riprendere in mano il libro e leggere TUTTI i paragrafi, gustandosi tutti i possibili incontri!

Difficoltà 8.5: 

E' un'avventura piuttosto difficile, dove e' necessario fare gli incontri giusti e raccogliere gli oggetti giusti per conquistare l'epilogo vincente. Ci sono alcuni possibili percorsi alternativi, ma non molti.

Giocabilità 9: 

Il fatto che le meccaniche di gioco e i punteggi non interferiscano troppo con lo svolgersi della storia non puo' che sottolineare la grande giocabilita'. Un altro elemento a favore sono le immagini interne: puntuali e perfettamente allineate con le esigenze del testo, ne sottolineano gli aspetti descrittivi. Magistrali.

Chicca: 

Leggere questo libro dopo aver letto Creature of Havoc e Sorcery! (o viceversa naturalmente) puo' dare modo di fare incontri che sono dei piacevolissimi quasi deja-vu! Godeteveli tutti!

Totale 8.5: 

Questo libro e' sicuramente tra i migliori della serie e della storia dei librigame! Non raggiungera' le vette di Creature of Havoc e Sorcery, ma li anticipa di diversi anni. Non si direbbe che questo sia soltanto il secondo Fighting Fantasy mai scritto.