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Recensione

Cagliostro 2: Il Falso Profeta
Edizione Librogame's Land 2016
autore/i Federico Bianchini
Recensore Anima di Lupo

Il Diavolo se la ride all'Inferno per la sua più grande conquista: far credere alla gente che non esiste. Se una cosa non esiste, non puoi combatterla. Non ci pensi proprio a contrastarla. E lui allunga il suo dominio sulla Terra...

Padre Alessandro Balsamo però sa benissimo che Satana esiste e con la fede e le opere cerca di combatterlo come un vero crociato. In questa seconda avventura della serie Cagliostro ci recheremo nel centro-sud italiano per aiutare Anna, una povera orfanella posseduta da, si pensa inizialmente, qualche demonio.

La bimba è figlia di Maria Scianna, deceduta dopo anni di tribolazioni causate da malattie psichiche come la schizofrenia e disturbi della personalità. In realtà Maria è una donna sfortunata che anni prima è stata "arruolata" dal falso profeta che dà il titolo al volume. Fin dall'inizio appare chiaro che costui è un personaggio molto potente, in grado di utilizzare correntemente pratiche occulte e di servirsi di persone in difficoltà, come la stessa Maria, o non abbastanza attente, così da sottovalutare il pericolo.

Il cuore del Lg (e della serie) sta tutto nel confronto sacro/profano. L'autore nomina Cristo, Satana, il Corano, i Santi, il Papa. Non ha paura di osare, affronta temi ostici, scrive preghiere, esorcismi e frasi classiche del cattolicesimo, si dilunga in spiegazioni articolate, approfondite e interessantissime. Il tutto però va ricondotto all'investigazione (se così si può definire, essendo Padre Alessandro un esorcista e non un poliziotto) focalizzata sulle cause della possessione demoniaca di Anna e sugli influssi satanici nella Lucania, attorno soprattutto al paesino di San Vito al Monte.

Un librogame che parla di storia contemporanea, a cavallo di due secoli, che punta il dito sulle ferite purulente della Chiesa (pedofilia, carrierismo, potere temporale dei vescovi) ma anche sulle virtù di quelle persone dallo spessore morale marcato che hanno fede e provano a cambiare qualcosa.

Come fa il protagonista, Padre Alessandro Balsamo, che ha paura, viene ferito, prega, ragiona, studia e chiede aiuto. Ha davanti qualcosa d’indefinibile, di terribile, il Diavolo, ma non così brutto come la minaccia di gettare via la propria vita e finire all'inferno, il luogo più distante da Dio. Un protagonista umano, di carne. Come noi, non un eroe. O forse sì, anche più di un eroe.

Longevità 10: 

La rilettura del librogame è più che mai un piacere con tutte quelle informazioni fornite dall'autore e che magari in prima analisi risultano "ingombranti". Ogni volta che si riprende la storia daccapo, tutto appare più chiaro e si assimila meglio la didattica, se così posso definirla.

Un mix perfetto tra narrativa e giocabilità. Una volta raggiunto il risultato massimo (sono, infatti, possibili finali multipli agrodolci, come già accadde in Babalon, ma il finale vero e proprio è solo uno), la via si semplifica, com'è nella natura di un racconto giallo/investigativo, ma ciò non toglie nulla al piacere della scoperta di tutti gli "anfratti" nascosti. I paragrafi nozionistici, alquanto corposi, fanno da contraltare a tutto il resto del testo, dinamico e a tratti travolgente come quando affrontiamo la sfida finale nella chiesa di San Vicinio.

Difficoltà 9: 

Questo parametro è spesso difficile da valutare poiché esso muta secondo molte variabili: sensazioni personali, fortuna, attenzione nella lettura. Qui mancano i dadi e la creazione del personaggio che normalmente sono forti modificatori della difficoltà.

Personalmente lo ritengo calibrato benissimo. È possibile finire il volume già al secondo/terzo tentativo se siamo attenti alla storia e fortunati con il meccanismo dei numeri casuali. Spesso durante la lettura ci sarà chiesto di pensare due numeri subito prima di un rimando. Al paragrafo successivo l'autore ci chiede di andare da una parte se la somma dei numeri pensati è divisibile per 3 e dall'altra se non lo è. Talvolta, il tipo di operazione matematica viene sostituita da altri parametri (per esempio, se la somma dei due numeri è pari o dispari) ma la logica del meccanismo non cambia. Le scelte ai bivi sono favolose e attentamente calibrate.

Giocabilità 10: 

Un vero pilastro della serie Cagliostro. La struttura del volume è semplice e veloce: paragrafi collegati dalle nostre scelte logiche, dalla deduzione, nessun regolamento, nessun astruso indovinello matematico, nessun oggetto "attivo" tranne fede e mente. Un’immedesimazione totale. La mancanza della creazione del personaggio, citata sopra, l'ho considerata un vantaggio e non un limite: ben si adatta alla tipologia dinamica del volume.

Chicca: 

/

Totale 10: 

Raramente un librogame mi ha coinvolto così profondamente. Molto più del, già ottimo, primo volume. Un brivido diverse volte mi ha sorpreso, e il pensiero spesso è andato alla realtà, quasi fossi davvero lì a dover scegliere la strada da percorrere, la frase da ricordare, il simbolo da abbinare, la domanda giusta da porre e la mossa corretta da fare. Una totale immedesimazione tale da rendere concreto e tangibile l'avvertimento ultimo: se hai coraggio, comincia a leggere...