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Recensione

Realtà Virtuale 7: Desperados
Edizione Librogame's Land 2015
autore/i Adriano Ziffer
Recensore spadadelsole

Scrivere un libronostro non è facile ma, se si vuole proseguire una serie già esistente, rispecchiandone in pieno tutte le caratteristiche, si può facilmente incappare in errori che inficino la coerenza e la fedeltà del nostro lavoro.  Ma con Desperados Adriano Ziffer riesce nell'impresa di dare un degno seguito alla collana Realtà virtuale, creando un volume non solo di ottima qualità, ma che riesce a cogliere elementi, atmosfere e ambientazioni della controparte originale con assoluta precisione.

In questo volume, che si propone come continuazione ideale della serie Realtà Virtuale, pubblicata in Italia in 6 volumi dalla EL all'inizio degli anni '90 del secolo scorso, d'ambientazione realistica, interpreteremo un avventuriero nel vecchio west che, attratto dai duemila bigliettoni promessigli dal ricco e losco Sanders, inizia le ricerche di una diligenza scomparsa e del suo prezioso e non meglio specificato carico.

La trama è piuttosto schematica, per cui ci recheremo nella cittadina di Red Eye per trovare il guidatore, anch'esso scomparso e ottenere informazioni. Scovati dei preziosi rimandi raggiungeremo la città di Chanford alla ricerca dei banditi che affronteremo in uno scontro finale in stile vecchio west.

La già citata schematicità della trama non sta a indicare assolutamente un libro breve o piatto; al contrario avremo tantissimi percorsi e sottopercorsi da scovare, personaggi da incontrare o da ignorare, da farci amici o nemici. Già questo è il primo punto di forza del titolo, che garantisce una longevità molto alta e unisce perfettamente i punti di forza dei lavori a "binario unico" con quelli dei volumi contraddistinti da varie diramazioni.  In particolare farci amici o nemici due personaggi avrà molte conseguenze nel corso dell'avventura.

Parliamo del sistema di gioco, croce-delizia della serie fin dai tempi della diffusione dei titoli originali. Inizialmente la gestione delle abilità mi ha lasciato perplesso, perché molte di quelle classiche non sono state inserite, né sono state aggiunte capacità nuove, insistendo invece molto sulle caratteristiche di combattimento, comprendendone ben quattro: pistola, coltello, tiro con l'arco, lotta.

Il numero di arti ridotto, comunque, permette di scegliere un pacchetto iniziale piuttosto affidabile  e sufficiente a terminare con successo l'avventura, per cui sentitevi liberi di optare per le possibilità che vi stuzzicano di più e realizzare così l'avventuriero west che preferite.

Al contrario di quanto accadeva in altri libri non avremo cioè arti totalmente inutili o, al contrario, onnipresenti. Non viene evitata, invece, l'altra croce tipica delle serie, ovvero perdere quando si è giunti agli ultimi paragrafi perché non si è trovato l'oggetto o la password giusti, ma comunque è un peccato veniale, perché anche il paragrafo identificabile con la nostra sconfitta costituisce, a suo modo, un finale soddisfacente.

E comunque la necessità di trovare chiavi o strumenti imprescindibili per portare a termine l'avventura è una caratteristica tipica di molti volumi della collana; nel caso specifico quindi l'autore, oltre a ricalcare tematiche, dinamiche e ambientazioni care a Realtà Virtuale, ne ha recuperata anche questa caratteristica costituiva. Non si può certo imputare a lui il fatto che tale scelta per alcuni lettori possa risultare un po' costrittiva, anche perché complessivamente il tasso di difficoltà è molto ben bilanciato.

Lo stile di scrittura è davvero buono e i personaggi, anche se un pò stereotipati, risultano vividi e interessanti. La difficoltà, come già accennato, non è alta perché ci sono poche instant death e le caratteristiche sono tutte utili, ma si impenna nel difficile scontro finale e per la difficoltà nel reperire l'oggetto chiave. In conclusione una validissima opera prima (anche se Adriano Ziffer si era già cimentato in diversi lavori come traduttore e nell'ambito del concorso I Corti di LGL NdProdo).

Chiudo con una nota finale: questo librogame é originale. Era stato infatti messo in cantiere il settimo capitolo di RV che avrebbe dovuto essere realizzato da Mason, lo stesso autore del secondo volume di Robin Hood, ma, con la crisi della letteratura interattiva di fne anni '90, non se ne fece più nulla. In ogni caso é di genesi totalmente autonoma.

Longevità 8: 

La splendida ambientazione e le meccaniche di gioco ben oliate, oltre alla presenza di diverse variazioni rispetto al percorso principale, spingono a riprendere il libro in mano più e più volte per esplorarlo a fondo. Complessivamente si ha davvero l'impressione di trovarsi nel vecchio west, e questo fatto aumenta molto la longevità del titolo.

Difficoltà 7: 

Non alta e complessivamente molto ben bilanciata. Unica difficoltà sopra la media e frse un po' frustrante il reperimento di un oggetto chiave nelle battute finale, mancando il quale non si approderà all'epilogo migliore.

Giocabilità 8: 

Non esistono difetti visibili. il regolamento classico della serie è stato padroneggiato molto bene, e le meccaniche di gioco sono riproposte con adeguata perizia. A questo si aggiunge uno stile di scrittura davvero buono che rende vividi i personaggi e le ambientazioni.

Chicca: 

La scena con la ballerina al saloon di Chanford: pericolosa ma imperdibile.

Totale 8: 

Eccellente opera nell'ambito della collana, migliore a mio avviso di altri volumi della stessa serie scritti da professionisti.