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Una settimana dopo l’arrivo a Big Springs il gruppo riesce, con una coraggiosa azione, ad abbandonare l’insediamento, cinto d’assedio dal nemico, e ad iniziare la parte più lunga e difficile del periglioso viaggio: attraversare le assolate pianure del Texas.
Ma per Mark Phoenix il problema è un altro: raggiungere la città di San Angelo, covo dei Lions di Mad Dog e degli Angelinos, per liberare Kate. A molti del gruppo l'impresa sembra folle, ma alla fine decidono di consentire a Mark di partire da solo per tentare di compiere il difficile recupero.
Il viaggio fino alla città nasconderà almeno un paio di pericolose insidie, specialmente presso un ponte presidiato da un gruppo di banditi, ma non ci saranno passaggi troppo difficili ad attenderci, anzi, l’attraversamento di una città in rovina ci permetterà di trovare utili oggetti.
Anche penetrare in città e dormire in un garage sotterraneo per poi entrare nello stadio ove si tiene una gara motociclistica tra bande sarà facile. Il peggio verrà dopo, quando, scovata la stanza ove si trova Kate, dovremo superare un piccolo ostacolo: Mad Dog, il corpulento Mekong Mike capo degli Angelinos e, come se non bastasse, la sua guardia del corpo. Non che ci aspettassimo che fosse tutto facile, ma dover obbligatoriamente affrontare Mike nel corpo a corpo più difficile della serie (e si sa, in Guerrieri della Strada raramente conviene venire alle mani) non sarà certo una passeggiata. Fortunatamente Kate colpirà, dopo qualche scontro, il nostro avversario alle spalle stordendolo e permettendoci di dimboccare la via della fuga. Ovviamente i banditi ci inseguiranno e affronteremo diverse vicissitudini. Memorabile sarà la fuga nelle caverne, dove potremmo imbatterci in molti differenti ostacoli; una tribù di antropofagi che vive come un popolo primitivo, un nemico su una moto munita di una coppia di letali mitragliatrici, un nido di velenose e letali tarantole, un incendio insidioso in una biblioteca sotterranea, per non parlare di uno struggente possibile paragrafo di morte: “Al loro arrivo i banditi trovano due giovani avvolti nell’ultimo disperato abbraccio”. Alla fine incontreremo e faremo amicizia con tre soldati della LDM: il sergente Haskell e i marines Gunter e Knoot e, prima di raggiungere la città ove ci siamo dati appuntamento con il gruppo, ci confronteremo con un evento doloroso. Dovremo affrontare un cecchino folle e, nonnostante tutto il nostro impegno, il soldato Gunther verrà ucciso. Una volta raggiunta la nostra comunità, i problemi continueranno per gli attacchi dei banditi; particolarmente ostico da superare sarà l'agguato tesoci in montagna, da cui il titolo italiano del volume, subito prima di poter giungere a El Paso. Per risolvere la situazione, partiremo con Haskell in una missione distaccata, con lo scopo di lanciare un missile terra aria che farà saltare un posto di blocco approntato dai nostri nemici per sbarrarci il passo.
Troppo facile. Questo è il primo commento di molti terminata la lettura del libro, nonché principale difetto dell’opera. Dopo le grandi difficoltà riscontrate in Viaggio Disperato, Dever, probabilmente allo scopo di conferire maggior equilibrio alla serie, sforna un volume decisamente troppo semplice. Dopo quello che abiamo vissuto nel primo volume ci si aspetterebbero maggiori ostacoli, soprattutto durante il nostro tentativo di liberare Kate; invece si entra nella città e si scova Mad Dog come se nulla fosse e tante altre situazioni, nel corso del nostro cammino, si riveleranno molto più facili del previsto. Certo, in parte ciò è dovuto al fatto che si hanno ben 4 punti in più da distribuire tra le caratteristiche del personaggio, ma la scelta compiuta da Dever in sede di bilanciamento è evidente.
Gli scenari post-atomicie le molte traversie che ci troveremo ad affrontare sono ben descritte, ennesima prova del grande talento dell’autore, che viene fuori anche quando si cimenta in opere che esulano dal Fantasy. Trovo simpatico il fatto che, contrariamente a quanto accadeva nel primo volume ove trovare medicine era un impresa, qui si recuperano invece unità di cura a valanga ed è impossibile concludere l’avventura senza avere la cassetta piena o quasi. Il che sarà utile per affrontare al meglio le terribili difficoltà del terzo volume.
Ma la cosa che salta maggiormente all’occhio è la grande importanza dei rapporti umani e l’abilità dell’autore nel descriverli. Infatti conosceremo meglio Kate e il nostro rapporto si evolverà fino a diventare più di una semplice amicizia: la ragazza inoltre si rivelerà non certo una debole principessa da salvare, ma un'impareggiabile combattente brava almeno quanto noi (interessante notare la caratterizzazione grafica del personaggio, molto somigliante all'attrice Kim Basinger). Anche il fatto di vedere in faccia Mad Dog e di non considerarlo più come un ombra avrà il suo effetto. Per non parlare del rapporto con i soldati della LDM, così ben descritto da regalarci l'impressione di conoscerli da molto tempo, con il conseguente dispiacere per la morte di Gunther. Anche la nostra interazione con i membri del gruppo di Big Springs aumenterà e diverremo amici del loro esploratore Rickenbaker. Forse la lunghezza del libro potra apparire un po’ eccessiva, ma è un difetto più che veniale, anzi le molte cose da vedere incoraggiano a leggerlo più e più volte. La storia nel complesso appare ben congegnata e frizzante, priva dell’effetto deja-vu che caratterizza i 2 volumi successivi, per cui non mi sembra giusto considerare Agguato in Montagna come l’anello debole della serie, né, tantomeno, come una sorta di prova generale in vista del leggendario terzo episodio.
La storia, infatti, ha una sua ben precisa individualità. L’unica cosa che manca è un briciolo di difficoltà ed equilibrio in più, che renderebbero il tutto più stimolante. Siamo comunque davanti a un validissimo librogame.
Longevità 8:
Alta. Libro da rigiocare molte volte perché c’è tanto da vedere.
Difficoltà 6.5:
Decisamente facile, specialmente per chi ha giocato la prima avventura e può usufruire così dei bonus aggiuntivi.
Giocabilità 9.5:
Joe è in gran spolvero: descrive bene ambienti e rapporti umani, e l'interattività è alta, elemento questo che aumenta la godibilità della storia.
Chicca:
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Totale 8:
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