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Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

Recensione

Altre Serie : Ke Amico 6?
Edizione Mondadori 2014
autore/i Luca Zanforlin
Recensore Dragan

Ma ke librogioko 6?


Una ragazzina qualsiasi, di una cittadina qualsiasi di provincia, con un sogno: fare parte del capostipite dei talent show, Amici di Maria De Filippi, e sfondare in televisione e poi nel canto o nella danza. Il più improbabile dei setting finisce in questo librogame, intitolato “Ke amico 6?”, con due (presunti) giovanilismi: la k al posto del ch e il numero a indicare l’omologa voce verbale di essere, che a pensarci bene più che strizzare l’occhio ai Duemila fanno molto nostalgia dei Novanta. Un’opera che stuzzica perché scommette su un media di nicchia e del passato, come il librogioco, per parlare a un pubblico quanto più di massa e contemporaneo, per di più in un periodo, il 2014 di uscita, in cui il “Rinascimento” con le decine di inediti era ancora ben di là da venire.

A scriverlo è Luca Zanforlin, autore storico di “Amici” che ha già firmato romanzi anche vendutissimi tutti legati alla trasmissione; come in quei casi, l’editore è Mondadori, che colloca questo volume fuori collana, come un one shot. Più che del libro a bivi vero e proprio, il modello a cui tende quest’opera è il romanzo interattivo, con una serie di snodi per variare e indirizzare la storia che si alternano alla lettura di una o più pagine lineari che dispiegano gli effetti delle scelte compiute dal lettore. Un meccanismo non introdotto da alcun regolamento o preambolo se non nelle alette di copertina, che lascia, quindi, scoprire il funzionamento all’utente.

La giovane di cui si diceva in principio scala il percorso che conduce al “serale”, lo show televisivo più ambito perché apre le porte per fare carriera. Ma per arrivarci deve superare una serie di ostacoli, in primis di chi vuole tarparle le ali, parte della famiglia, e questo conduce alla prima domanda: trattativa con i genitori o fuga ribelle? I bivi sono più o meno tutti di questo tipo, con un errore di progettazione: alla fine, qualsiasi scelta si faccia riconduce nel novanta per cento dei casi allo snodo successivo senza conseguenze su che cosa accade ma solo su come ci si arriva. Una topica abbastanza grave per un’opera che facesse parte del “giro” canonico dei librogame, ma su cui tutto sommato si può chiudere un occhio considerando che si tratta di un libro generalista.

Ci sono soltanto due, autentiche diramazioni che hanno effetti concreti sullo sviluppo della storia. La prima chiede di stabilire se il proprio personaggio sia una cantante o una ballerina. Per un bel pezzo sembrerà, questa, essere solo una differenziazione di facciata, legata agli aspetti di funzionamento di “Amici”, dal momento che - a seconda della scelta - i paragrafi cui si viene indirizzati cambiano solo per alcuni, sparuti dettagli: per il resto sono tra loro identici e riconducono, comunque, ai citati, snodi unici. Ma al contrario, nel finale questo distinguo tra canto e danza farà la differenza.

Prima di arrivarci, però, è giusto citare l’altro bivio-chiave: indicare, di nuovo totalmente a caso e senza alcun indizio che possa suggerire il da farsi, se, una volta approdati all’agognato “serale”, si voglia far parte della squadra Blu o della squadra Bianca. Anche questa, per molti tratti, pare un’opzione da nulla, invece avrà conseguenze determinanti nell’esito della partita.

Difatti, dalla combinazione di cantante/ballerina e Blu/Bianchi, si potrà approdare o meno al finale perfetto dell’avventura: una costruzione, che anche dopo aver dissezionato i paragrafi conclusivi, non è consequenziale ad azioni dettate da motivazioni logiche. Forse l’autore preferiva un colore all’altro e un’arte alla seconda? Non lo sapremo mai, ma comunque, il percorso che ha tracciato favorisce in modo illogico una delle congiunture, portando a essere ingiustamente penalizzati se non si centra - va ripetuto, a caso - il giusto mix: questa è una spiacevolezza che rimane inspiegabile tanto per gli esperti del settore librogamistico quanto per i neofiti.

Detto del motore di gioco e delle sue asperità, la trama è tutto sommato piacevole, strizzando l’occhio ai temibili Realtà e fantasia della EL e prodotti similari, ma in modo molto più italiano e giocoforza moderno. La nostra artista in erba dovrà sgominare una folta concorrenza per passare dai provini agli stage, dall’ammissione della scuola alle prime tv, fino a duettare con artisti vip e poter diventare un talentino in rampa di lancio con una carriera assicurata.

Ma assieme alle prove di abilità canora, le lodi e i molto più frequenti cazziatoni dei vari Garrison, Grazia Di Michele e altri maestri dello show, la tipa dovrà affrontare gli alti e bassi di una qualunque vita di un’adolescente: i rapporti contrastanti con i genitori, l’appoggio dei nonni, l’asfissia della vita in provincia, le storie d’amore piatte e fragili con i ragazzotti e quelle travolgenti ed evanescenti con i colleghi dello showbiz, amicizie ondivaghe e prestazioni scolastiche non sempre all’altezza.

Infine, il rischio di un’eliminazione che farà calare anzitempo il sipario sull’avventura, ma anche qui dovuta più a malasorte nelle scelte che demeriti veri e propri di chi andrà a interpretarla. Perché non c’è il caso, qui, ma solo un episodio in cui si chiede esplicitamente di lanciare una moneta, testa o croce per decidere ancora una volta il proprio destino.

Andando a tirare le somme, l’opera può far storcere il naso ai puristi della narrativa interattiva per dinamiche di gioco insoddisfacenti e una trama che può annoiare o disgustare se non ci si cala nel contesto in cui questo libro è nato, quello di giovani che cercano la loro strada nel difficile mondo dello spettacolo. Se, al contrario, si chiude un occhio di fronte a queste peculiarità, può essere invece una lettura divertente in grado di offrire l’opportunità di calarsi in un punto di vista molto particolare e cercare di comprendere smanie e fisse degli “Amici”, oltre a qualche ora di svago.

Longevità 6: 

La semplicità estrema e l’ineluttabilità dei percorsi qualsiasi scelta si compia porterà, al massimo, a tornare indietro in qualche snodo a vedere che succede se..., per il resto è un libro che potrà essere letto una volta soltanto.

Difficoltà 5: 

Non sarà poi troppo difficile capire qual è la strada giusta, seguire gli schemi o romperli, a seconda delle situazioni. E comunque, salvo qualche scivolone innocuo e perfino un paio di instant “death”, qualsiasi direzione intraprendere non avrà effetti ai fini della storia.

Giocabilità 6: 

L’interattività è solo apparente per i motivi già sviscerati, si salta semplicemente da un bivio all’altro arrivando al finale in cui il caso fa la differenza tra una brillante carriera da pop star, un futuro da groupie della rockstar di turno o un mesto ritorno a fare la casalinga in provincia.

Chicca: 

All’interno della scuola di “Amici”, chi è il gran maestro dell’accoglienza, del sostegno, del sussiego, pronto ad comprendere, confortare, consolare e compatire la giovane protagonista? Luca Zanforlin, naturalmente, che si auto cita, auto descrive e auto insinua nella storia, descrivendosi come una sorta di papà buono amico di tutti ragazzi della trasmissione. Delle comparsate che fanno un po’ alzare un sopracciglio per la loro frequenza e opportunità.

Totale 6: 

A ben vedere, se a partire da questo librogame, anche uno solo, tra le migliaia e migliaia di quei ragazzi e ragazze che fanno ore di fila per avere un provino di pochi secondi dinanzi al caschetto biondo più famoso della tv, ripetiamo, anche uno soltanto avrà poi approfondito temi e opere della narrativa a bivi, andando a pescare o ripescare qualche nuovo o vecchio librogame, lo sforzo sarà valso la pena.