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Recensione

Uno Sguardo nel Buio : La Pergamena Nascosta
Edizione EL 1986
autore/i Ulrich Kiesow
Recensore Mornon

“La Pergamena nascosta” è la prima avventura assoluta del gioco di ruolo Uno Sguardo nel Buio, contenuta all’interno del manuale delle regole, in particolare nella sua prima parte, “L’Avventura”. È completamente compenetrata all’interno del manuale come un vero e proprio “tutorial” per comprendere le meccaniche del gioco e viverle appieno fin da subito. Insomma, ad una lunga trattazione, gli autori hanno preferito una commistione immediata di spiegazioni, gioco e narrazioni evocative. Una scelta abbastanza felice, per evitare di considerare il manuale delle regole solo una mera esposizione del sistema di gioco, una sequenza arida di tabelle, opzioni e punteggi.
La Pergamena nascosta comincia praticamente con l’inizio stesso de “l’Avventura”. Ci si trova quindi subito catapultati nella città di Havena, “sul limite settentrionale del vasto delta acquitrinoso dove il Grande Fiume sfocia nel Mar dei Setteventi, da dove un tempo i velieri facevano rotta per le Terre Dorate e ritornavano carichi di immensi tesori”.
La leggenda continua con la descrizione del suo protagonista, Alrik, bello e gagliardo ragazzotto di campagna giunto in città in cerca, neanche a dirlo, di avventure. Il buon Arlik trova subito pane per i suoi denti: un pirata con benda sull’occhio e il suo compagno, un orrido goblin, stanno cercando di trovare una pergamena appartenuta a un certo Barbanera (un altro pirata) nella casa di due ignare donne, sue parenti. Arlik si getta subito a capofitto nell’impresa e.. viene sconfitto miseramente!!
A questo punto gli autori ci chiedono cosa avremmo fatto noi al suo posto..
Ci saremmo lasciati battere così facilmente? È tempo di scoprirlo!
“L’Avventura” prosegue con qualche paragrafo-gioco tutoriale che permette di approfondire le meccaniche del gioco (per altro molto semplici).
Via col combattimento ed il Guercio stavolta cade a terra sconfitto, mentre il Goblin fugge via. Solo allora, la donna più anziana ci racconta che Barbanera è suo figlio e la pergamena altro non è che un indizio per ritrovare niente di meno che l’Occhio di Tenebra (il simbolo stesso dello Sguardo nel Buio e, credo, lo stesso nome originale del gioco di ruolo: Schwarze Auge), un artefatto magico di grande potere. La Pergamena è ancora al piano di sopra della sua casa, in un intreccio di stanze disseminate di trappole e perigli da Barbanera stesso.
A questo punto, dotati dei punteggi ufficiali di Arlik, possiamo affrontare il gioco vero e proprio, un piccolo racconto-game di 58 paragrafi molto concitati, pieni di improbabili mostri nascosti da sempre al primo piano di una normale casa in attesa di avventurieri (ma, come ci dice la donna, Barbanera era un tipo originale). Alla fine la Pergamena tanto agognata viene ritrovata. Arlik discende le scale ma trova la madre del pirata riversa a terra. Il Goblin è tornato, ha colpito la vecchia e ha rapito l’altra donna, la giovane e bella Silvana, portandola con i suoi compagni giù nella cantina della casa.
Arlik da solo non può affrontarli, ma guarda caso, oggi dei suoi compaesani sarebbero giunti ad Havena, anche loro in cerca di avventure. È tempo di andare alla Locanda dove hanno appuntamento e condurli con sé alla “Liberazione di Silvana”, la seconda parte del tutorial, questa volta organizzata come una vera e propria avventura in gruppo, con tanto di Narratore.

Tirando le somme, la Pergamena nascosta è una piccolissima sessione di gioco assolutamente introduttiva, dedicata all’esposizione di poche e semplici regole di gioco per qualcuno che sia assolutamente nuovo a giochi di ruolo e avventure a bivi. Se gli ostacoli e le trovate del gioco sono assolutamente banali e degne del peggior librogame, si respira già innegabilmente l’atmosfera fantastica e meravigliosa del vero “Uno Sguardo nel Buio”, con le stupefacenti descrizioni di Havena e dei suoi vicoli e con lo sfiorare come d’incanto avventure di ampio respiro come quella che parla dell’Occhio di Tenebra e di Barbanera

Longevità 4:  Passata la fase tutorial e il primissimo approccio al gioco di ruolo o alle avventure a bivi non esiste più alcun motivo per rigiocare questo scenario. Utile però per la descrizione di Havena e per alcuni elementi narrativi che possono essere impiegati per costruire imprese e scenario più corposi (come ho fatto io).

Difficoltà 4:  Il gioco è semplicissimo e ci sono molti aiuti disseminati per le poche stanze da esplorare. 

Giocabilità 7:  Essendo un tutorial è ottimizzato per essere facilissimo da comprendere, di veloce acquisizione e semplice nel suo scorrimento. Il tutto non riesce a sottrarsi prevedibilmente a una certa banalità e inverosimiglianza.

Chicca:  E' sicuramente costituita dai Personaggi in gioco: Arlik, il goffo ma voglioso ragazzone di campagna in cerca di avventure; il “Guercio”, pirata da operetta e il suo sottomesso servo goblin Garbatz; Silvana, la bella in pericolo, “più bella di qualsiasi altra ragazza Arlik avesse mai visto, con due splendidi occhi azzurri colmi di lacrime”; il misterioso pirata Barbanera. Insomma, una compagnia di figure veramente di maniera, ma molto divertenti.

Totale 6: