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Recensione

Magnamund Stories 2: Ombre dal Passato
Edizione Librogame's Land 2015
autore/i Andrea Tupac Mollica
Recensore Yaztromo

Il Capitano Val, personaggio secondario della saga ufficiale di Lupo Solitario vive una nuova vita nella fan fiction e questa avventura, che segue La Coda del Serpente e' un omaggio a certe ambientazioni e canoni tipici di Lupo Solitario, ma anche un approfondimento ulteriore della personalita' complessa del Capitano Val e del suo passato.

La storia segue lo stesso cliche' della prima (presentazione del problema, raccolta equipaggiamento, scelta tra due strade principali per il viaggio, percorso tra diverse strade della citta', investigazione, soluzione dell'enigma, nemico chiuso in una tenda e circondato da guardie del corpo, faccia a faccia finale), ma qui la tecnica di scrittura fa un bel passo in avanti.

Il "cattivo" di turno ha dei comportamenti un po' strani, simili a quelli dei cattivi di certi fumetti, che sembrano fare di tutto per farsi sconfiggere dall'eroe designato, anziche' approfittare dell'occasione perfetta per farlo fuori ottenendo il massimo risultato col minimo sforzo. In qualche modo, l'antagonista sembra autopunirsi, con l'aiuto del Capitano Val.
Ci sono anche un paio di citazioni di altre serie di librigame (Sortilegio, Realta' Virtuale) partiocolarmente simpatiche.

Dal punto di vista letterario, pero' la vera perla di questa avventura e' rappresentata dal flashback che ci consente di rivivere un episodio passato della vita del Capitano, quando era ancora alle primissime armi: mentre il resto dell'avventura segue certi canoni di Dever, il rimando ai trascorsi del nostro alter ego e' molto originale e sorprendente: ogni passaggio e dettaglio e' assolutamente da gustare!

Il Kaltenland e' nella memoria dei giocatori una delle ambientazioni piu' interessanti e caratteristiche del Magnamund, ma in questa occasione si e' un po' persa l'occasione di esplorarlo più a fondo visto che in pochi paragrafi si passa dalla citta' di Knollen al dungeon dove si concludera' di fatto l'avventura, con un solo incontro sulle sinistre  pianure gelate. Forse si sarebbe potuta ampliare un po' questa parte per avvicinarsi ai canonici 350 paragrafi della serie di Lupo Solitario, mentre questa fan fiction si e' fermata abbastanza prima.

Nulla di male comunque: è spesso connaturato nella struttura delle avventure "spin-off" non essere eccessivamente lunghe, e il misurato numero di paragrafi nulla toglie alla godibilità e alla qualità di questo piccolo gioiello.

Longevità 9: 

La tecnica (presa direttamente da Joe Dever) di proporre due "viaggi di avvicinamento" uno "lungo ma piu' sicuro" e l'altro "breve ma piu' pericoloso" porta sempre in dote una storia con un'alta rigiocabilita', e lo stesso dicasi delle indagini per le varie strade e piazze di Knollen.

Difficoltà 8: 

Ci sono alcuni passaggi un po' difficili, ma in generale la difficolta' e' ben bilanciata: non e' facile vincere al primo tentativo, ma non ne servono troppi per giungere ad una conclusione positiva.

Giocabilità 9: 

I canoni di Lupo Solitario garantiscono sempre un'ottima giocabilita'.

Chicca: 

Come già anticipato il flashback che ci consente di ficcare il naso nel passato del Capitano Val.

Totale 8: 

Rispetto alla precedente puntata forse la storia e' meno connessa all'universo del Magnamund e ad alcune delle altre avventure di Lupo Solitario, ma l'autore e' molto piu' padrone della tecnica, sicuro nelle descrizioni e nelle caratterizzazioni; inoltre la pensata relativa al flashback fa fare un gran passo avanti a tutta l'avventura!