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C'e' una piccola cosa che il lettore deve fare prima di iniziare a godersi questo capolavoro di Steve Jackson, ventiquattresimo capitolo della saga Fighting Fantasy secondo la numerazione Puffin e tradotto (malino) in italiano dalla EL col titolo de La Creatura del Male: deve andare al paragrafo 213, cancellare la prima frase: "You reach a dead end" e rimpiazzarla con le parole: "You find yourself at a dead end". Forse prima di cominciare il librogame questa modifica puo' suonare inutile e insignificante, ma ad un certo punto della lettura imi ringrazierete sicuramente.
Fatto?
Bene! adesso si puo' cominciare a leggiocare!
Non vi aspettate un'avventura facile: non si puo' sperare di fare progressi senza una buona mappatura, senza prendere appunti e, soprattutto, non crediate che sia possibile concludere la lettura con successo al primo tentativo (a me ne sono serviti oltre cinquanta!), ma una volta giunti alla fine senza "aiuti", salterete e urlerete di gioia come ho fatto io!
Il lettore comincia l'avventura nei panni di una creatura mostruosa, poderosa, ma senza intelligenza: non possiede nulla, non sa nulla, non sa nemmeno parlare e non capisce una parola. Semplicemente vagabonda senza meta in un complesso di caverne sotterranee, guidata solo dall'istinto e dal caso. All'inizio della narrazione il giocatore non puo' "scegliere" un granche': anche se decide di fare qualcosa, il suo corpo mostruoso potrebbe benissimo fare qualcos'altro, visto che e' la rabbia e la fame che lo guidano e non l'intelletto.
A un certo punto ci sara' la possibilita' di guadagnare il potere della ragione, cosi' si potra' per lo meno decidere dove andare e cosa fare, invece di seguire solo l'istinto e il caso, ma non si riuscira' veramente a capire cosa ci e' successo praticamente fino alla fine dell'avventura. Poi, dopo un bel po', riusciremo, se saremo fortunati e compiremo le giuste scelte, a capire cosa dicono gli altri e poi addirittura a imparare a leggere.
Con l'aiuto di alcuni oggetti e le informazioni trovate durante il vagabondaggio nelle caverne, sara' possibile raggiungere e sconfiggere colui che domina le caverne attraverso le quali "la creatura" si e' trascinata finora, ma se non vengono trovati gli oggetti o le informazioni giuste, si continuera' a vagare senza meta per le caverne fino a morirci dentro, e certe volte capitera' di passare e ripassare VICINISSIMI alla soluzione senza riuscire a coglierla...
Alla fine si riuscira' a giungere alla luce del sole e lentamente, in un crescendo lento e coinvolgente, si comincera' a rendersi conto che la Creatura e' attesa da un Destino che non conosce, ma che e' la chiave per capire chi e' e da dove viene. Dopo ulteriori vagabondaggi tra villaggi maledetti e paludi infestate da Uomini-rospo, finalmente si puo' giungere ad un galeone volante dove il destino della Creatura verra' rivelato con un'ultima sorpresa!
E' semplicemente un'avventura GRANDIOSA! niente di piu', nente di meno. La migliore esperienza di gioco che abbia mai avuto: un vero CAPOLAVORO!
Godetevelo!
Longevità 10:
Questo librogame e' molto difficile per me da giudicare: se la frustrazione prevale prima di completare l'avventura, puo' benissimo capitare che il volume faccia un volo dalla finestra, e in questo senso la longevita' non e' eccessiva (6), ma se poi il lettore, forse anche per una forma di sfida personale nei confronti del folle genio bastardo di Steve Jackson, va giu' a riprenderlo e riesce a completarlo fino a finirlo... beh, ci vuole parecchio tempo, per cui il voto finale potrebbe essere anche 10...
Difficoltà 10:
Anche qui e' difficile dare un voto, ma sicuramente la difficolta' e' altissima se non eccessiva. Dire che la difficolta' NON e' bilanciata e' poco ma sicuro, pero' questo sbilanciamento non e' ne' un caso, ne' un errore di costruzione dell'avventura: quel filibustiere di Steve Jackson l'ha proprio voluto fare cosi'!
Giocabilità 10:
Diciamo che, quanto meno, questo librogame e' destinato a solutori piu' che esperti, come dicono le riviste di cruciverba. Loro sapranno gustarsi gli arzigogoli "enigmistici" e probabilmente decideranno che e' il massimo della giocabilita', ma per un leggiocatore inesperto rischia di essere il paradigma dell'ingiocabilita' assoluta e della frustrazione.
Prima di accingersi a questa SFIDA ("sfida", per l'appunto, e anche personale, non "lettura") e' il caso di farsi un'esperienza importante come solutori di librigame complicati e di sfide intellettuali. Godetevelo, dunque, ma al momento giusto della vostra vita!
Chicca:
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Totale 10:
Questo geniale librogame e' l'apice assoluto di un certo modo di giocare e di vedere la letteratura a bivi, con tutta la fine filosofia che le va dietro. Giu' il cappello!
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