Come la precedente avventura testuale della serie di Zork, anche questa e' stata pubblicata in originale nel 1983 ed e' un vero piacere vedere che il lavoro amatoriale di questo sito dedicato ai librogame, tra i molti omaggi, non ha dimenticato di rendere adeguato tributo alle avventure testuali che hanno cosi' tanto in comune con i librogame (spesso anche gli autori), nonostante in molti le indichino come le "assassine" del genere dei librogame stessi (teoria alquanto difficile da comprendere appieno visto che le avventure testuali sono nate e sono state sviluppate su molti sistemi ben prima dell'età dell'oro della narrativa interattive N.D. Prodo).
Il secondo volume della serie Zork e' la prova provata del successo del primo (e sara' seguito da altri ancora, che speriamo vedano a loro volta la luce come traduzioni sempre su questo sito). La meccanica di gioco e l'ambientazione non si discostano dal volume precedente, proponendo ancora un'avventura lineare di tipo SLTA con una votazione finale (espressa in decimi) che rispecchia il successo che si e' avuto nella risoluzione dell'avventura e la possibilita', in caso di instant death, di ritornare indietro al bivio precedente (tutto sencondo le regole, eh, senza barare!) e riprendere l'avventura da li'.
Ancora una volta le nostre azioni saranno introdotte dal pretestuoso passaggio di due ragazzi normali che conducono una vita normale, Bill e June, nell'incantato mondo di Zork, dove gli stessi diventano eroi e assumono le identità di Bivotar e Juranda, impavidi paladini al servizio della giustizia contro le macchinazioni dei malvagi.
Stavolta è addirittura il legittimo sovrano del regno a essere in pericolo, rapito dal crudele stregone Malifestro, giunto dalle terre di confine. La sua pretesa in cambio della liberazione del nostro sire è oltremodo avida: la metà di tutte le terre del reame e diecimila schiavi. Se tali richieste non verranno esaudite il monarca Syovar ne pagherà letali conseguenze. Insomma un canovaccio quantomai classico, nel rispetto dell'approccio lineare che caratterizza l'intera saga, e che regolerà il nostro incedere in tutto l'arco della vicenda. Ancora una volta ci troviamo di fronte a un volume non complesso e nemmeno estremamente articolato, ma considerato nella sua globalità fresco e godibile, che certamente sarà apprezzato dagli appassionati del genere, pur non trattandosi di un capolavoro.
L'unica vera variazione rispetto all'avventura precedente e' che in questo caso l'autore da spesso sfogo ad una sua vena ironica che rompe un pochino i canoni letterari sui quali era adagiato il primo volume.
Longevità 6:
La struttura lineare e il poter tornare indietro solo di un passo in caso di sconfitta, consente di terminare la lettura piuttosto in fretta e normalmente al giorno d'oggi nessuno avra' a quel punto una voglia matta di ricominciare da capo!
Difficoltà 6.5:
Niente di trascendentale, ma comunque l'avventura e' discretamente bilanciata, e offre un adeguato grado di sfida pur non essendo assolutamente complicata.
Giocabilità 8:
Le meccaniche di gioco descritte consentono una giocabilita' molto buona, a dispetto della struttura lineare e dell'approccio non particolarmente elaborato dell'opera.
Chicca:
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Totale 6.5:
Come il primo volume anche questo seguito non e' niente di trascendentale, ma comunque gradevole; costituisce inoltre la testimonianza di un passaggio storico cruciale della letteratura interattiva che sarebbe stato un delitto lasciar cadere nel dimenticatoio.
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