Questa avventura si presenta come un agile libro dalla copertina molto colorata e le pagine patinate: si sfoglia con piacere! L'ambientazione e' quella classica cyberpunk-noir dove il protagonista e' un "duro dal cuore tenero", che si lascia coinvolgere da una ragazzina in una brutta storia di trafficanti di organi e bande di disadattati violenti e folli, manovrate da dietro le quinte per motivi inconfessabili.
I paragrafi (160, ma se anche ce ne fosse stato qualcuno in piu' non sarebbe stato male, anche se l'idea di un volume di rapida lettura e non troppo complesso è figlia di una precisa strategia editoriale) sono brevi e a effetto, come si conviene ad una storia cyberpunk, che scorre liscia dall'inizio alla fine. Non ci sono grandi innovazioni rispetto ai canoni letterari classici, senonche' e' una belle prime storie cyberpunk a bivi presentata in un lavoro commerciale. Beh... meglio tardi che mai!
Onore a GG Studio che ha preso una delle sue ambientazioni per Savage Worlds (Nemezis) e ha deciso di usarla per un librogame con il Venture System nel"motore"! Il Venture System (che in qualche frangente ricorda il regolamento di Realta' Virtuale, compreso il fatto che non sono utilizzati dadi ne' altri fattori casuali per giocare) e' un sistema molto semplice e probabilmente piu' adatto ai librogame moderni, pensati per i lettori del giorno d'oggi, rispetto al sistema di regole originale di Savage Worlds utilizzato in altre occasioni ma decisamente piu' complesso da gestire per il giocatore.
Dal punto di vista dell'autore, pero', forse il Venture System, nella sua semplicita' (in questo caso poi vengono usate due sole caratteristiche: Tenacia e Ragione, tra le quali dividere le risorse con un point-buy system) chiede a chi struttura e bilancia un titolo un maggiore impegno in sede di pianificazione, per creare percorsi preferenziali per chi predilige una piuttosto che l'altra caratteristica, oppure per chi preferisce i protagonisti "bilanciati".
Beh, in questo caso i protagonisti "bilanciati" non se la passeranno molto bene e dovranno usare molti punti di Forza o Fato per superare le prove che si pareranno davanti, nessuna delle quali adatta (senza dover "bruciare" punti Forza) a un giocatore che decida di dividere equamente i punti a sua disposizione. Non si viene graziati spesso!
Si tratta probabilmente di una scelta precisa compiuta dall'autore, Andrea Tupac Mollica, che gli amici di LGL conosco bene e da molti anni (nella sezione LibriNostri/Magnamund Stories trovate due sue opere liberamente scaricabili); c'è da dire che un approccio simile, sebbene penalizzante per gli amanti del personaggio "medio" alla fine ha il suo senso, e non pregiudica né la giocabilità né la godibilità del libro, anche grazie a un comparto narrativo serrato e frizzante, che non mancherà di tenervi inchiodati alle pagine di Golgota Blues fino a scoprirne l'epilogo.
Longevità 7:
E' un librogame molto breve, ma contempla numerosi percorsi. Pero' alla fine, gira gira, ci si ritrova sempre nelle stesse situazioni.
Difficoltà 6.5:
Trovare la strada giusta tra i vari bivi non e' cosi' impossibile, ma tutti i test delle caratteristiche sono piuttosto difficili.
Giocabilità 8:
Ottimo regolamento e l'attuazione pratica dello stesso: anche l'approccio narrativo basato su periodi brevi e serratiaiuta a godersi al meglio le dinamiche di gioco.
Chicca:
Quando ti ritrovi a pronunciare la fatidica frase: "Ehi tu, porco, levale le mani di dosso!". Un salto indietro negli anni '80, tra le pieghe di quel capolavoro adolescenziale che è Ritorno al Futuro.
Totale 7.5:
Mi e' piaciuto molto leggere di questo duro dal cuore tenero cyberpunk/noir! Ho apprezzato molto la storia, che si basera' anche su canoni letterari, ma scorre che e' un piacere! Tutti i test sulle caratteristiche sono piuttosto difficili (un personaggio "bilanciato" tra Tenacia e Ragione non superera' mai alcun test in automatico, tanto per capirci) e si deve spesso consumare o Forza o Fato: come già detto non si viene graziati troppo spesso! Trovare un vero difetto a questo librogame, oltre alla brevita', non e' facile. Forse si potrebbe criticare il fatto che puo' andare bene per qualsiasi avventura di genere e non ha nessuna caratteristica unica e peculiare dell'ambientazione di Nemezis per Savage Worlds.
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