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Recensione

Fantasy Punk 1: Muteki Kiojin Hyperion
Edizione Librogame's Land 2018
autore/i Federico Bianchini
Recensore spadadelsole

Il primo volume della collana Fantasy Punk si rivela come un sogno realizzato, quello di vivere un'avventura nel mondo dei robottoni, pilotando un vero robot gigante!

Siamo infatti a metà del ventunesimo secolo, Tokyo é diventata una megalopoli, inglobando tutte le città confinanti, scintillante e decadente. Ma per lottare contro il probabile ritorno della civiltà sepolta degli Annunaki é stato creato il super robot Hypeirion e tu sei Katsuya Ayabusa, addestrato crudelmente dopo essere stato prescelto tra una serie infinita di candidati, tutti orfani, per diventarne il pilota.

Già dal regolamento capiremo come tutte le caratteristiche tipiche dei robot classici, e in particolare di quelli nagaiani, siano state rispettate. Il nostro robot, infatti , oltre al punteggio di resistenza ovvero di struttura avrà a sua disposizione un vasto arsenale di alabarde spaziali, pugni rotanti e così via e potremo scegliere liberamente quale colpo usare prima dell'inizio dello scontro.

Naturalmente ognuno infligge danni diversi e non é detto che vada a segno. Soprattutto, consuma l'energia del robot e, se il punteggio di questa caratteristica scende a zero, ci troveremo ad affrontare guai seri. Inoltre avremo a disposizione una navicella volante, il Falcon Breast, con cui entrare nel robot e combattere facili scontri aerei.

Indubbiamente i nostri nemici saranno mostri nagaiani, ma il più inquietante di loro sarà.. l'uomo. Alla fine, infatti, in un ribaltamento di prospettiva che regala una certa profondità all'opera, il peggior nemico dell'uomo si rivelerà essere l'uomo stesso e, contravvenendo alle regole non scritte tipiche delle saghe di robottoni tipiche degli anni '80, non saremo acclamati e onorati come salvatori del mondo ma, anzi, saranno in tanti a volerci sabotare e finiremo a dover lottare contro bande di mafiosi, assassini ai soldi degli Annunaki e contro lo stesso, corrotto, governo.

Infatti a molti sembrerà più semplice ed economico ucciderci e allearsi con il nemico, consegnando la Terra nelle mani degli invasori.  In questo modo avremo una serie interminabile di combattimenti corpo a corpo da affrontare, magari armati di katana o dei nostri poteri derivanti dallo studio delle arti marziali, come capitava in Ninja o in Samurai.

Ma, dato che non basta ancora, avremo modo di lottare sulla nostra moto ultratecnologica, la mitica Street Hawk (ricordata la serie anni '80?). La battaglia finale sarà titanica come non poteva essere altrimenti visti i nemici in campo, ma l'epilogo sarà amarissimo, quasi a ricordare, seppur in misura ridotta, quello del terzo volume di Grecia Antica, segno di come il protagonista possa essere annoverato nelle schiere degli antieroi più che in quelle degli eroi.

Ma i rimandi nipponici non finiscono qui: oltre che alle serie anni '70-'80 i nomi, le situazioni e il contesto richiameranno alla mente i personaggi e le situazioni delle serie anni '90, in primis Ghost in the Shell e, ancor più Evangelion. Altro elemento trascurato spesso in opere simili é quello relativo ai danni collaterali, ma ora anche questo parametro sarà adeguatamente considerato. Infatti dovremo sempre stare attenti allo stato di salute di Grande Tokyo e della sua centrale atomica poiché i combattimenti la danneggeranno e, se il totale si azzererà, avremo perso la partita.

Per salvarla , dato che tutti i colpi nostri  e quelli del nemico che andranno a vuoto la danneggeranno, dovremo decidere se incassare volontariamente i suddetti colpi ferendoci o abbandonarla al suo destino, rischiando di fallire alla lunga tutti i nostri obiettivi.

Altra trovata interessante: per ogni otto punti strutturali persi dall'Hyperion noi perderemo un punto di vita. Per la  gestione del personaggio, Katsuya avrà  varie caratteristiche ovvero lo spirito di sacrificio, l'abilità, l'intelligenza e i punti di vita  più un tesoretto di quaranta punti da distribuire a piacimento.

Ma, dati i valori minimi da assegnare ad ogni caratteristica, ci si ritrova con solo 23 punti effettivi da distribuire: in ogni caso un buon quantitativo da amministrare che consentirà di indugiare in varie possibili combinazioni. La difficoltà del volume é data dal numero amplissimo di combattimenti e dalle continue prove, mentre le instant death saranno poche.

Indubbiamente verranno i calli alle mani a forza di lanciare dadi , ma la bellezza della storia renderà tutto sopportabile, e anzi a tratti avvincente. Lo stile di scrittura é ottimo, la copertina accattivante, molto in stile anni '80 e il glossario a fine libro davvero bello.

Valutare il volume non é facile poiché se da un lato si rivela eccellente ai miei occhi allenati di animefan, dall'altro potrebbe avere molto meno fascino nella valutazione di chi i robot non li conosce o peggio non li digerisce. In definitiva potrei dare sia dieci che otto ma mi rifiuto di mediare con un nove. La longevità può essere bassa poiché la storia é molto lineare, ma anche alta perché farà sempre piacere rileggerlo per gustarsi un salto nostalgico, indietro fino agli anni '80.

Longevità 8: 

Può essere molto alta o più bassa per i motivi accennati nel corso della recensione. In generale però il libro è abbastanza lungo, e a meno che non odiate il genere, almeno un paio di sessioni di lettura saranno necessarie per goderselo appieno. Il lavoro vi terrà impegnati quindi piuttosto a lungo.

Difficoltà 7: 

Le prove  sono molte e i combattimenti sono moltissimi: situazione questa che porta a fa "rullare" i dadi in continuazione. Un approccio che però non disturba più di tanto considerando che le dinamiche di evoluzione della storia acchapperanno la maggior parte dei lettori: resta il fatto che la casualità è alta e questo aumenta la complessità generale.

Giocabilità 9: 

L'interazione con il personaggio, gli ambienti e i nemici sarà molto alta e decisamente immersiva. Il legame con il personaggio sarà davvero intenso, caratteristica che sembra essere tipica di questa serie. Il sistema regolamentare ben congegnato e il coinvolgente stile narrativo fanno il resto, rendendo il titolo altamente gradevole dal punto di vista ludico e del coinvolgimento.

Chicca: 

Libro da leggere in solitudine assoluta, buttando all'aria le inibizioni e urlando "lame rotanti" o "spada galattica" mentre si combatte: non farlo significherebbe perdere metà del divertimento!

Totale 8: 

Da leggere come 10 se amate i robottoni classici e gli eroi dell'animazione giapponese. Se siete a digiuno di cultura giapponese e di cartoni anni '80 dategli comunque una possibilità: potreste rimanere piacevolmente sorpresi e avvinti.