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Recensione

Fighting Fantasy Salani 6: I Cancelli della Morte
Edizione Adriano Salani Editore 2020
autore/i Charlie Highson
Recensore Yaztromo

Questo librogame è il secondo titolo "nuovo" scritto appositamente per la nuova serie Fighting Fantasy Scholastic/Salani (gli altri sono ristampe o nuove traduzioni di vecchie serie).
La seire Fighting Fantasy ha creato dei canoni interni, ma li ha anche rotti spesso. In questa avventura, per esempio, ci sono più dei 400 paragrafi canonici, ma questo tipo di "strappo alla regola" e' capitato abbastanza spesso, nella serie. Ci sono anche più armi diverse che possono essere usate e ognuna di loro può causare danni in modo diverso e con bonus o penalità diverse, e questa e' una variazione molto più inconsueta. La variazione che invece non si era mai vista prima nella serie Fighting Fantasy è che sulla copertina del libro è scritto in bella vista il nome dell'autore (Charlie Hinson) anche se non si tratta ne' di Ian Livingstone, ne' di Steve Jackson: questa e' una vera prima assoluta! In precedenza, i nomi di "altri" autori venivano menzionati solo in piccolo, nelle pagine interne, ma non in copertina.

La storia non e' molto dissimile da tante altre storie Fighting Fantasy (ovvero, c'e' da salvare il mondo): nel continente di Allansia si sta diffondendo una strana "pestilenza" che trasforma le persone in creature deformi e demoniache e tu sei un accolito di un monastero su un'isola sperduta nella quale ci sono delle pozioni-antidoto. Le pozioni in possesso della tua confraternita sono troppo poche per curare tutte le persone del mondo di Titan che sono state contagiate, ma nella Citta' Invisibile c'e' il Tempio di Throff dove sono in grado di riprodurre le pozioni con enorme rapidità, risolvendo in pratica ogni problema.

Ti imbarchi dunque con una flottiglia di confratelli e centinaia di pozioni verso la dotta città di Kaynlesh-Ma, pero' la malasorte vi fa incappare in una tempesta che affonda le navi. Gli unici sopravvissuti con le ultime pozioni faticosamente salvate dal naufragio, saranno proprio il protagonista (un umile accolito, disarmato) e il suo "maestro" (che non avrà vita lunga). Purtroppo il punto di approdo non e' la dotta Kaynlesh-Ma, ma Port Blacksand, famigerato covo di pirati e dominio del malefico Lord Azzur.

Il protagonista dell'avventura dovrà trovare la strada per andare da Port Blacksand fino a Salamonis e poi fino alla misteriosa e segreta Città Invisibile, dove si trova il Tempio di Throff. Lì finalmente scopriremo qual e' la causa di questa incredibile epidemia e, con un po' di buona sorte, troveremo i mezzi necessari a porvi fine (passando attraverso i Cancelli della Morte del titolo, ovviamente...)
In pratica, all'inizio dell'avventura il protagonista e' un anonimo accolito come altri e alla fine è un grande eroe capace di superare i Cancelli della Morte e di tornare indietro dopo aver sconfitto un potentissimo demone e un'intera legione di schiere infernali (con i punteggi di ABILITA' e RESISTENZA più alti della storia della serie Fighting Fantasy)!

Charlie Higson ha diverse trovate interessanti e memorabili (per esempio le pozioni magiche che sono più profumi che liquidi da bere) e fa vedere che e' un bravo scrittore professionista, con fantasia e capacita' di sorprendere il lettore con le sue trovate, ma si vede anche che e' la prima volta che scrive un librogame e fa una marea di errori di concatenazione. Per esempio, e' possibile (in più di una occasione) ottenere infinite monete d'oro, oppure è possibile incontrare "per la prima volta" la stessa persona per infinite volte, oppure uccidere uno stesso nemico infinite volte, oppure incontrare "di nuovo" qualcuno che non si era mai incontrato prima...

Purtroppo questi errori di concatenazione e questi "circoli viziosi" (se incontrati) possono rovinare molto del piacere della lettura dovuto alla storia che e' raccontata molto bene, facendo trapelare i dettagli e le sotto-storie magistralmente, un pezzetto alla volta. Da  sottolineare che nell'edizione Salani, rispetto alla Scholastic, quasi tutti tali errori sono stati corretti, e quindi l'esperienza di gioco è più godibile rispetto all'originale.

Mi auguro che Charlie Hinson (il primo "nuovo" autore Fighting Fantasy in 25 anni...) abbia l'opportunità di cimentarsi nella scrittura di un altro Fighting Fantasy dopo aver imparato dai propri errori (di inesperienza), in quanto si vede che ha i numeri come autore, ma deve migliorare la tecnica compositiva per diventare un ottimo autore di librigame.

Il comparto grafico di questo librogame segue l'indirizzo della serie Scholastic/Salani, che a mio umile parere sta producendo copertine superiori alla serie classica Puffin, ma le immagini interne in confronto sono molto meno iconiche e coinvolgenti. Si tratta comunque di un grande passo in avanti rispetto a Port of Peril / Il Porto della Morte, che come immagini interne era veramente pessimo.

Longevità 7: 

L'autore fornisce percorsi multipli per arrivare con successo al finale, lasciando al leggiocatore varie opzioni da esplorare.

Difficoltà 8: 

Ci sono diversi oggetti e informazioni da recuperare per la strada, ma tutto sommato la difficolta' e' ben calibrata.

Giocabilità 6: 

2 il voto per la versione Scholastic. Infatti l'avventura e' giocabile e anche abbastanza divertente, ma gli errori di concatenazione e di logica dell'originale, di tanto in tanto obbligano il leggiocatore a fare delle scelte al di fuori del testo per andare avanti, con un sospiro.

Chicca: 

In positivo, c'è il metodo controintuitivo per entrare nei Cancelli della Morte, ma c'e' anche il simpatico siparietto che prevede l'apparizione del dio Logaan che ti sbeffeggia se dichiari di voler comprare un oggetto che, nelle intenzioni dell'autore, dovrebbe costare molto più di quello che potresti aver raggranellato nel corso dell'avventura. Peccato che, in precedenza, ci siano degli errori di concatenazione dei paragrafi che permettono di guadagnare monete d'oro infinite (nella versione originale Scholastic)!
In negativa, c'e' il mostro "Facciadiculo". Non aggiungo altro se non il commento che avrebbe potuto anche risparmiarselo.

Totale 6.5: 

Togliete un punto e mezzo o due punti se giocate l'edizione originale. L'avventuar di per sé, pur non essendo un capolavoro, è infatti divertente e giocabile, ma se parliamo dell'edizione Scholastic, per quanto si apprezzi lo sforzo compositivo e le svariate ottime idee in questa avventura, non si può dare la sufficienza ad un librogame con troppi errori di concatenazione tra i paragrafi.