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La serie AD&D non e' certo la migliore di quelle pubblicate dalla mitica editrice EL, nonostante il forte brand: il regolamento non e' l'ideale per questa serie, le avventure a vole sono consecutive in miniserie, altre volte sono indipendenti e in ambientazioni diversissime, creando spesso confusione, e, soprattutto, quasi tutti i librigame della serie sono piuttosto scarsi come contenuti. Fanno eccezione solo un paio di librigame, sicuramente egregi, se non eccezionali. Uno di questi e' "Ninja!"
Ninja e' un librogame molto forte negli aspetti narrativi e con una storia che si sviluppa lentamente e delicatamente, immergendo i leggiocatori non solo nell'azione di un giovane che vuole diventare un samurai e che alla fine diventerà' anche un ninja, ma anche in una cultura affascinante e per molti versi aliena ai giovani lettori occidentali degli anni ottanta. L'autore di "Vento Divino!", l'ennesimo LibroNostro pubblicato da Librogame's Land, era uno di quei giovani lettori e "Ninja!" e' stato il suo primo librogame: e' scoppiato un amore a prima vista che lo ha coinvolto fino all'eta' adulta, uno degli amori più' puri e travolgenti che ci sia, l'amore di un ragazzino per un libro, per una avventura, per una cultura "che fa dell’onore e del rispetto una vera arte", per un modo di approcciarsi alla vita anche e soprattutto nei momenti più difficili. Dopo molti anni di vita e di studio delle lingue e filosofie orientali, e' sorta questa storia, che e' il proseguimento ideale della storia dei due amici Kurasai e Takeshi, che riprende e porta a completamento non solo la storia principale di "Ninja!" ma anche molti piccoli dettagli della storia originale con una delicatezza, un tempismo e una grazia che danno perfino un senso di vertigine al leggiocatore.
I personaggi sono in gran parte gli stessi di "Ninja!", ma sono passati tre anni e Kurasai, Takeshi e i loro compagni di addestramento sono pronti per essere inviati nelle più calde zone del Giappone, quelle dove ci si aspetta da un momento all'altro un attacco dei Mongoli. I dettagli e le atmosfere deli ultimi giorni nella loro scuola, quando i giovani samurai attendono di conoscere quali saranno i loro primi incarichi militari, ti entrano nella pelle e ti moderano il ritmo del respiro. I nostri amici devono salutarsi per raggiungere diverse destinazioni, ma si capisce subito che a breve si ritroveranno. Kurasai e' destinato ad essere la guardia del corpo di un signore locale (il padre di Midori, nonché l'uomo che il padre di Kurasai ha servito come guardia del corpo fino alla morte. Il destino vuole che proprio questo nobile si trovi a ricevere un'ambasceria dei Mongoli, che gli intimano di cedere le armi. Più avanti, l'oceano sul quale si affaccia il possedimento di questo nobile diventerà il punto di approdo della flotta Mongola e il teatro di grandi scene d'azione.
Lo svolgimento dell'azione ha un ritmo e una raffinatezza d'intreccio che superano quelle del librogame di origine e ci sono finali multipli, con livelli di soddisfazione diversi, cosa che non può non far venire voglia di riprendere in mano il librogame, immergersi nuovamente in un'ambientazione e una cultura talmente affascinante da rapirti il cuore, e provare altri percorsi. Alla fine, tutte le domande troveranno risposta.
Alla fine del librogame c'e' un'utilissimo glossario, corredato da note di pronuncia, oltre alla nota dell'autore che racconta come questo librogame sia nato in germe e si sia sviluppato nel corso dei decenni, crescendo pian piano nel suo cuore, finche' e' arrivato il momento giusto per farlo nascere e regalarlo, di cuore, ai leggiocatori.
Ultima nota al reparto editoriale e grafico, che e' veramente molto ben curato per un'opera amatoriale come questa, superiore oserei dire a quella di molti prodotti professionali.
Longevità 9:
Questo librogame lo riprenderete in mano più e più volte. Sia nel breve che nel corso della vostra vita, che vi si augura molto lunga.
Difficoltà 8:
Il bilanciamento dell'avventura e' decisamente buono, anche se il regolamento (ereditato dal librogame originale) non e' fantastico.
Giocabilità 8:
La giocabilita' e' buona anche perché' si appoggia ad un comparto narrativo eccellente, che fornisce molte (per quanto spesso velate) indicazioni per i leggiocatori sensibili e attenti.
Chicca:
Ogni riga di testo, ogni dettaglio, ogni sospiro dei protagonisti.
Totale 9:
Perché un voto così alto? Perché lo scopo dei librogame è farci vivere avventure in prima persona e di farci sognare, e questo librogame deve essere considerato una pietra miliare in tal senso. Potrei leggiocare un librogame come questo, che e' migliore della somma di ogni sua singola parte presa da sola, ogni giorno.
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