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Recensione

Misteri d'Oriente 8: Shangri-la!
Edizione Librogame's Land 2020
autore/i Federico Bianchini
Recensore spadadelsole

Premessa: la recensione si basa solo ed esclusivamente sulla versione riveduta, espansa e corretta del volume.

Dopo l’ennesimo salto temporale, il nostro eroe si ritroverà per la prima volta nel futuro, ovvero nel Tibet del XV secolo, alla ricerca di un venerabile maestro tibetano, fondatore della scuola dei berretti gialli e unica persona in grado di aprire il nostro terzo occhio, mezzo imprescindibile per raggiungere Shangri – La.

Dopo avventure tanto lunghe sappiamo bene che i misteri d’oriente hanno cambiato il nostro eroe, ma in questo volume la situazione si rivelerà davvero spiazzante: da una parte il re del mondo ha restituito la croce sul nostro vestito. Dall’altro dovremo entrare in un monastero buddista e apprendere i segreti di questa religione-filosofia a tal punto da diventare dei lama!

La prima parte della storia sarà caratterizzata proprio dal tentativo di guadagnarsi l'ingresso in monastero come novizio: non sarà per nulla facile, poiché i monaci si riveleranno molto ambigui.

Da una parte hanno sentore del nostro importante arrivo, dall’altra ci renderanno la vita difficile e le instant death abbonderanno, per cui.. armatevi di pazienza. Nella seconda parte, dopo essere stati riconosciuti novizi, dovremo impugnare la spada per difendere l’interesse del monastero stesso. Oscure presenze turbano la pace e attentano alla vita dei monaci e nostro sarà il compito, dato che siamo grandi guerrieri, di salvare la situazione.

Alla fine dovremo, vestiti da crociati, andare alla ricerca di un terribile tomo di magia, pieno di potere oscuro, per ritrovarlo e distruggerlo. Dato che si trova nelle mani di strani ometti primitivi che vivono nelle più alte montagne avremo molti pericoli da disinnescare. In ultimo, dato che ancora non basta, dovremo affrontare una battaglia finale, accanto a tutto il monastero, contro il male stesso che da lungo tempo minaccia il luogo di fede e le contrade in cui sorge.

Solo alla fine, con il nostro terzo occhio, potremo raggiungere finalmente la città. Oppure, in alternativa, risolvendo l’enigma al paragrafo 79 potremo affrontare un percorso alternativo ed entusiasmante. Indubbiamente l’ultimo volume ci permette di concludere con il botto le avventure dei misteri d’oriente. D’apprendere come la forza di un guerriero non dipenda solo dai muscoli, ma anche dalla solidità emotiva, dalla pazienza, dall’interiorità.

Interiorità che non è stata persa, poiché l’anima cristiana non è mai scomparsa ed anzi, riemerge più forte che mai e non vi è stata alcuna conversione al buddismo, come alcuni passaggi iniziali del capitolo conclusivo potrebbero far sospettare. Le meccaniche di gioco sono allo stesso tempo affascinanti poiché Federico riesce a gestire il regolamento della serie in maniera davvero egregia, ma la difficoltà rimane, comunque, altissima e un novellino che non abbia giocato alcuno dei volumi precedenti non avrà speranza.

Viceversa l’addestramento marziale cinese mostrerà tutta la sua importanza e la forza mentale ottenuta sarà un‘arma imprescindibile per affrontare ciò che ci aspetta. Certo, a confermare l’ambiguità del personaggio rimarrà la domanda finale, se abbia fatto bene a rifiutare l’amore per raggiungere la città tanto anelata.

Ma anche a questo quesito ci sarà una risposta spiazzante… In ogni caso non potremo non provare tristezza per la fine delle avventure del nostro eroe e non riconoscere che abbia incarnato perfettamente l’ideale del librogame: lo leggi come un libro, lo giochi come un gioco, lo vivi come un’avventura. E, aggiungerei, incontri un eroe straordinario.

Longevità 7: 

Una lettura, o massimo due o tre in caso di istant death, basteranno. Ma completare il volume non sarà certop rapido, e ad allungare l'esperienza di giocolettura ci pensa anche la bellissima avventura bonus.

Difficoltà 8: 

Decisamente alta. Per i neofiti non è il libro giusto per iniziare a sollzzarsi con dinamiche interattive, ma ci sta anche. Si tratta della conclusione di una lunga saga e il livello di sfida non può che essere elevato.

Giocabilità 10: 

Regolamento solido e rodato, un sacco di ottime trovate aggiuntive, mille possibilità di interazione, personaggi e ambientazioni azzeccate, un'esperienza completamente immersiva. A questo si aggiunge uno stile di scrittura davvero valido anche se l’assenza dell’umorismo francese e la difficoltà potrebbero essere scoraggianti: una tonnellata di pazienza sarà necessaria, ma a parte questo siamo di fronte a un vero gioiellino.

Chicca: 

Per concludere definitivamente le avventure del nostro eroe, Federico scrive un breve racconto interattivo di un centinaio di paragrafi, intitolato “La svastica su Agarthi”. Manca poco allo scoppio della seconda guerra mondiale e una spedizione nazista sta per raggiungere Agarthi. Toccherà a noi abbandonare Shangri – la per unirci a essa e impedire la tragedia. La storia è tutta da leggere e da giocare ed è molto istruttiva poiché mette in luce quanto i nazisti fossero in cerca di elementi occulti per aumentare il proprio potere.

Vestendo i panni di un personaggio ambiguo dovremo far fallire la missione, ma in vari momenti ci daremo molto da fare per salvare almeno qualche vita. E ci saranno due combattimenti davvero improbi. Meglio non aggiungere altro per non rovinare la sorpresa. Il finale, poi, sarà ottimo, poiché dovremo risolvere il grande enigma su cosa significhi veramente Shangri – la per noi. Che sia un secondo o un terzo finale non lo so, ma Federico ha fatto centro ancora una volta. Nota finale per un'altra chicca, il campio di copertina: più azzeccata quella della versione deluxe, giusto dare risalto alla città che inseguiamo fin dal primo volume.

Totale 8.5: 

Un capolavoro, la degna conclusione di una grande saga.