Nel suo ultimo viaggio concesso ai lettori italiani, la macchina del tempo si mette in moto per portarci nella Spagna del XV secolo. Il nostro scopo è quello di capire perché una regina illuminata e amatissima dai sudditi, Isabella di Castiglia e Aragona, abbia permesso la creazione del Tribunale dell'Inquisizione, che usò i metodi più spietati per combattere i nemici del cristianesimo in Spagna. Fin dall'inizio dell'avventura, se sapremo cogliere l'occasione fornitaci da una stravagante compagnia di ambulanti, avremo l'occasione di parlare con la regina stessa, appena sedicenne ed infelice promessa sposa. Ma è ancora presto per scoprire la verità; il viaggio nel tempo ci riserva ancora incontri interessanti, come quello con Don Rodrigo (che nulla ha a che fare con il persecutore di Renzo e Lucia), un nobile caballero che ci darà volentieri una mano, o col molto meno simpatico Tomas De Torquemada, infido inquisitore. Saltando da una città all'altra della Penisola Iberica, vivremo varie avventure: l'assedio di una fortezza di mori, il maldestro tentativo di salvare una principessa pazza, la fuga dalla camera di tortura dell'Inquisizione. Sicuramente l'ultimo Time Machine è un librogame molto divertente, con un argomento di grande fascino. Il finale lascia però piuttosto perplessi; la ricerca di quell'unico momento che spinse Isabella a dare via libera all'Inquisizione ci ha fatto fare molte peripezie, costringendoci a diventare noi stessi un caballero di alto rango per poter entrare nella corte reale. Peccato che per scoprire la verità tutta la fatica si riveli inutile, poiché ci basterà origliare una conversazione dietro un arazzo. Non convince molto anche la facilità con cui il nostro personaggio riesca ad attirare la simpatia e l'immediata fiducia del nobile Don Rodrigo e degli stessi sovrani (avremo occasione di conoscere anche re Ferdinando, curiosamente dentro ad una stalla). Nel complesso Le fiamme dell'inquisizione si mantiene nella media più che sufficiente dei titoli Time Machine, regalandoci alcune situazioni interessanti, fra tutte il secondo e risolutivo incontro con la giovane Isabella, entusiasta per aver evitato le temute nozze, ma inconsapevole della responsabilità futura che graverà su di lei. Decisamente simpatico Don Rodrigo.

Longevità 6.5:  Non è il capolavoro da riprendere in mano più volte nel tempo, ma una seconda lettura gliela si può sicuramente concedere.

Difficoltà 6.5:  Praticamente inesistente utilizzando i suggerimenti alla fine del libro. Ignorandoli il gioco diventa leggermente più stimolante.

Giocabilità 6.5:  Nella media dei titoli della collana. I suggerimenti a fine testo ci dicono chiaramente quale bivio scegliere, al punto che è meglio ignorarli per godersi maggiormente l'avventura.

Chicca:  /

Totale 6.5: