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Recensione

Fighting Fantasy Wizard 29: Howl of the Werewolf
Edizione Wizard Books 2007
autore/i Jonathan Green
Recensore Yaztromo

Questo libro non fa parte della serie storica di Fighting Fantasy, ma e' un nuovo titolo pubblicato dalla Wizard e fin dalla sua commercializzazione e' schizzato in vetta alle classifica di preferenza dei fan della serie Fighting Fantasy (il Italia pubblicata in parte come Dimensione Avventura, ampliata grazie alle traduzioni dei volumi inediti distribuite gratuitamente da LGL, in parte come Sortilegio e in parte non pubblicata).
L'autore, Jon Green, e' uno dei "nuovi" creatori di librogame di maggior successo e ha uno stile decisamente gradevole, anche se a volte sembra cercare in maniera esagerata il classico "colpo a effetto".

I suoi libri non sono caratterizzati da scenari "fuori di testa" di Ian Livingstone e Steve Jackson, ma ruotano attorno a "concetti" e creano un mondo coerente e consistente. In questo caso il tema esplorato e' quello dei licantropi, con contorno di torme di lupi ululanti nei boschi, castelli diroccati, cavalieri senza testa, streghe, fantasmi, nobili in "stile Transilvania", villaggi di contadini sempre pronti a prendere torce e forconi, fannciulle scappate di casa, vampiri, riti satanici, violini tzigani, fenomeni da baraccone quali donne serpente e similia. Sembrano tutti temi gia noti e arcinoti? Ebbene, l'abilita' dell'autore li rinnova e li presenta con tale bravura e capacita' di affabulazione che riesce a rinnovarne tutti i canoni.

La storia e' quella di un mercenario che viene ferito da un licantropo e che deve uccidere il capo-licantropo (un nobile degenerato che ha fatto un patto satanico) prima della luna piena, se vuole evitare di diventare a sua volta un licantropo. Il meccanismo che controlla la trasformazione in licantropo e' una nuova caratteristica (CHANGE), oltre alle "normali" SKILL, LUCK e STAMINA che contraddistinguono la maggior parte dei libri della serie Fighting Fantasy. Piu' alta e' questa nuova caratteristica, piu' facile e' che il giocatore perda il controllo di se stesso e finisca per passare dalla parte dei lupi mannari.

Il libro presenta alcune difficolta' di gioco, ma e' possibile, facendo scelte ragionevoli e coerenti con la storia, completarlo anche al primo tentativo. Viene naturale, pero' riprenderlo subito in mano e leggersi anche le altre evoluzioni legate alle altre diramazioni che non si sono scelte. Quello che colpisce fino ad entusiasmare, rispetto a tanti altri librogame, e' la bellezza della storia e della prosa, che raggiungono livelli di coinvolgimento e qualità narrativa raramente riscontrati in altre opere interattive.
Un titolo assolutamente da non perdere!

Longevità 9: 

La bellezza della prosa e della storia, oltre al piacere di provare le altre strade tralasciate in sede di prima lettura, lo rendono sicuramente un libro da rileggere e riassaporare.

Difficoltà 7: 

Abbastanza ben calibrato: alcuni passaggi sono decisamente ostici, ma nella media il volume è affrontabile senza impazzire, con discrete chance di vederne l'epilogo fin dalla prima lettura.

Giocabilità 10: 

Sfogliarlo e' un piacere sia per il lettore che per il giocatore: altissima la qualità della produzione infatti sia a livello ludico che letterario.

Chicca: 

Bellissima la lotta che si fa contro sé stessi per cercare di fermare la progressiva e inarrestabile mutazione in licantropi, con tutti i pro e i contro che ne conseguono.

Totale 9.5: 

Non e' una sorpresa che per moltissimi appassionati questo sia il MIGLIORE librogame in assoluto.