Stormslayer e' un Fighting Fantasy scritto da Jonathan Green e pubblicato come quarto volume da Wizard Books nella sua seconda serie di pubblicazioni Fighting Fantasy (quella con formato piu' grande) solo nel 2009, quando ormai nessun altro (Puffin, storico editore di Fighting Fantasy, incluso) osava piu' pubblicare librogame. E' un'opera accostabile alla maturita' artistica e tecnica di Jon Green e si colloca senza dubbio tra i migliori Fighting Fantasy di sempre.
Il protagonista e' un avventuriero famosissimo, con a fianco ovviamente una altrettanto famosa spada magica, che ha compiuto un po' per tutto il continente dell'Old World (sul mondo Fighting Fantasy di Titan) una sfilza di imprese eroiche che verranno a piu' riprese ricordate.
Come memento delle sue imprese, l'eroe avra' anche due "gadget" (da scegliere tra quattro) che gli semplificheranno la vita in alcune occasioni durante i suoi vagabondaggi. L'altra variante rispetto alle regole Fighting Fantasy scritte e non scritte e' legata al fatto che durante l'avventura dovremo sempre controllare il calendario e tenere presente qual e' il giorno della settimana corrente.
Questo perche' certi giorni della settimana sono piu' o meno favorevoli alle creature e alle magie che fanno riferimento all'elemento dell'acqua, o dell'aria, eccetera. Sara' dunque un'avventura che, a livello di simulazione temporale, ci terra' impegnati per diverse settimane.
Nelle opere della maturita' di Jon Green e' facile individuare un tema chiaro e conciso che ci condurra' attraverso tutta l'avventura e qui il tema e' quello dei quattro Elementi della natura (terra, acqua, fuoco, aria) in salsa steampunk.
Il nostro eroe si sta godendo i frutti della sua fama raccontando le sue gesta passate in una locanda del villaggio di Vastarin, quando assiste al terribile attacco da parte di uno strano vascello volante metallico a forma di pesce, che fa piovere sul villaggio stesso una terribile serie di fulmini e di grandine, che lo devastano. L'enigmatico vascello (steampunk...) va a distruggere qualche altro villaggio e il nostro eroe parte subito alla ricerca di maggiori informazioni per capire meglio la situazione e cosa puo' fare per fermare questo flagello che lascerebbe la nazione alla merce' dei suoi nemici, barbari invasori dal Lendleland.
In breve scopriremo che il nostro nemico e' il mago pazzo Balthazar Sturm e che prima di poter pensare di confrontarci con lui con qualche speranza di successo, dovremo andare a compiere quattro ricerche sotto il mare, in un vulcano, in una miniera sotto le montagne e su certe pianure desertiche ventosissime a rappresentare gli elementi dell'acqua, fuoco, terra e aria. Non e' assolutamente necessario completare con successo ognuna di queste imprese, ma meno ne completeremo, meno probabilita' avremo di avere la meglio su Balthazar Sturm e sulla sua macchina volante, che dovremo abbattere per salvare il regno.
Jonathan Green usa tutti i trucchi che ha imparato alla perfezione in anni di pratica (parole codice, rimandi a paragrafi da calcolare trasformando lettere in numeri da sommare successivamente, avversari che possono utilizzare tipi di attacchi diversi, eccetera) ma, oltre alla fantastica giocabilita', il suo vero asso nella manica è da ricercare in una abilita' di scrittura ai limiti del virtuosismo e una proprieta' di linguaggio fenomenale. Gli Elementali e lo steampunk non sono certo novita' assolute per la letteratura, eppure questa avventura si propone di prepotenza come punto di riferimento in questo campo.
Il risultato e' la dimostrazione che anche in tempi moderni si possono scrivere librigame di successo, che spingono le case editrici a pubblicare ancora questo genere letterario puntando su nuove opere e non solo riciclando all'infinito ristampe e riproposte.
Longevità 8.5:
Si lascia rileggere molto velentieri in tutto o in parte.
Difficoltà 8:
Ben bilanciato anche per il fatto che non e' obbligatorio completare con successo proprio tutti le side-quest (anche se aiuta) per concluderlo con successo.
Giocabilità 10:
Siamo a livelli altissimi. Per me lo stato dell'arte, poco da aggiungere!
Chicca:
Ci sono un sacco di dettagli ed episodi memorabili, ma per me la vera chicca e' stata introdurre in modo cosi' naturale e appropriato lo steampunk in un'ambientazione classica come il mondo Fighting Fantasy di Titan.
Totale 9:
Indubbiamente tra i migliori Fighting Fantasy di sempre. Un'avventura ben caratterizzata che rimane a lungo nella memoria.
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