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Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

Recensione

Storia Game 1: Il Mistero del Corvo d'Argento
Edizione Giunti Marzocco 1991
autore/i Jacques Berlioz,Jacques Le Goff,Salvatore Baffo
Recensore uraniborg

Corre l'anno 1252 e, insieme a tuo fratello Giovanni e ai vostri servi, ti trovi nella città francese di Provins, per una fiera che richiama mercanti da tutta Europa. Anche voi siete mercanti, piuttosto abile oltretutto e, dopo tre settimane di trattative e commerci, avete racimolato abbastanza per tornare soddisfatti in Italia. Tra un affare e l'altro, hai acquistato anche una curiosa fibbia d'argento, raffigurante un lupo ed un corvo di fronte, e con un'iscrizione in arabo nel retro. Tuo fratello non dimostra grande entusiasmo per questo oggetto ma, inaspettatamente, un paio di individui si fanno avanti con due offerte importanti per comprarlo.
Inizia così una stana avventura per il vostro gruppo, che si complica quando, alle porte della città, vi viene impedito di uscire per esplicito ordine del Conte di Provins.
Come scrive nell'introduzione al libro il medievalista Jacques Le Goff, la rivista Storia e Dossier aveva l'intento di presentare al suo pubblico la storia nel modo più chiaro e piacevole possibile. Uno strumento in questo senso furono proprio gli Storia-game, librigioco  impreziositi da schede di approfondimento, cartografie e fotografie (ricordiamoci che in quegli anni, i 90, i librigame andavano ancora molto di moda, e c'era ancora chi scommetteva sul loro potenziale didattico).
Il mistero del corvo d'argento ci permette di vivere un'avventura in piena epoca medievale, in una Francia che sta lasciandosi alle spalle il buio periodo della lotta alle eresie, e che vive l'inizio di un boom economico. Mercanti da tutta Europa, come quelli fiorentini che guideremo con le nostre scelte, si radunavano nelle fiere delle maggiori città francesi facendole divenire un crocevia di mercanzia e denaro. Nel momento in cui impersoneremo Lapo (questo il nome del nostro protagonista), le trattative economiche saranno già concluse, e la nostra avventura girerà intorno a questo oggetto, ritratto anche nella copertina del volume, che pare nascondere un grosso segreto.
Va detto subito che questo titolo è il meno riuscito dei tre Storia-game editi dalla Giunti. L'ambientazione medievale dei vicoli e delle osterie della città di Provins non regge il confronto con quella splendida del deserto arabo conosciuta in Nome in codice Assad, e l'intreccio ed i colpi di scena non sono avvicinabili a quelli dell'avvincente ed intrigante Toro sul Nilo. Al di là dei paragoni scomodi con i prestigiosi altri numeri della collana, Il mistero del corvo d'argento non convince; la storia di questa fibbia misteriosa appartenuta ad un crudele ex crociato non coinvolge il lettore più di tanto, che potrà provare piuttosto curiosità per l'ambiguo ruolo di Enrico, figlio del Conte di Provins o per i piacevoli battibecchi tra Lapo ed il fratello Giovanni, praticamente in disaccordo su tutto e pronti a punzecchiarsi ad ogni occasione. Proprio Giovanni, con i suoi consigli, diventa lo strumento dell'autore per riportarci sulla giusta strada dopo una scelta sbagliata.
Passiamo così alla giocabilità del libro; il regolamento è identico agli altri due Storia-game, quindi appena prenderemo una decisione non giusta, ci vedremo attribuire dei punti di penalità. Al di là di pochi casi, corrispondenti per lo più ai finali del libro, non incontreremo bivi che possano allontanarci dalla via corretta: saremo accompagnati comodamente fino alle ultime battute della storia, dove dovremo giocarci la vittoria o la sconfitta.
Tra le situazioni più interessanti in cui ci imbatteremo, va ricordata la rissa con tanto di omicidio dentro la locanda, e la divertente presenza costante delle trote nei nostri pasti.
Questo libretto non esalta troppo per lo svolgersi degli eventi, ma per la cura nella veste grafica, per le ottime intenzioni didattiche supportate dalle schede di approfondimento e dalla bibliografia, e per la scrittura comunque piacevole ed ironica, merita la sufficienza. Per amare la collana, però sono più indicati gli altri due titoli.

Longevità 6.5: 

Giocata l'avventura, vale la pena di provare ogni possibile finale, anche l'unico in cui passiamo a miglior vita.

Difficoltà 6: 

Facilissimo da finire, non è complicato neanche terminare la storia senza penalità

Giocabilità 6: 

Siamo guidati per tutta l'avventura, le scelte sbagliate potranno farci incassare al massimo qualche penalità, oltre alle insolenze di Giovanni. Solo in prossimità della meta si può rischiare qualcosina di più.

Chicca: 

Va sottolineata ancora l'italianità del progetto. Anche in questo caso la firma dell'avventura è di Salvatore Baffo.

Totale 6: