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Recensione

Scegli la tua Avventura 4: La Caverna del Tempo
Edizione Mondadori 1987
autore/i Edward Packard
Recensore uraniborg

Durante una delle tue escursioni al Canyon del Serpente Rosso, ti imbatti in una caverna che non avevi mai notato. Ti inoltri per alcuni metri attraverso l'imboccatura, nel buio più profondo, finché non incontri una galleria rischiarata da una tenue luminescenza proveniente dalle rocce. Ritieni che sia più prudente interrompere l'esplorazione e ritornare verso il ranch di tuo zio, dove sei ospitato.
All'uscita dalla caverna, però, ti aspetta un'incredibile sorpresa: è notte fonda, e il paesaggio non sembra affatto quello che avevi lasciato pochi minuti prima.

A questo punto, possiamo decidere se esplorare questo territorio sconosciuto, o al contrario rientrare nella caverna. In quest'ultimo caso ci ritroveremo di fronte a due gallerie, e il nostro personaggio, senza alcuna motivazione plausibile, comprenderà immediatamente che una lo condurrà nel futuro, mentre l'altra lo riporterà nel passato, con la stessa naturalezza con cui un micologo distinguerebbe un fungo velenoso da uno commestibile.

L'inizio di questo Scegli la tua Avventura non è decisamente dei più convincenti, ma l'idea di poter viaggiare nel tempo tiene ancora desto l'interesse del lettore. Purtroppo l'avventura si rivelerà presto molto ripetitiva, con il nostro personaggio che entra ed esce continuamente dalla caverna cercando di ritrovare la propria epoca.
Salteremo dal medioevo, dove saremo in balia degli umori di uno sciocco re, ad un futuro apparentemente idilliaco, ma popolato da letali e mostruosi insettoni. Le possibilità sono veramente numerose, risolvendosi pero' in poche facciate e spesso in modo affrettato; se a pagina 30 il nostro uomo riuscirà ad evitare il naufragio nel Titanic, il paragrafo successivo si ritroverà sotto i bombardamenti tedeschi nella Londra del 1940. Giocare a La Caverna del Tempo è un po' come fare zapping compulsivo davanti alla televisione, guardando un sacco di programmi senza tenerne a mente nessuno in particolare.
Packard avrebbe potuto rinunciare a qualche “ramo temporale” sviluppandone di più altri. Per esempio, l'incontro con Lisa, la ragazza che viene da un futuro senza auto e smog, in cui l'uomo ha imparato a vivere con la natura, è uno scenario interessante, in particolare quando lei finisce nella nostra epoca. Peccato che la storia finisca immediatamente. Un altro momento da ricordare è il colloquio con il vecchio sul trono, che sembra conoscere le logiche della caverna, e che ci darà la possibilità di scegliere il nostro destino. Anche in questo caso, purtroppo, il tutto si risolve in una manciata di facciate.
Forse una decina di finali in meno (sui quaranta complessivi) avrebbe reso più interessante quest'avventura, che risulta confusionaria e, alla lunga, noiosetta.

La caverna del tempo ha due “sequel”, sempre opera di Edward Packard: Il Castello Proibito, in cui viene sviluppata un'unica epoca (quella medievale), molto più riuscito del primo capitolo, e Ritorno alla Caverna del Tempo, la cui struttura è simile a quella dell'originale.

Longevità 6: 

Ci sono diversi spunti interessanti da scoprire, ma le avventure finiscono troppo in fretta per poter coinvolgere il lettore.

Difficoltà 5.5: 

E' veramente complicato ritrovare la giusta galleria, quella cioè che ci riporterà nel nostro tempo. Si deve semplicemente procedere contentativi alla cieca...

Giocabilità 5.5: 

Non sempre le nostre scelte risulteranno influenti ai fini dello svolgimento della storia.

Chicca: 

Un finale fa diventare i nostri resti oggetto di studio di un famoso antropologo del futuro, o meglio, di quel presente che abbiamo abbandonato entrando nella caverna...

Totale 5.5: 

Una grande occasione perduta, ed è un peccato, visto l'enorme quantità di materiale che un'idea simile offre. Per fortuna l'autore saprà rifarsi, almeno parzialmente, nei due sequel.