| 
            	
            	  
 “La Pergamena nascosta” è la prima avventura assoluta del gioco di ruolo Uno  Sguardo nel Buio, contenuta all’interno del manuale delle regole, in particolare  nella sua prima parte, “L’Avventura”. È completamente compenetrata all’interno  del manuale come un vero e proprio “tutorial” per comprendere le meccaniche del  gioco e viverle appieno fin da subito. Insomma, ad una lunga trattazione, gli  autori hanno preferito una commistione immediata di spiegazioni, gioco e  narrazioni evocative. Una scelta abbastanza felice, per evitare di considerare  il manuale delle regole solo una mera esposizione del sistema di gioco, una  sequenza arida di tabelle, opzioni e punteggi. La Pergamena nascosta comincia  praticamente con l’inizio stesso de “l’Avventura”. Ci si trova quindi subito  catapultati nella città di Havena, “sul limite settentrionale del vasto delta  acquitrinoso dove il Grande Fiume sfocia nel Mar dei Setteventi, da dove un  tempo i velieri facevano rotta per le Terre Dorate e ritornavano carichi di  immensi tesori”.  La leggenda continua con la descrizione del suo  protagonista, Alrik, bello e gagliardo ragazzotto di campagna giunto in città in  cerca, neanche a dirlo, di avventure. Il buon Arlik trova subito pane per i suoi  denti: un pirata con benda sull’occhio e il suo compagno, un orrido goblin,  stanno cercando di trovare una pergamena appartenuta a un certo Barbanera (un  altro pirata) nella casa di due ignare donne, sue parenti. Arlik si getta subito  a capofitto nell’impresa e.. viene sconfitto miseramente!! A questo punto gli  autori ci chiedono cosa avremmo fatto noi al suo posto..  Ci saremmo lasciati  battere così facilmente? È tempo di scoprirlo!  “L’Avventura” prosegue con  qualche paragrafo-gioco tutoriale che permette di approfondire le meccaniche del  gioco (per altro molto semplici). Via col combattimento ed il Guercio  stavolta cade a terra sconfitto, mentre il Goblin fugge via. Solo allora, la  donna più anziana ci racconta che Barbanera è suo figlio e la pergamena altro  non è che un indizio per ritrovare niente di meno che l’Occhio di Tenebra (il  simbolo stesso dello Sguardo nel Buio e, credo, lo stesso nome originale del  gioco di ruolo: Schwarze Auge), un artefatto magico di grande potere. La  Pergamena è ancora al piano di sopra della sua casa, in un intreccio di stanze  disseminate di trappole e perigli da Barbanera stesso. A questo punto, dotati  dei punteggi ufficiali di Arlik, possiamo affrontare il gioco vero e proprio, un  piccolo racconto-game di 58 paragrafi molto concitati, pieni di improbabili  mostri nascosti da sempre al primo piano di una normale casa in attesa di  avventurieri (ma, come ci dice la donna, Barbanera era un tipo originale). Alla  fine la Pergamena tanto agognata viene ritrovata. Arlik discende le scale ma  trova la madre del pirata riversa a terra. Il Goblin è tornato, ha colpito la  vecchia e ha rapito l’altra donna, la giovane e bella Silvana, portandola con i  suoi compagni giù nella cantina della casa.  Arlik da solo non può  affrontarli, ma guarda caso, oggi dei suoi compaesani sarebbero giunti  ad Havena, anche loro in cerca di avventure. È tempo di andare alla Locanda dove  hanno appuntamento e condurli con sé alla “Liberazione di Silvana”, la seconda  parte del tutorial, questa volta organizzata come una vera e propria avventura  in gruppo, con tanto di Narratore.  Tirando le somme, la Pergamena nascosta è una piccolissima sessione di gioco  assolutamente introduttiva, dedicata all’esposizione di poche e semplici regole  di gioco per qualcuno che sia assolutamente nuovo a giochi di ruolo e avventure  a bivi. Se gli ostacoli e le trovate del gioco sono assolutamente banali e degne  del peggior librogame, si respira già innegabilmente l’atmosfera fantastica e  meravigliosa del vero “Uno Sguardo nel Buio”, con le stupefacenti descrizioni di  Havena e dei suoi vicoli e con lo sfiorare come d’incanto avventure di ampio  respiro come quella che parla dell’Occhio di Tenebra e di Barbanera  
            	
            	
            		 Longevità 4: 
            		Passata la fase tutorial e il primissimo approccio al gioco di ruolo o alle  avventure a bivi non esiste più alcun motivo per rigiocare questo scenario.  Utile però per la descrizione di Havena e per alcuni elementi narrativi che  possono essere impiegati per costruire imprese e scenario più corposi (come ho  fatto io).            	 
            	
            		 Difficoltà 4: 
            		Il gioco è semplicissimo e ci sono molti aiuti disseminati per le poche stanze  da esplorare.             	 
            	
            		 Giocabilità 7: 
            		Essendo un tutorial è ottimizzato per essere facilissimo da comprendere, di  veloce acquisizione e semplice nel suo scorrimento. Il tutto non riesce a  sottrarsi prevedibilmente a una certa banalità e inverosimiglianza.            	 
            	
            		 Chicca: 
            		E' sicuramente costituita dai Personaggi in gioco: Arlik, il goffo ma voglioso  ragazzone di campagna in cerca di avventure; il “Guercio”, pirata da operetta e  il suo sottomesso servo goblin Garbatz; Silvana, la bella in pericolo, “più  bella di qualsiasi altra ragazza Arlik avesse mai visto, con due splendidi occhi  azzurri colmi di lacrime”; il misterioso pirata Barbanera. Insomma, una  compagnia di figure veramente di maniera, ma molto divertenti.            	 
            	
            		 Totale 6: 
            		            	 
            	 | 
                 |