Il Reame di Rosslandia è una
terra magica e misteriosa, dove gli uomini vivono sotto un cielo in cui è
normale veder volare enormi draghi sputafuoco. In questo regno fantastico
impersoniamo un Assistente Custode di Draghi, e la nostra avventura inizia in un
giorno davvero speciale: quello del nostro centodecimo compleanno. Traguardo
nient’affatto impressionante a Rosslandia, dove i centenari sono considerati
poco più che ragazzi.
Tutto inizia quando il Maestro
Custode di Draghi, in missione nel tentativo di guarire un vecchio esemplare,
ci incarica di risolvere un piccolo problema logico entro il suo ritorno. Da
quel momento cominceremo a girare tra taverne e castelli, città e sotterranei
inesplorati, incontrando continuamente personaggi bizzarri e creature di ogni
tipo: topi e gatti giganti, streghe, spettri, cavalieri senza testa. Il tutto
accompagnati da una misteriosa voce che di tanto in tanto ci fornirà
indicazioni su come muoverci, e più spesso nuovi problemi da risolvere.
E pensare che il nostro Assistente
Custode di Draghi si aspettava una giornata di assoluto relax, e magari anche
un pensierino per il suo compleanno..
E’ necessario chiarire
immediatamente che il titolo italiano di questo Bibliogame Giunti ha poco a che
fare con il contenuto. Molto più illuminante il titolo originale del volume di
David Hill: “Dragonquest”. Infatti,
nei 233 paragrafi di questo libro non troveremo altro che indovinelli e giochi
di logica, che ci saranno proposti di volta in volta dai personaggi che
incontreremo. Ogni risposta esatta ci consentirà di proseguire la storia, oltre
che di guadagnare delle monete d’oro. Queste ultime ci sono utili per comprare
suggerimenti ogni volta che ci troveremo in difficoltà.
Le prove vanno dal gioco di
logica matematica alla decodifica di un messaggio cifrato, la cui risposta è il
numero di paragrafo successivo. Talvolta dovremo trovare degli oggetti in un
disegno, o delle parole nascoste in mezzo a frasi. Il campionario è vasto, e la
sensazione di avere tra le mani la Settimana Enigmistica non tarderà a farsi
strada nel lettore. Caccia al drago è tutto qui! La storia è inesistente e il
lettore non ha neanche la possibilità di scegliere un percorso personale,
poiché fin dall’inizio è legato ad un tragitto fissato dall’autore, in cui le uniche
scelte riguardano le risposte da dare.
Quiz ed indovinelli sono
praticamente continui e finiscono presto per logorare la pazienza. Il risultato
è che anche le prove più stimolanti perdono d’interesse, in mezzo a molte altre
veramente dozzinali.
Curioso il finale (non leggete se non volete cadere vittime dello Spoiler!), in
cui troveremo finalmente il nostro regalo di compleanno, uno scrigno contenente
una serie di figure con cui creare nuovi edifici e nuove creature per il Reame
di Rosslandia. In realtà una serie di figure geometriche da ritagliare
direttamente dalle pagine del libro..
In conclusione Caccia al drago è
un libro-gioco sicuramente non comune, ma non per questo interessante.
Longevità 4:
Una volta terminato non ha proprio senso riprenderlo dallo scaffale. Sarebbe come giocare a Trivial Pursuit con domande già utlizzate.
Difficoltà 5:
Ben poco equilibrata, facilissime la maggior parte delle prove, contorte altre, al punto di rendere difficile anche individuare la fascia d’età a cui il libro è rivolto.
Giocabilità 4.5:
Oltre a risolvere indovinelli e giochetti vari abbiamo ben poco da fare, se non gestire pochi oggetti che potremo trovare durante il viaggio.
Chicca:
/
Totale 4.5:
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