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Recensione

Storia Game 2: Il Toro sul Nilo
Edizione Giunti Marzocco 1992
autore/i Edda Bresciani,Salvatore Baffo
Recensore uraniborg

Mancano 1500 anni prima della nascita di Cristo, l'Egitto vive uno dei suoi periodi più floridi sotto il regno di Amenofi III. L'influenza del Faraone si estende in Africa sino all'odierno Sudan, e in Asia tocca i confini della Mesopotamia. L'isola di Cipro, inoltre, rappresenta un'importante punto di osservazione sulle rotte del Mediterraneo. Ci troviamo in un'epoca in cui i commerci, sia per terra che per mare, prosperano e possono garantire grandi ricchezze.
Il nostro personaggio, Criseo, è per l'appunto un mercante, al comando di una nave battezzata Caricaonde e di un ben assortito equipaggio.
Il primo paragrafo de Il Toro sul Nilo ci proietta nel bel mezzo di un'accesa discussione d'affari nel negozio di un commerciante a Creta.
Il motivo della disputa è il prezzo di una fornitura d'avorio procurata da Criseo e compagni all'avido e scaltro mercante di nome Diomede. E' quest'ultimo a spuntarla, e Criseo lascia la bottega consapevole di essere stato truffato e assolutamente deciso a vendicarsi. Il nostro personaggio, infatti, oltre ad essere un mercante è anche un abile ladro senza scrupoli, che non esita ad uccidere se necessario.
Dopo l'intro nella bottega di Diomede inizia l'avventura vera e propria, non appena l'equipaggio del Caricaonde viene avvicinato da Raniseneb, una bellissima ed abilissima ladra egiziana, che Criseo conosce molto bene, e al cui fascino non è affatto insensibile.
La ragazza ha ricevuto una commissione per un furto, ma non si fida di chi la ingaggiata, così chiede di essere scortata nel momento della consegna. Sembrerebbe un lavoretto facile, ma spesso le apparenze ingannano..
Di tutte le collane di libro gioco edite dalla Giunti, quella degli Storia Game è senza ombra di dubbio la più interessante. Si tratta di libri dalla struttura di gioco elementare, semplici bivi e attribuzione di punti di penalità ad ogni scelta sbagliata, ma con intrecci avvincenti, in grado di proiettarci in epoche remote della storia. Il tutto impreziosito da schede di approfondimento sugli argomenti e gli scenari presenti nel libro. Gli Storia Game vanno sicuramente provati, e questo Toro sul Nilo non fa eccezione. La storia, inizialmente lineare e semplice, diventa man mano che si procede con la lettura più complessa e ricca di intrighi, trasformando Criseo in una pedina in un gioco decisamente più grande di lui.
Gli autori, italianissimi, hanno dipinto dei personaggi all'altezza della vicenda: Criseo potrà essere scaltro o idiota a seconda delle nostre scelte, mentre i suoi compagni presentano delle caratteristiche ben precise e ottimamente delineate. Fra questi spiccano la bella misteriosa Raniseneb , Enlili, gigantesco e furbo assiro, socio di Criseo, e Kameni, il saggio scriba della Caricaonde. Anche il resto dell'equipaggio avrà modo di rendersi protagonista nella vicenda, che si tratti di respingere un attacco di pirati, o piuttosto di nascondersi nei vicoli di Menfi.
Leggendo Il Toro sul Nilo avremo modo di assaggiare la vita di un commerciante al tempo dell'antico Egitto, con i dazi da pagare alle guardie portuali, le corruzioni, i pericoli e tutto ciò che contraddistingueva una realtà affascinante e tutt'altro che facile da vivere. Un ottimo modo per imparare qualcosa su quei tempi, anche grazie alle puntali schede di approfondimento.
Passando a parlare della giocabilità: il libro è veramente facile da finire e caratterizzato da una struttura che guida il lettore dall'inizio alla fine. Solo durante l'epilogo avremo veramente modo di influenzare il futuro dell'equipaggio del Caricaonde. Questo difetto non rovina comunque l'impressione generale positiva, poiché la storia convince e coinvolge, in particolare quando arriva il momento di passare al contrattacco contro chi si è preso gioco dei nostri protagonisti...

Longevità 7: 

La lettura è scorrevole e senza intoppi, la storia è intrigante. Ottimi motivi per rigiocare più volte  Il Toro sul Nilo.

Difficoltà 6: 

Molto facile, la vera sfida non è portare a termine positivamente il libro, ma farlo senza alcuna penalità.

Giocabilità 7: 

Il lettore è guidato dall'inizio (quasi) alla fine, e le scelte sbagliate frutteranno al massimo delle penalità, a parte l'ultimo decisivo bivio. Bisogna comunque immedesimarsi nel personaggio e nel contesto per affrontare al meglio l'avventura e non c'è mai l'impressione di imbattersi in situazioni messe lì a caso..

Chicca: 

Il libro è opera di Salvatore Baffo, mentre le dieci schede di approfondimento sono state curate da Marilina Betrò. La Edda Bresciani citata in copertina, e realizzatrice anche dell'introduzione, è un' egittologa ed archeologa pisana di fama internazionale. Curatrice e autrice di numerosi testi e articoli sull'antico Egitto, fondatrice della rivista Egitto e vicino Oriente, è stata anche insignita della Medaglia d'Oro della Repubblica per la cultura e la scienza.

Totale 7: