|
Dallo spazio profondo un misterioso messaggio raggiunge la Terra. Nell'osservatorio di Mauma Kea, nelle Hawaii, vengono registrati dei segnali ripetuti ad intervalli regolari. Il messaggio sembra arrivare dal terzo pianeta di Altair, una stella distante sedici milioni di anni luce dalla Terra. Dopo un'attesa interminabile, finalmente c'è la prova tangibile di un'esistenza intelligente nello spazio ma, nonostante l'impegno di molti scienziati, il significato del messaggio resta oscuro. E' necessario inviare una spedizione verso Altair, per scoprire la fonte dei segnali. L'equipaggio scelto è composto da un esperto astronauta, il capitano Bud Stanton, dal cosmologo Henry Pickens e dall'antropologa Nera Vivaldi, specializzata in comunicazione. A concludere il gruppo c'è il nostro personaggio che, attraverso le decisioni del lettore, cercherà di guidare al successo la spedizione. Dopo varie peripezie, tra cui tempeste di antimateria ed interferenze aliene, l'astronave raggiunge il pianeta, che appare completamente disabitato. Dovremo sceglierci un compagno per esplorare le città, le grotte o le profondità del tempestoso oceano di Altair, alla ricerca di un indizio su chi abbia spedito il messaggio, e su cosa ci volesse comunicare.. Il terzo pianeta da Altair è un'avventura fantascientifica difficilmente giudicabile: lo spunto iniziale è interessante, e Packard è abile a creare interesse nel lettore mettendolo di fronte ad un pianeta misteriosamente deserto, da visitare in cerca di non si sa bene cosa. A rendere il tutto più movimentato, ci si mettono calamità improvvise, strani alieni e comportamenti contraddittori del nostro capitano. Grandi potenzialità dunque, ma limitate da un numero esagerato di bivi in cui la scelta del lettore risulterà ininfluente, o porterà a conseguenze prive di logica. Per dirla in breve, il libro è fortemente penalizzato dal fattore fortuna, e dalla casualità. Un vero peccato, gli ingredienti per un titolo molto divertente non mancavano e Packard, come sempre, infarcisce la storia di situazioni intriganti. Per citarne un paio: la scoperta di monumenti simili alle teste dell'Isola di Pasqua (qualche terreste ci aveva forse preceduto arrivando ad Altair nel passato, o qualche alieno aveva raggiunto la Terra realizzando quelle opere?), e la possibilità per il nostro personaggio di diventare ambasciatore terrestre in una civiltà subacquea di Altair. Tra i 38 finali non sono molti quelli in cui viene svelato il significato del messaggio arrivato sulla Terra, mentre più di qualcuno riserva all'equipaggio un destino crudele. Con una buona capacità di immedesimazione, si può intuire la frustrazione di essere abbandonati in un pianeta sull'orlo del collasso, o quanto possa essere sconvolgente restare imprigionati in un'astronave priva di controllo, persa per l'eternità nello spazio immenso. Questo SLTA va sicuramente provato da chi apprezza la fantascienza di serie B e da tutti i fans di Nera Vivaldi, l'onnipresente dottoressa italiana personaggio feticcio di Edward Packard. Non è però meritevole di essere considerato tra la migliori della collana.
Longevità 6.5:
Il messaggio va decifrato, a costo di provare tutti i finali del libro. Anche perché sono abbastanza interessanti anche quelli meno fortunati.
Difficoltà 6:
Come già scritto, in molte situazioni non avremo la possibilità di scegliere con criterio, ma solo di affidarci al caso. Per finire il libro al primo tentativo, e nel migliore dei modi, bisogna essere in una giornata fortunata. Altrimenti andranno fatti più tentativi.
Giocabilità 5:
Viste le considerazioni sull'incidenza del fattore casualità, questa voce non poteva che ricevere un voto negativo.
Chicca:
La dottoressa Vivaldi, ovviamente, che ad ogni avventura arricchisce il proprio bagaglio di una nuova specializzazione. Praticamente la risposta di Packard a Pico De Paperis.
Totale 6:
|
|