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In una caldissima giornata estiva, un'auto decapottabile parcheggia nella piazza di un piccolo paese. Le persiane delle case sono tutte chiuse per evitare ai raggi del sole di entrare, in giro non c'è anima viva. Un uomo scende dalla macchina e nota una moto rossa posteggiata di fronte all'unico bar, ma la sua attenzione è richiamata dalle tende di un circo allestito proprio al centro della piazza, in particolare da un carrozzone nero su cui, con mano incerta, qualcuno aveva scritto “le porte dell'eros”. Una donna all'ingresso lo invita ad entrare, ed insieme spariscono dalla scena oltrepassando la porta. Dentro il bar una ragazza arrivata poco prima, proprio con la moto rossa, ha assistito allibita alla scena. L'uomo sceso dalla macchina ero lo stesso che aveva incontrato, e desiderato, in un sogno avuto la notte precedente. Frastornata decide di imboccare anche lei l'ingresso, alla ricerca di quel misterioso ed affascinante sconosciuto. Questo è il provocante inizio di Dietro le porte, libro gioco della scrittrice francese Alina Reyes, i cui romanzi erotici godono di un certo seguito. A lei si deve, tra gli altri, “Il macellaio” da cui fu tratto un grottesco film interpretato, niente poco di meno che da Alba Parietti (...) Nel caso di Dietro le porte, la Reyes ha deciso di rendere il suo lavoro ancora più piccante del solito, coinvolgendo i lettori all'interno della trama, come se si trovassero protagonisti di un videogioco attraverso cui esplorare i desideri più proibiti della loro sfera sessuale. Personalmente dubito che l'autrice si sia ispirata ai classici librogame che tutti noi conosciamo, vista la struttura del libro che, in pratica, non lascia decidere a chi lo gioca quasi nulla. Il volume è diviso in due parti, una dedicata al lettore di sesso maschile, l'altra al gentil sesso che, ovviamente, finiranno con l'interpretare rispettivamente l'uomo della decapottabile e la ragazza della moto rossa. In due percorsi saranno totalmente indipendenti, nulla a che vedere con i Faccia a faccia EL o con i Fantastica Game Giunti per due giocatori. Qui si gioca da soli. In teoria i due protagonisti si dovranno incontrare al termine delle loro varie esperienze attraverso le porte dell'eros, salvo che chi legge non decida diversamente. Una volta iniziata l'avventura, ci troveremo continuamente di fronte a porte tra cui scegliere, ognuna delle quali nasconderà una particolare situazione ad altissimo tasso erotico, ispirata alle più disparate fantasie pruriginose. Per non rendere la recensione vietata ai minori, eviterò di portare degli esempi. Vi basti sapere che l'autrice calca molto la mano. La meccanica di gioco è ripetitiva allo sfinimento: quale porta scegli? Se vuoi la 18 vai a pagina X, per la 19 vai a pagina Y. Solo in alcuni casi ci verranno poste delle scelte effettive, per esempio se vogliamo indulgere in un determinato “gioco”, o con una determinata compagnia, o se preferiamo proseguire, ben sapendo che lo scopo è quello di trovare il protagonista dell'altro sesso. Se la ragazza vede subito l'uomo da raggiungere, lui sarà avvertito della presenza di lei e dell'importanza del loro incontro strada facendo. L'obbiettivo del libro viene comunque dichiarato quasi subito. Verso la fine del “tour” ci sarà una decisione decisiva per determinare il finale della storia che, tra l'altro, assume connotati quasi filosofici sulle scelte di vita e la capacità di cogliere gli attimi che ci vengono proposti per non vivere di rimpianti, o di ripieghi. Detto della dinamica di gioco irritante, non è facile trovare molto da salvare neanche nella lettura che è più pornografica che erotica. Pornografica nel senso negativo del termine, intesa come una descrizione ripetitiva di situazioni esplicitamente sessuali, che se inizialmente stuzzicano almeno la curiosità, poi annoiano terribilmente. Se fossimo di fronte ad un film, probabilmente si userebbe spesso il tasto a doppia velocità per capire velocemente dove il tutto andrà a parare. Da salvare l'idea di spezzare il libro in due per renderlo fruibile sia per uomini che per donne, ed alcune “porte” dalle ambientazioni sicuramente originali: per esempio quella che ricrea il giaciglio della bella addormentata (per lui), e quella ispirata ad un vecchio albergo infestato da spettri (per lei). Imbarazzante, invece, la fantasia (per lei) su Gotham City e Batman... Troppo pochi gli aspetti positivi comunque; è un librogame fasullo che ha bivi, ma ci permette di decidere il minimo indispensabile, guidandoci fin dall'inizio verso l'uscita dal carrozzone ed i possibili finali, tutti legati ad un'unica decisione. In pratica un libro interessante solo per collezionisti che vogliono possedere tutto ciò che è stato pubblicato in ambito di lettura interattiva.
Longevità 6:
La curiosità di conoscere tutte le diverse ambientazioni “dietro le porte” può giustificare una rilettura (molto veloce) dell'opera, com'è anche comprensibile una sbirciatina alle situazioni proposte all'altro sesso nell'altra parte del libro.
Difficoltà 4:
Non merita la sufficienza neanche in questo campo, visto che ci costringe a procedere sempre alla cieca.
Giocabilità 4:
Anche qui le note si fanno dolenti. Tutto va avanti a caso, salvo che in alcuni momenti, raggruppati per lo più nel delirante e pretenzioso finale.
Chicca:
La Reyes compare dietro ad una porta, spiegando al (e alla) protagonista il senso di quello che gli sta succedendo. Naturalmente si negherà all'approccio nella parte del libro dedicata agli uomini...
Totale 4.5:
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