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Recensione

Intrepida Game 3: Appuntamento a Bombay : l'avventura di Mahil
Edizione Giunti Marzocco 1992
autore/i Rukmini (pseudonimo)
Recensore Yaztromo

Appuntamento a Bombay (sottotitolo: L'avventura di Mahil), scritto da Rukmini e ottimamente illustrato da Philippe Munch, e' il terzo volume della serie Intrepida Game, pubblicato da Giunti Marzocco nel 1992, quando la febbre dei librogame in Italia cominciava a scemare, e forse per questo non ha avuto tutta la fortuna editoriale che avrebbe meritato.

Il volume e' cartonato e la qualità della carta e' molto alta. La copertina ci dice subito che l'avventura e' ambientata in India, la controcopertina.... no, meglio che aspettiamo a descrivere la controcopertina alla fine. Aprendo il volume, oltre alle belle immagini e alla mappa della regione che circonda Bombay, dove si svolge la vicenda, si nota subito che le pagine sono "intaccate", come quelle di una rubrica per scrivere gli indirizzi e i numeri di telefono, pero' nelle intaccature non ci sono le lettere dell'alfabeto (A, B, C, D....) ma delle piccole immagini in bianco e nero. Ogni immagine rappresenta un capitolo e in totale ci sono tredici capitoli, ognuno aperto da una bella immagine a colori a due facciate e lungo cinque o dieci pagine.

Cominciando a leggere, per prima cosa troviamo una facciata con la "mappa" dei vari capitoli, ognuno rappresentato dalla sua immaginetta in bianco e nero, con delle frecce che collegano tra di loro le varie sezioni. Come detto, ci sono 12 capitoli e, seguendo sistematicamente tutti i percorsi possibili fino ai cinque finali, si possono creare 10 avventure diverse (come e' scritto anche in copertina).

In pratica, la struttura di questo volume si può collocare a meta' strada tra Tante Storie per Giocare di Gianni Rodari, dove la narrazione parte da un racconto iniziale e poi si possono scegliere tre finali diversi (un solo trivio) e gli Scegli la Tua Avventura (SLTA) dove ci sono 105 o 106 pagine con decine di possibili finali. Il fatto che, proprio all'inizio, l'autore ci presenti la "mappa" completa delle possibili avventure ci dice subito che ci troviamo davanti ad un librogame (in realtà, Giunti Marzocco usa il termine "bibliogame", sicuramente per non infrangere il marchio depositato "librogame" della EL) che e' molto "libro" e poco "game", ovvero che gli aspetti narrativi e letterari sono sicuramente predominanti rispetto a quelli ludici.

Una scelta assolutamente rispettabile: l'aspetto ludico e' meno sviluppato degli SLTA, ma l'aspetto letterario e' assolutamente notevole e confrontabile, come livello, a quello di un autore superclassico e super rispettato come Gianni Rodari, se non, visto il tema, anche Rudyard Kipling. Tanto di cappello.

La storia, come anticipato, e' ambientata in India, anzi India coloniale (tutto comincia nel porto di Bombay, nel 1890, poco prima dell'attracco di una "innovativa" nave a vapore), e la sua forza e' che riesce veramente a farci percepire i colori, i suoni, i profumi, i sapori, la cultura, le molte religioni, i contrasti, la vita dell'India dell'epoca... E tutto con un linguaggio non banale, ma comunque semplice abbastanza da essere compreso da giovani lettori. Anche in questo senso, il lavoro fatto e' da levarsi il cappello.

Questa classica storia a bivi inizia con Mahil, un orfano un po' accattone e un po' ladro, di origine parsi, che cerca di sopravvivere, tra i morsi della fame e gli sfruttatori di ragazzini, nei paraggi del porto di Bombay. Incontrerà uno strano ufficiale Inglese appena sbarcato, faranno in qualche modo amicizia e da li' comincerà' tutta la storia, che determinerà il fato del piccolo scapestrato Mahil.

Torniamo infine alla controcopertina, dove c'e' la presentazione della serie Intrepida Game: "Ecco una nuova serie Bibliogame, dedicata a voi ragazze, che volete provare personalmente il fascino dell'avventura e il brivido dell'imprevisto..." Ecco, secondo me chi ha scritto questa controcopertina non ha mai veramente letto l'avventura: non si capisce perché debba essere dedicato alle ragazze (tanto più che in questo volume il protagonista e' un ragazzo!) e poi il brivido dell'imprevisto non lo capisco molto, visto che mi metti in prima pagina la "mappa" dell'avventura, per cui so gia' se andrò in un capitolo "finale" o meno... boh! Devo dire che ogni particolare in questo volume e' stato curato amorevolmente e nel dettaglio, tranne la controcopertina...

Longevità 8: 

Immagino che qualunque lettore vorrà seguire le 10 avventure da costruire e comunque alla fine vorrà leggere tutti i 12 capitoli... E magari nel tempo avrà piacere di riprendere in mano il volume. Di più non si può chiedere.

Difficoltà 0: 

Non ha senso parlare di difficolta' per questo tipo di avventura, che e' molto libro e poco game.

Giocabilità 0: 

Vedi il parametro difficoltà.

Chicca: 

Tutta la serie Intrepida Game e' una chicca, nel panorama della letteratura a bivi!

Totale 8: 

Da un lato non c'e' che da togliersi il cappello davanti a questo volume, per la sua grande qualità letteraria e per la cura editoriale della Giunti Marzocco, dall'altro non mi capacito del fatto che questa serie non sia arrivata di diritto sugli scaffali di tutte le famiglie Italiane come avrebbe sicuramente meritato, e qui, dopo aver elogiato la eccellente cura editoriale della Giunti Marzocco, mi sento di puntare il dito su di loro per non aver saputo comunicare efficacemente al pubblico il valore di questi volumi, a partire dal titolo della collana (Interpida Game, che forse si perde nella giungla dei titoli delle loro altre collane a bivi (quali Fantastica Game, Fiaba Game, Storia Game, Tattica Game...) per finire con gli incredibili alti e bassi dei valori dei volumi a bivi che hanno pubblicato, con molti (pessimi) titoli (vedi il peggio della produzione di Thraves) e alcune punte di eccellenza, tutti presentati allo stesso modo.
Viene il dubbio che abbiano voluto salire (un po' tardi, ormai...) sul carro dei librogame e abbiano preso i diritti a caso (anzi, a casaccio...) di serie quasi sempre straniere ancora "libere" (con i diritti ancora da assegnare sul mercato italiano), senza curarsi della qualità di ogni singolo volume o di ogni singola serie. Hanno sprecato un'occasione d'oro per far risaltare i loro volumi di eccellenza, quali Intrepida Game e Storia Game.
Una grandissima occasione perduta. Peccato.