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[quote=Zakimos]Ecco i giudizi della Triade sul terzo corto in gara! ANIMA DI LUPO: Pur avendo partecipato ai Corti ben due volte con racconti non fantasy, devo dire che il Concorso risulterebbe (ai miei occhi) incompleto senza almeno un Corto ambientato in un mondo fantasy, nella concezione più classica del termine. Quest'anno, forse complice un sentimento amplificato per la Madre Terra sofferente (qui da noi e là, a Ghè), mi ha particolarmente colpito l'appello della Sacerdotessa Lyrie e mi sono ben immedesimato nel prescelto Dardled dei Syddh. Le atmosfere sono rese benissimo pur risultando evidente qualche passaggio scarno e desideroso di una quantità maggiore di descrizione. Però, nella sua concisione, il risultato è più che apprezzabile e luoghi e personaggi rimangono impressi, anche considerando la classicità di alcuni (vedi ad esempio le Ondine del Lago delle Lacrime che portano alla mente antiche sirene di Ulissiana memoria). Non deve ingannare il Regolamento, apparentemente complesso, tenuto conto del Bando 2019. All'inizio dobbiamo ricordarci 3 parametri: i due pasti, i tre punti ferita e le venti monete. Direi non impossibile da tenere a mente. La tecnica da adottare durante le varie partite sarà quella del minimo indispensabile: non carichiamoci dunque di mille oggetti inutili. (A proposito degli oggetti, al 30 e al 5 non sono scritti in grassetto e in corsivo ma credo proprio di poterli acquistare lo stesso anche perché senza la coperta non si va da nessuna parte nel Bosco Fulminato...Forse il Regolamento va interpretato nel senso che vengono identificati in grassetto solo gli oggetti trovati per caso, infatti viene usato il termine "raccogliere"). Dopo aver imparato un minimo il percorso, infatti, si capisce che non si ha una reale utilità di tutta quella roba. Come non serve la mappa. Un fantasy senza una bella mappa sarebbe da buttare in pasto ai draghi ma qui siamo ai Corti: innovazione e fantasia. La mappa c'è ma non c'è. La missione inizia senza meta e tale scelta non viene neanche troppo giustificata dalla storia e dal testo. Viene detto: "non importa se non sai dove andare, perché è il tuo cuore che ti guiderà". La mappa ci viene dunque consegnata ma non serve perché "qualsiasi luogo visiterai, arriverai alla Madre e al Nemico che la sta divorando" Ciò ha dato un nonsochè di misterioso al viaggio e mi è piaciuto. È stato un "vagare a caso" ben accolto e ha aiutato ad immedesimarmi subito nella storia. Il Corto, non potendoci appuntare nulla, richiede un minimo di sforzo mnemonico, specialmente nelle prime partite. Poi lo si impara a memoria e tutto scorre via liscio fino ai finali. Quello super positivo che porta all'Epilogo (48-58-Epilogo) e quello agrodolce dove moriamo (48-60) ma in fin dei conti sappiamo al 60 che accadrà comunque ciò che c'è scritto nell'Epilogo: Ghè riprenderà forza, crescerà sia con noi che senza di noi. Sia con il fluido terrestre che rigenera sia con le nostre preghiere, il risultato sarà raggiunto. Davvero tutto molto bello, e che interpreta molto bene il senso del tema "terra". Concludo con una precisazione: Punto importante all'11, dove al bancone incontriamo il losco figuro sfregiato che in cambio di una moneta ci fornisce o il codice Pesce o il codice Ceneri. Ho apprezzato che uno dei due codici sia inutile (il Pesce) ma non avrei lasciato l'opzione al caso. Mi spiego meglio. Al p.8 (dove chiediamo info per il Lago delle Lacrime) avrei scritto un passaggio che riesca a far dedurre un minimo al lettore che l'uomo con la spada in realtà non era sicuro di sapere come superare le Ondine. Invece in entrambi i paragrafi l'uomo con la spada sembra molto sicuro di sé e dunque noi non abbiamo una discriminante per poter scegliere a quale dei due suggerimenti dare retta. Ne nasce una scelta casuale. Dunque, complimenti all'autore! Un Corto bellissimo. LORD AXIM: Un altro Corto molto interessante che caratterizza questa edizione 2019: storia fantasy avvincente e ben raccontata, un elfo druido "prescelto", con una buona ambientazione ricca di dettagli (compatibilmente con la natura di Corto). Sull'aderenza al Bando ho avuto qualche perplessità, non tali da proporne l'esclusione ma certamente frutto di una piccola penalizzazione. Passi il concetto di Terra, qui personificata o deificata, resta un grande interrogativo il divieto di prendere appunti. Il regolamento del Corto impone di non usare carta e penna ma per tenere traccia di acquisti (soprattutto) e dei tre punti vita sarebbe normale prendere appunti, è stata molto dura condurre l'avventura senza prendere appunti, e "barando" la seconda lettura l'ho fatta con carta gomma e matita. Punto di forza del Corto è lo stile: pochissimi refusi, scrittura per lo più fluida e curata (alla prima apparizione però il protagonista si chiama darleb! Acciderbolina!). La difficoltà è medio alta, ma il Corto si presta volentieri a riletture per sviscerare i bivi inesplorati, sicuramente un merito del Corto. Giudizio positivo anche per questo lavoro, e per questo il voto è... ZAKIMOS: No, no, no e no! Autore, non me lo dovevi fare! Il tuo corto è BELLISSIMO! Oltre a essere perfettamente in tema (anzi, è proprio il tipo di storia che mi immaginavo di leggere quando lo abbiamo scelto!) presenta delle caratteristiche da capogiro che forse non tutti hanno colto - mi riferisco in particolare al modo geniale in cui hai giocato con un elemento classico dei librogame, ossia il famigerato "raccogli tutto e usa tutto, prima o poi andrà bene!" Qui invece no! Bisogna ragionare, pensare e soprattutto divertirsi - quando sono incappato in quella cosa con la fatina nel barattolo, chiara citazione di Zelda, mi sono illuminato con un sorriso che avrebbe rischiarato da solo le grotte, per non parlare della partita a carte! Certo, ci sono errori di battitura, c'è qualche problema strutturale con i rimandi, ci sono i nomi alla Pdor che però sono giustificabili visto il clima "serioso ma non troppo" che si respira tra le righe, ma si tratta comunque di difetti su cui avrei potuto passare sopra senza problemi. Non posso invece passare sopra alla gestione di soldi ed equipaggiamento. E' una cosa che già detesto generalmente nei librigioco, ma senza poter prendere appunti suona proprio come una presa in giro! Perché non hai rimosso quella parte lasciando solo gli oggetti utili? Non sarebbe cambiato nulla dal punto di vista della giocabilità ma il corto sarebbe stato molto più adatto al bando e godibile. Insomma, il mio giudizio finale è positivo perché mi sono divertito davvero tanto a leggere Il Destino di Dardleb, ma devo allo stesso tempo tener conto del fatto che non si tratta di un corto adatto al bando di quest'anno. Peccato, autore, davvero un peccato.[/quote]
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