Home
Forum
Menu Principale
Home
Chi siamo
Enciclopedia
Magazine
Recensioni
Download
I Corti di LGL
Libro Game Creator
Magebook editor
Guide strategiche
Multimedia
Forum
Link
Network
Old news
Contatti
LGL Login
Nome utente
Password
Password dimenticata?
Nome utente dimenticato?
Registrati
Cerca nel sito
Il Sondaggione!!
Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?
Avventura
Fantasy
Fantascienza
Giallo/Investigativo
Horror
Real Life
Western
Sportivo
Azione/Thriller
Romance
Umoristico
Altro
Elaborazione ....
Indice
General
Utenti
Lista Utenti
Regole
Cerca
Ricerca Avanzata
Rispondi
Scrivi un messaggio e invia
Very Small
Small
Normal
Big
Very Big
Extra Large
Immense
URL
URL:
Titolo:
Inserisci
Link immagine
Width:
Height:
Link immagine:
Inserisci
E-Mail
Link:
Titolo:
Inserisci
Media
Emoticon
Dimensione
[quote=Jegriva]Ok, arriva il ritardatario! La prima cosa che mi colpisce è che lo stile del testo nele descrizioni è [i]estremamante[/i] al mio... non mi sorprenderebbe che magari qualche attento lettore abbia supposto che l'ignoto scrittore sia il sottoscritto (chiariamolo: io non ho scritto nulla per questo concorso). Ha qualche problema di ritmo (interrompe spesso i dialoghi a metà frase per inserire delle interiezioni abbastanza inutili), ma nel compenso è una buona scrittura, che sa dove vuole dirigersi. Anche se spesso (e non è poco) non capisco QUALE personaggio stia parlando, dato che non esistono nomi. Cominciamo a giocare: il prologo è abbastanza confuso, ma è evidentemente la sua intenzione. Tuttavia così poca esposizione fatica acoinvolgere, non è ben chiaro in quale personaggio il lettore si debba identificare (la ragazza?), e incontrimao "Noi stessi", presentati però in terza persona. UN paio di stanze e arrivo al primo enigma: quello del ragno e dell'ottagono. Comincio a disegnare, ma a disegno concluso non provo nemmeno a contare le intersezioni... non sono così masochista. Non ho provato a disegnare una mappa... ma presumo che sia possibile che le varia porte geometriche possano formare un ambiente con continuità logica... L'idea del sogno è, di base, ECCEZIONALE... tuttavia sono un po' deluso che perlopiù sia stata sfruttata solo a livello di animali-che-parlano e stanze colorate. Andiamo, abbiamo letteralmente [i]qualsiasi[/i] cosa a disposizione èper creare qualunque ambiente e farla franca! Gli animali-che-parlano è come limitare l'inferno di Dante a fuoco e fiamme! è uno spreco! Interessante il modo con cui riconosciamo di aver risposto giusto agli enigmi... possibile che in trent'anni non ci fosse mai arrivato nessuno? D'altra parte, io ODIO quando devo mettermi a contare le lettere... ho sempre odiato questo sistema, è lungo, è macchinoso, spezza il ritmo, e NESSUNO ha mai voluto mettersi a contare le lettere come un ragioniere, quando vuole vivere un'avventura fantastica. Il grosso problema è che le nostre scelte, non hanno una vera logica. Quando dobbiamo scegliere che porta attraversare, o se seguire le istruzioni dell'animale.che-parla, non possiamo fare a meno di operare una scelta totalmente basata sul caso. Non esistono indizi in-game (se non astruse frasi filosofiche che paiono uscire da un brutto numero di Dylan Dog), e non esiste neppure una logica terrena a cui aggrapparsi. Questo è il maggior difetto del racconto, che viene fregato proprio dall'oniricità di cui si fregia. Non la sfrutta per offrirci paesaggi fantastici o mozzafiato, non ci offre nessuna visionarietà, ma invece riesce benissimo a toglierci qualunque strumento di discernimento con il quale possiamo vincere l'avventura. Senza la minima esposizione, non c'è pensiero. Potremmo tralasciare tutte le descrizioni e giocare semplicemente cancellando i paragrafi e scegliendo i link, e poco si perderebbe. Parliamo di storia: confesso, non ci ho capito una mazza fino al finale. Intendo, il 40 e ciò che segue. Che penso sia esattamente quello che voleva l'autore, quindi bene. Tuttavia, il paragrafo 3 è davvero scritto male. Non ho capito, l'inserviente dell'ospedale è [i]cieco[/i]?? Non vorrei dover citare gli nservienti ciechi della scuola di Faro D'Argento, perché abbiamo un altro elemento di una famigerata cerchia di personaggi-ciechi-rovina-racconti:) La metafora del quaderno è abbastanza banalotta, non l'ho proprio apprezzata. Così come il finale, che si dilunga troppo pur dicendo pochino... si poteva puntare più sull'effetto umano, e invece si dà uno spiegone di cui, sinceramente, me ne frega davvero poco. In sintesi una storia con troppo poco cuore, (per assurdo, dato che parliamo di vicende che URLANO "cuore"). Anzi, diciamolo: leggere il 4 è davvero una grossa delusione! Tutta l'oniricità e poi ci si sbatte in faccia una storia di pessima fantapolitica con uno spiegone di cui avrei fatto tranquillamente anche a meno. Voto: [b]6.5[/b] Ideazione a tratti geniale (idea del sogno, il regolamento tutto), ma storia fredda, spersonale, asettica e abbastanza mal raccontata (autore più interessato a raccontare a se stesso che non a noi poveri lettori, evidentemente), sogni piuttosto sprecati, e l'odiosissimo sistema di risoluzione degli enigmi.[/quote]
Caratteri
Opzioni
Nascondi Emoticons
Unisci al messaggio precedente, se tuo
Sottoscrivi
or
Torna indietro
Pagina:
1
2
3
…
9
»
ultimo
Info Forum
Statistiche Forum:
Totale Discussioni:
5829
Totale Sondaggi:
100
Totale Messaggi:
154725
Totale Messaggi Oggi:
5
Info Utenti:
Totale Utenti:
10345
Ultimo Utente Registrato:
Saldime