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[quote=Lucky]Ed eccoci con i voti della giuria: GIUDIZIO DI BEN KENOBI: [i]Intricato... non solo da leggere, ma anche da giudicare ! Le Metamorfosi si presenta come un "giallo" in cui l'enigma da risolvere è ricostruire la vera storia del protagonista, vittima di un'amnesia e totalmente ignaro della propria identità. Se all'inizio gli NPC (passatemi questo termine: Non-Playable Characters, personaggi non giocabili, come i compagni d'avventura di un gioco di ruolo non impersonati dal giocatore) che vediamo ci sembrano dei perfetti sconosciuti, col proseguire della storia scopriamo che l'intreccio delle relazioni personali sia tra protagonista ed NPC che tra gli NPC stessi è quantomai complesso e difficile da sciogliere. L'aderenza al tema dell'immagine scelta è un po' tirata per i capelli: c'è sì una scena in cui il protagonista incappucciato va sui tetti a riflettere di notte, ma a parte questo non c'è alcun collegamento con la storia principale né fa parte del background del racconto. Il sistema di gioco prevede un meccanismo attacco-difesa-danno per i combattimenti ed un inventario di 6 oggetti, ma il fulcro del gioco è scoprire il "true path" attraverso i paragrafi per incrementare il proprio punteggio di Memoria, che cresce di 1 ogni volta che un evento o un dialogo ci mostra nuovi dettagli sulla nostra storia personale. E' interessante veder riaffiorare i ricordi a poco alla volta: l'idea di fondo di sbloccare finali via via più "completi" e soddisfacenti a seconda del numero di "strati di verità" scoperti è molto intrigante, ed inoltre il dispositivo narrativo dell'amnesia del protagonista è un classico intramontabile. Secondo me ci sono diversi problemi nel modo in cui l'autore ha gestito la situazione. Un primo difetto è la mancanza di interattività, soprattutto nella prima parte dell'avventura: non c'è alcuna struttura labirintica o particolarmente complessa da esplorare per scoprire il percorso giusto, né particolari combattimenti o gestione degli oggetti, quanto piuttosto una successione di bivi in cui la scelta giusta è abbastanza ovvia (se salti addosso ai soldati all'inizio del libro muori, quando cogli un'ombra a frugare nella tua roba devi intervenire immediatamente, quando Mirtesia è ubriaca devi riaccompagnarla invece di cacciarla via, etc...). Il sistema dei combattimenti non dà molta soddisfazione: nulla da obiettare su come è architettato, ma il combattimento finale, che sembrava divertente a prima vista per come è orchestraro, risulta in realtà piuttosto macchinoso e poco divertente da giocare. Altro problema è che il lettore non ha assolutamente alcun indizio per intuire da solo quale sia la chiave del "giallo": chi è l'assassino ? Perché ti trovavi in una cella senza memoria all'inizio del libro ? Tutte queste cose le vieni a scoprire semplicemente scorrendo i paragrafi e leggendo i vari "spiegoni" che vengono di volta in volta proposti, che a volte sono davvero molto lunghi, e non perché il tuo intuito o l'interpretazione di un indizio ti hanno permesso di imboccare la strada giusta. C'è da dire poi che lo stile narrativo è spesso incerto: non mi piace evidenziare troppo gli strafalcioni degli scrittori ma in questo racconto ce ne sono parecchi, e nessuna storia per quanto bene architettata riesce a convincere il lettore se non è raccontata bene. Il giudizio sarebbe insufficiente se questi difetti non fossero bilanciati da un'ottima trama, l'unico elemento che mi ha veramente preso. Un intreccio che raramente si vede in un librogame, impressionante che sia stato sviscerato in maniera completa in un corto di soli 40 paragrafi; il lettore è a volte confuso mentre tenta di seguire tutti i passaggi e non è divertente sorbirsi gli spiegoni ma c'è lo sforzo lodevole da parte dell'autore di giustificare ogni singolo passaggio del racconto senza lasciare nulla al caso. Il pregio migliore è la gestione del finale: il giocatore può parlare con gli NPC rimasti nell'ordine che preferisce e prendere decisioni che, unitamente al punteggio di Memoria totalizzato, consentono di giungere ad una grande varietà di finali, che reputo tutti soddisfacenti anche se naturalmente più punti di Memoria si hanno più ci si sente appagati (non disprezzo il finale "Fuggitivo" di certo è meglio porsi un obiettivo ed uccidere colui che riteniamo "responsabile" !). In sintesi: dò la sufficienza, per me i pregi della parte "intreccio" compensano le varie lacune della parte "game" e della parte "narrazione" ma non mi sento di spingermi oltre.[/i] [b]VOTO: 6[/b] GIUDIZIO DI YANEZ [i]la prima cosa che mi ha colpito de "le metamorfosi" (indubbiamente un titolo impegnativo) è la scrittura fitta dei paragrafi che spesso soffrono di elefantiasi (alcuni paragrafi occupano un'intera pagina A4!), o quanto meno mancano di capoverso e di respiro, come se in questo modo essi si accorciassero magicamente. è tutto ammassato in un muro di parole e sarebbe il male minore...se il testo stesso non fosse cosparso di punteggiatura ballerina, refusi ed errori grammaticali. sembra più una versione bozza che una versione definitiva, è evidente che lo scrittore non l'ha riletto oppure l'ha riletto ma solo superficialmente; ammetto che l'impaginazione e il modo in cui è scritto non mi ha ben disposto...alcuni passaggi si salvano ma sono gocce in un mare di 40 paragrafi per altro parecchio contorti in alcuni punti. se paragonato ai precedenti racconti il regolamento è piuttosto ostico con un tutorial finisce per renderlo più oscuro, obbligandoci ad una rilettura più attenta; perfino l'uso dell'inventario risulta approssimativo con la scelta e l'utilizzo minimale degli oggetti e delle armi, quest'ultime rese praticmante inutili a causa di quella bonus che si può trovare successivamente. denaro? talleri? perché tirarli a random se non servono? diamo una quota fissa iniziale e facciamo trovare quelli che servono durante la strada... un peccato, davvero un peccato tutta questa approssimazione in un corto che ha un'ottima storia...peccato sia ostico leggerla! per renderlo migliore servirebbe una rilettura ed una sfoltita ai paragrafi, sistemare il regolamento e bilanciare l'uso dell'inventario ma... dobbiamo giudicare quello che abbiamo in mano, non quello che poteva essere. questa volta l'immagine non è solo ben evidente nel racconto, ma vi è stata creata una vera e propria didascalia ad inizio del paragrafo 40. alcune trovate sono interessanti (inclusa quella che permette di aggirare il limite dei quaranta paragrafi) come la trama complessa "tinta di giallo" e i punti memoria...tutto manca però alla fine e nel complesso...di compiutezza. spero in una futura revisione e sfoltimento per avere un librogame con molti più paragrafi in modo che sia possa avere una lettura più agevole. la trama merita e può essere utleriormente ampliata, ma è una fatica leggerlo così; speriamo in una sua "metamorfosi"! non aggiungo le correzioni o gli errori trovati per l'eventuale fase di stampa in quanto lo faranno o lo hanno fatto già gli utenti più attenti in sede popolare. ahimé non mi sento di dare più di 5.[/i] [b]VOTO: 5[/b] GIUDIZIO DI LUCKY [i]Le metamorfosi è un racconto che mi ha molto combattuto. Il regolamento minimale comprende i classici valori di attacco difesa e resistenza uniti ad un inventario che prevede uno zaino per gli oggetti, una cintura per un'unica arma ed una borsa per il denaro. Un tocco di personalizzazione è dato dall'attributo Memoria, caratteristica intorno alla quale ruota tutta l'avventura. L'attribuzione dei punti aggiuntivi alle caratteristiche iniziali avrebbe dovuto aumentarne la longevità ma leggendo le regole di combattimento ho preferito subito aggiungerli tutti all'attacco senza mai pentirmene. Una nota sulle regole di combattimento spiegate con tanto di esempi passo passo ed eccessivamente complesse anche quelle per il combattimento finale con il mago. Lo stile narrativo alterna buone e coinvolgenti descrizioni ed altre troppo lunghe e contorte che si perdono in prolissi ragionamenti, ad ogni modo la lettura nel complesso non mi è dispiaciuta tanto da non risentirne anche dopo alcune riletture. Già dalla prima lettura ho notato però come il racconto pecchi di alcuni errori di battitura, un errore di rimando e di coerenza narrativa, insomma necessitava di un po' più di attenzione in fase di betatest. Nelle varie partite giocate mi è capitato ad esempio di arrivare ad un solo punto dall'eliminazione di Mirtèsia nel nostro combattimento al buio, evento non gestito nel testo ma che è pero' possibile. L'uso dell'inventario è stato quasi del tutto trascurato. Tutte le armi che troveremo saranno inutili in quanto sempre meno potenti della spada +3 che ci viene fatta trovare nel nostra camera quasi a inizio racconto. I soldi serviranno solo in un'unica occasione per godere del finale completo. Sono invece colpito molto positivamente dell'ambientazione e dalla trama che mi ha spinto a rileggere diverse volte il racconto per riuscire a completare il gioco di controspionaggio in tutte le sue parti. Un sapiente mix di colpi di scena e di situazioni impreviste che mi ha divertito e soddisfatto anche nei multifinali che completano il racconto. L'ambientazione inoltre si sposa perfettamente con l'immagine tema prescelta che viene valorizzata oltre che dalla descrizione del paragrafo finale anche dalla continuo bisogno del protagonista di rifugiarsi sul tetto e godere del fresco della notte. In conclusione un 7 abbondante per la storia ed un 4 per la realizzazione incerta.[/i] [b]VOTO : 5.5[/b] Risultato finale: [color=#ff0000][b]5.431[/b][/color][/quote]
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