Re: I Corti 2019 -Alla fine della terra- 15/24 febbraio
Ecco la mia valutazione di "Alla fine della terra".
PLUS
+ Lo stile così asciutto, ermetico e criptico, è molto affascinante: all'inizio mi ha catturato con forza.
+ Ci sono due passaggi in particolare che mi hanno davvero esaltato, sia per come sono scritti, sia per la potenza dei concetti espressi.
+ Al termine della lettura ho provato il forte desiderio di veder sviluppate le idee embrionali del corto in un racconto di maggior respiro e scritto con più calma, attenzione e coerenza narrativa.
MINUS
- Lo stile alla lunga affatica, l'attenzione si disperde e l'ermetica estesa in ogni paragrafo, alla fine, ottiene l'effetto contrario, dilapidando il focus attenzionale generato all'inizio.
- L'impaginazione rende faticosa la lettura (nessun a capo), punteggiatura e tempi verbali non sempre sono precisi.
- L'inserimento di dettagli che cozzano con l'atmosfera onirico-filosofica del racconto (punteggi, caratteristiche e la rottura della quarta parete) spezza l'immersione e interrompe il viaggio immaginativo.
- Le indicazioni dei punti cardinali sono fini a se stesse. Senza dettagli descrittivi che permettano una scelta ragionata, si perde immersione e si procede per trial&error.
- Ci sono due interi rami di narrazione perfettamente identici (copia&incollati senza alcuna variazione), giocabili nella stessa partita! La sensazione che ho provato è stata pessima, l'immersione del tutto compromessa.
- Tolti i primissimi paragrafi, non c'è nessuna vera scelta da operare, ma solo un flusso più o meno randomico di pensieri sconnessi da seguire.
- Terminata la lettura non ho capito quale sia il reale scopo della narrazione, dove voglia andare a parare l'autore e dove voglia condurre il lettore.
CONCLUSIONE
"Alla fine della terra" è un corto molto particolare e di certo originale, in grado di scatenare reazioni dicotomiche. Si parte alla grande, con l'esaltazione e la curiosità di capire, ma si finisce nella frustrazione di un flusso narrativo frammentato e incoerente.
Finito il racconto, mi sono ritrovato con la spiacevole sensazione di essere di fronte a grandi potenzialità rimaste, purtroppo, inespresse.
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Re: I Corti 2019 -Alla fine della terra- 15/24 febbraio
Come ho scritto nel mio precedente commento, questo Corto parolibero mi ha ricordato molto il mio vecchio Firenze (Canzone Triste) e il parallelo mi porta un po’ a sminuirlo, visto che a suo tempo impiegai solo 2 ore per scriverlo! Ma anche a volerlo vedere senza le lenti di questo pregiudizio, è innegabile che lo SLTA della settimana scorsa era molto più ricco e curato, e oltretutto è anche vero che è molto più facile seguire le proprie elucubrazioni piuttosto che sforzarsi di creare una trama coerente e articolata, che qui si può al massimo intuire.
Questo Corto è senz’altro suggestivo, mi sono piaciuti i toni apocalittici misti alla metanarrazione: la torcia solo disegnata per me è un bel tocco di classe. Nessuno dei due aspetti (anche se ce ne sono altri, come le citazioni dotte e la vaga sottotrama ecologica) viene però sviluppato compiutamente e, anche se sicuramente è una precisa scelta dell’autore, la cosa mi ha lasciato un po’ perplesso.
Lo stile di scrittura asseconda questa atmosfera eterea e alterna elementi colti con altri più triviali. Non mancano dei rari refusi o consecutio temporum sballate, anche se quello che mi è piaciuto di meno è l’incipit di molti paragrafi con l’onnipresente “qua”. Niente di drammatico, comunque.
Graficamente mi disturbano gli apostrofi e le virgolette “alla NotePad” (cioè ' e " invece di ’ e “) ma capisco che è una cosa mia e non le do peso.
A quanto pare la “cerca” del protagonista rimane desolatamente irrisolta in tutti e tre i possibili finali, anche se quello “giusto” promette di mettere a posto le cose. Quello che ho gradito di più, però, è quello della botola. Come nel caso del Corto precedente, anche stavolta abbiamo dei paragrafi non (o pochissimo) “mescolati”, per cui le uscite sono quasi sempre in sequenza (dal 3 si può andare al 7, 8 o 9, per dire): stavolta questa scelta, forse dettata dalla necessità di finire entro la scadenza, non è per nulla funzionale al godimento del Corto, perché appena se ne prende atto si capisce che all’inizio il numero più alto è quello che porterà da qualche parte, mentre da un terzo del Corto in poi basterà fare il percorso inverso e scegliere il numero progressivamente più basso per arrivare alla fine. È un po’ come se l’autore avesse messo a nudo la struttura del Corto, cosa che ne diminuisce il fascino, perché il lettore non può più "perdersi" in esso avendo dei riferimenti.
Al di là di queste considerazioni, non ho trovato in questo Corto la Terra. Oltre ai vaghi riferimenti iniziali, c’è solo l’argilla che all’inizio torna con una certa frequenza e forse una raffigurazione della desolazione esistenziale che ha colto il lettore/autore come discesa sotterranea agli inferi. O forse la terra è quella di un cimitero da cui metaforicamente rinascere, boh. Troppo poco a mio modo di vedere per considerare il Corto rispettoso del bando.
Tra gli aspetti positivi inserisco, oltre al tono generale del Corto che ho gradito molto (pur senza capire bene dove volesse andare a parare), la particolare struttura per cui a seconda di una scelta si percorrono dei paragrafi identici con un testo ripetuto pari pari, arrivando però a un’altra conclusione. Un artificio che starebbe molto bene in un contesto più canonico, e che qui è stato un po’ vanificato dalla scelta che ricordavo sopra di mettere i paragrafi in ordine progressivo, ascendente o discendente.
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Re: I Corti 2019 -Alla fine della terra- 15/24 febbraio
Adriano ha scritto:Questo racconto mi sta dando sensazioni controverse...
Impossibile giudicarlo in un paio di giorni, va assimilato più e più volte.
Intanto faccio un applauso all'autore.
Quoto e concordo con Adriano.
Più che un LG sembra un trip, nell'accezione più buona del termine. In confronto al primo corto pubblicato, questo necessita calma e sedimentazione.
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Re: I Corti 2019 -Alla fine della terra- 15/24 febbraio
Letto 3 volte prima di capirci qualcosa. Sarà che sono ancora ben lungi dai 40 (forse come dite voi ci vuole una certa "esperienza" per coglierne appieno il significato), sarà che guardo ancora avanti pieno di speranze senza voltarmi indietro, sarà che la mia mente è acerba per certi tipi di scritti, sarà...sarà, ma come dite ci vuole un po' di tempo per assodare questo corto.
Detto ciò mi prenderò ancora qualche giorno, e qualche letta, prima di dare un mio giudizio ed inviare il voto.
Per ora ho preferito l'altro corto, più leggero e scanzonato, come dovrebbero essere per me i corti, di facile e veloce lettura (ed interpretazione).
Ciò non toglie che il mio giudizio è comunque positivo, ci sono degli spunti intelligenti
il riprendere i paragrafi con testo identico ma numeri diversi è geniale e probabilmente ampio spazio per farlo diventare un volume completo, magari da inserire in una nuova categoria di LibriNostri che potrebbe chiamarsi "dentro l'uomo", la butto lì.
Comunque mi piace questo concorso, mi spiace solo di essermelo perso gl'anni passati. Dovrò mettere nelle cose da fare il stamparmi tutti i volumi dei corti e mettermi a leggere con calma
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Re: I Corti 2019 -Alla fine della terra- 15/24 febbraio
Concordo con i precedenti commenti. Un corto piuttosto metafisico, scritto da un autore non di primo pelo che vuole dare un messaggio, sebbene criptico, al lettore.
Non essendo facile valutarlo provo a cercare alcuni parametri.
Attinenza al tema (la terra come elemento centrale) : poca, ma è un problema che abbiamo avuto tutti.
Giocabilità: mi perdo sempre nei labirinti, in quelli metafisici poi... x fortuna c'era il grafo di dark seed (grazie)
Narrazione: per quanto l'abbia trovata molto suggestiva e ben scritta non sono riuscito a calarmi nel personaggio, è troppo personale, mi è sembrato più un racconto dell autore per sé stesso o ricalcato su di sé. La sua metafisica, la sua criticità per quanto siano dirette ad un pubblico maturo poco si addicano ad un raccontogioco.
Nel complesso: al di là delle criticità sopra elencate l'ho trovato un bel corto e il giudizio sarà più che positivo, ma ritengo che un raccontogioco debba invogliare il lettore alla lettura, a giocare, a coinvolgerlo in un'avventura, e non portarlo a riflettere sull esistenza o la metempsicosi.
Comunque complimenti all autore, scrivere un corto simile non è da molti.
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Re: I Corti 2019 -Alla fine della terra- 15/24 febbraio
sephirot0 ha scritto:Comunque mi piace questo concorso, mi spiace solo di essermelo perso gl'anni passati. Dovrò mettere nelle cose da fare il stamparmi tutti i volumi dei corti e mettermi a leggere con calma
Hai avuto lo stesso pensiero che ho avuto io in passato un sacco di volte. Mi è dispiaciuto molto essermi perso le prime edizioni, "andate in onda" oltretutto in anni in cui il Forum tirava alla grande.
Comunque è sempre bene pensare a quello di buono si può fare nel presente/prossimo futuro.
Per quanto riguarda la stampa delle vecchie edizioni, non devi sobbarcarti nulla. Fa tutto LGL per te. Vai nella sezione Libri Cartacei e ordina lì le tue copie.
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