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Qualcuno pensa di partire???

Re: Qualcuno pensa di partire???

Lone, ovvio che io parlavo PER ME. E per me l'Italia resta il paese più bello del mondo, che meriterebbe una generazione capace di rimetterlo in piedi. Invece i migliori se ne vanno e pian piano resta sempre meno gente utile. Detto tra noi, continuo a essere convinta che molti si aspettino un po' TROPPO tutto dallo Stato, ma quando si tratta di faticare si arrendono. Esempio, ho appena terminato un corso di aggiornamento per manager di cooperative e mi hanno delucidata su un fatto che non conoscevo: gli asili nido (per restare in tema di famiglie) possono essere perfettamente costituiti richiedendo l'affitto di uno spazio pubblico e creando una cooperativa di quartiere (il che costerebbe una cifra singola irrisoria di investimento) che realizzi il progetto e ammortizzi con il tempo la spesa beneficiando delle entrate stesse della struttura. Solo che NON LO FANNO. Ora, quante volte in Italia si è parlato del problema: "gli asili non ci sono, lo Stato non ne realizza e quei pochi sono cari, che schifo l'Italia!"? Tantissime.

Sull' Italia è il paese piu' bello del mondo per te, mi ricorda le frasi che sento quando vado dai miei suoceri in Sicilia. "La Sicilia è bella, abbiamo il sole, il mare, le arance, ecc"
Poi pensare che per raggiungere in treno alcuni posti della Sicilia ci metti piu' tempo che fare Bologna- Firenze oppure a tutti gli altri problemi che ci sono...
L' Italia è bella in se come paese, sono gli Italiani che sono una cozzaglia di persone unite in un evento nazionale per caso ( risorgimento, e io sono un estimatore di Garibaldi e Mazzini).
L' Italia ha avuto un periodo fulgido certo, ma ormai appartiene al passato e quello che è diventata adesso non è per niente esaltante.
Gli asili per citare il tuo discorso, a Bologna ci sono. Ma sono le graduatorie per entrare che sono fatte alla cavolo di cane.





C'è una grande ignoranza a livello produttivo-aziendale, le stesse aziende si muovono senza le giuste figure, ma non è questa una cultura che si crea andandosene, bensì iniziando a crearne di fatte BENE, almeno da noi che abbiamo avuto la fortuna di studiare. Molti qui sono tecnici, molti laureati e non è vero che non vi sono enti preposti ai finanziamenti dei progetti BUONI. I soldi sono pochi, ma ci sono per chi ha buone idee. Mettiamoci anche che moltissimi, come vale per il discorso fatto da qualcuno qui, come pretendono un lavoro adatto alla propria laurea ed in linea coi propri desideri ma senza averne le carte effettive, pretendono allo stesso modo finanziamenti dei progetti solo perché ne hanno. Sto avendo a che fare con proposte che vengono fatte A ME (in quanto, al momento, datore di lavoro, pur se scarso) che secondo me non valgono la spesa, ma se senti chi ne parla è convinto che dovrebbero dargli soldi A PRIORI.

Credo che quella sia una questione di validità del progetto e di come presentarlo ( non puoi certo fare l' arrogante). Ma se alcuni ragazzi non sono riusciti a far partire un progetto di computer in Italia perchè erano per le banche troppo giovani e in america hanno avuto un finanziamento di 25.000 dollari di partenza, un problema di fondo c'è.


Secondo me la "sveglia" che gridiamo tanto per quanto riguarda i fatti politici dovremmo farla a noi per primi. E, se posso essere cinica, la penso allo stesso modo per quanto riguarda le "famiglie": bello mio (genericamente parlando), hai voluto la bicicletta? Allora, quante storie sto sentendo in tv di famiglie da 5/8/10 figli che guadagnano 1000 euro al mese e poi hanno sovvenzioni statali? Ma miseria ladra, sai che guadagni 1000 euro e metti al mondo 8 figli?? 5 figli?? Ma anche 3??? Permetti che per il tuo smodato desiderio di maternità/paternità o perchè ti si è rotto il televisore, mi stai togliendo risorse, che IO devo reperire per conto mio a prezzo di sangue per realizzare qualcosa? Certo che non si possono abbandonare i bambini, una volta fatti, ma il punto è che secondo me non abbiamo una coscenza collettiva e nemmeno tanta autocritica in questo paese.

A parte il fatto che la proliferazione di famiglie larghe è un fenomeno tipicamente centro-sud ( caso a parte mia moglie figlia unica). Non è che se uno fa 8 figli toglie risorse a te, in quanto non è che l' assistenza sociale sia questo fenomeno.
Come contributo degli affitti, e quest' anno sarà l' ultimo, siccome rientravo nei parametri ho fatto di nuovo la domanda. A gennaio scorso mi hanno dato 570 euro. Ora come ammortizzatore sociale non è un gran chè. Se durante l' anno spendi 7000 euro in affitto, 570 una volta sono praticamente pochissimo.
Un contributo sociale dovrebbe essere continuativo, e le risorse sta sicura che come le tolgono al sociale non le danno neanche a te. Quindi il fatto di fare 5-8 figli c' entra ben poco ( gli assegni per i figli sono una miseria)


Per rassicurare chi si preoccupava: no, non avrei i soldi per un format stile Grande Fratello, anche se avevo ideato un format ispirato ad uno americano, ma era inteso a promuovere dei bravi videomaker e almeno serviva a qualcosa. Se tornano quelli che dovevano aiutarmi a realizzarlo, forse lo faremo anche.
Non avrei i soldi per una produzione del genere e non mi interessa, ma questo è un altro bel punto: gli artisti si lamentano della scarsità dei fondi per l'arte. L'arte è "super partes" e quindi avulsa dal concetto di marketing.

Il fumetto in Europa e altri stati ( giappone) è considerato arte e anche marketing. Se no l' autrice di sailor moon non aveva un reparto macchine personale...



C'è ancora questo ideale di artista povero, che per dirsi artista deve schifare un prodotto godibile e questo per me è un concetto stupido, oltre che un suicidio. In primis, chi ha detto che la buona arte sia avulsa dal concetto di denaro? Michelangelo, Leonardo, così come la maggior parte dei grandissimi geni del passato, a parte loro studi personali, hanno realizzato alcune tra le opere maggiori per COMMISSIONE e spesso a fine celebrativo. Ciò ha tolto qualità al prodotto?

Non ' è il concetto di artista povero, c' è l' artista che lo fanno diventare povero perchè non viene pagato ( vedi la fotografia come campo). Il discorso è un po' piu' largo.
A parte che confrontare la fine del 1400 e inizio 1500 con oggi non ha senso. All' epoca c'erano committenti è vero, ma anche loro non pagavano sempre puntuali e alcune opere Leonardo le avrebbe volute fare ben diversamente o fare altro ( leggere una sua biografia).
Poi che le stesse opere fatte magari in malavoglia siano geniali nessuno discute.

Molte altre sono state realizzate a fine "decorativo" e quindi godibile dal pubblico che avrebbe dovuto usufruire del luogo. Ciò ha tolto qualità all'opera? Sheakspear scriveva gratis?
Per fare un esempio attuale, moltissimi produttori e scrittori in Inghilterra campano di commedie teatrali, che lì hanno diffusione quanto da noi i cinema: ve ne sono moltissime brillanti e geniali che fanno un sacco di soldi e hanno anche valore.
Dall'arrivare a svendere la propria arte per fini commerciali allo schifare l'idea di lavorare per vendere ce ne corre un mare. Ho appena finito di sentirmi con una compagnia teatrale che pretende un regista video a rimborso perchè loro lavorano "con un'idea artistica lontana da fini commerciali", beh allora sai che c'è? Fattelo a casa tua, io non lavoro gratis. E così, con questa scusa, le produzioni artistiche hanno per anni sfruttato giovani registi, attori, ecc ecc chiedendo collaborazioni gratuite in vista di gloria mai arrivata. FAI una minkia di prodotto VENDIBILE e paga la gente, non per questo devi fare una cosa brutta. Non lo vuole questo mercato di bifolchi? Proponi fuori, ma in collaborazione, che è una soluzione ottima. Amici che lavorano come scrittori stanno facendo delle ottime collaborazioni con l'America, senza muoversi di qui. Insomma, diamogli linfa a sto paese. Collaboriamo, semmai, invece di svuotarlo. Il cervello cambia, prima che il paese.

Per dare linfa al paese ci vuole una certa voglia. Ogni epoca storica insegna che c' è chi rimane per farlo e altri no.
Questo paese non si svuoterà tranquilla, è ciclicamente testata la cosa.


Portiamo idee nuove e facciamoci il culo per aprire la testa di chi è qui, saranno all'inizio una minoranza ma le cose si fanno: guardate, per fare un altro esempio a cavolo, il burlesque: se ne parlavi vent'anni fa pareva parlassi di porno. Piano piano, piano piano, ora va di moda e hanno aperto non si sa quante scuole, lo fa dalla segretaria puritana all'artista sadomaso. E non mi pare sia stato impedito dal Vaticano o siano scattati arresti, quindi non è vero che le cose non si POSSONO fare, ci vuole solo molta più pazienza.
Ne vuoi uno non artistico, ma tecnico? Sempre al corso di aggiornamento, uno dei colleghi ha raccontato di un suo progetto attualmente in corso, un progetto veramente interessante e innovativo dal punto di vista ingegneristico. Si è rivolto al Ministero della Salute italiano e quelli si sono entusiasmati, per poi tirare indietro le braccine al momento di parlare di soldi. Che ha fatto lui? S'è rivolto all'Australia, che ha deciso di finanziarglielo. Al che uno dice: "visto? Ecco, in Italia non ti finanziano i progetti e all'estero sì, meglio l'estero e fanculo l'Italia!". Il nostro docente lo ha illuminato dell'esistenza di un'ente preposta appositamente per il finanziamento dei progetti tecnologici e di ricerca, dandogli i recapiti e dicendogli di andare a nome suo a presentare il progetto, perchè LORO erano l'ente giusta e non il Ministero. Lui nemmeno lo sapeva. Questo per dare l'esempio di come a volte si fa prima a "scappare" che a perder tempo per cercare di ottenere le cose in patria.

Infatti è dovuto andare da questo ente tramite presentazione del docente  wink  se c' andava senza che succedeva?


Poi, oh... sono opinioni. Io sono stata in Irlanda, in Egitto, in Grecia, ho conosciuto francesi, tedeschi, inglesi, la mia (un tempo) migliore amica è inglese e dice sempre che sta bene qui. Personalmente avrei difficoltà a sopportare mentalità così diverse a lungo, ci sono svantaggi e vantaggi nell'emigrare. Un mio ex ragazzo mi raccontava sempre di quando lavorò per un'ente tedesca: precisione a livelli altissimi, ma anche vero che se ti cadeva uno spillo e rotolava sotto i piedi di un collega, quello non se moveva perchè era TUO e te lo dovevi raccogliere da solo. Se devo star male a livello personale, allora che vado a fare?

Questo è vero, lavorare non significa distruggerti. Se hai possibilità meglio cercare di stare bene con se stessi. Dopotutto dobbiamo pur vivere no? smile

lonewolf79
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Re: Qualcuno pensa di partire???

il problema è che certo c'è chi se ne approfitta, e il dramma è la pressione sociale d'importazione tipo gli extracomunitari con 12 figli che si prendono gli alloggi popolari da 100/150€ il mese di affitto togliendoli magari ad un autoctono, non mi date del razzista vi prego, so già di esserlo, non mi vergogno io credo fermamente che in casa nostra di debba aiutare i nostri e con quello che avanza aiutare gli altri a casa loro.



purpe, sta frase è da incorniciare!!! wink   

sono PERFETTAMENTE d' accordo con te

tyorl
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Re: Qualcuno pensa di partire???

Si per un verso la frase di purpe mi trova d' accordo perchè pure io sono in parte contro l' immigrazione.

Io non nego che ho votato tranquillamente a sinistra e di pietro tanto per dire, perchè considero la lega una massa di pecoroni ( non me ne vogliano i leghisti) incapaci di tirare fuori idee e di offendere solo Roma e Il Sud ( e questo per me  non si fa in quanto siamo tutti italiani e non padani )  ma in Italia l' afflusso d' immigrazione è gestito alla cavolo di cane.
Fosse per me bisognerebbe gestirlo molto diversamente.

Cio' non toglie che le case comunali ( almeno a Bologna) non vengono date alla cavolo di cane.
Se tu hai 2 o 12 figli i punti che prendi sono sempre 3 per nucleo familiare numeroso.

I miei hanno preso la casa comunale nel 1996 e  devo dire che non sono le catapecchie che ti danno a Napoli o in altre zone a Sud. Ma sono normalissimi appartamenti a basso costo d' affitto.

Gestione diversa da città a città?

lonewolf79
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Re: Qualcuno pensa di partire???

Allora, che dire, no guarda lone non ne faccio una questione di schieramento politico, son contento che tu abbia trovato qualcuno in cui rappresentarti, io onestamente no, non sono contrario all'immigrazione, ormai ci sono lavori che gli autoctoni non vogliono più fare e se è necessaria della manovalanza straniera ben venga, ma non deve pesare sulla pressione sociale dello stato se non in misuare eguale o minore di un'altro autoctono, o comunque non deve aver nessun tipo di vantaggio rispetto ad altri, io non sono per la "tutela delle minoranze" che poi finisce nella "presa nelle mele da parte delle maggioranze", devono essere trattati con rispetto e umanità, non sono uno che gli nega il ricovero in ospedale eh, ma per quanto riguarda il punteggio di cui parlavi, per me dovrabbe esistere un autoctono +1, immigrato -1, zingaro -20 (ok l'ultimo è proprio da stronzo razzista, ma si fanno proprio amare); questo, ripeto è perchè credo fortemente che in casa mia io debba realemente prima aiutare un mio "parente", che uno straniero venuto da fuori, ma tu, ad esempio, ad i compleanni dei bambini, tanto per capirsi, se il compleanno è di tuo figlio/a immagino che ti dia un buget X per il regalo che è ben più alto di un buget Y per il regalo di un compleanno di un amico/a di tuo figlio/a, sbaglio? Ti reputi stronzo per questo? Se si, sbagli, ma non credo che sia questa la risposta, è semplicemente giusto così e nessuno lo può negare. (Ho fatto l'esempio del regalo per carineria, ma se uno si trovasse in una situazione più brutta che non descriverò perchè mi prende male solo a pensarci, e potesse aiutarne uno/a soltanto, vorrei vedere su chi cade la scelta).
Io credo che la pressione sociale vada sostenuta e che sia necessario farlo per il bene di tutti, e che, nel momento in cui la nostra situazione si sia stabilizzata, sia anche necessario aiutare i paesi che hanno difficoltà, ma in casa loro, e soprattutto solo se questo non dovesse essere lesivo della nostra stabilità interna, tradoto aiutare in misura equa rispetto a quanto possiamo fare senza trovarci con un piede nella fossa anche noi.
Non mi sembra di avere una concezione ne solo di sinistra o solo di destra, di sicuro non di centro, ma il partito che mi rappresenta non c'è e ora come ora non è possibile nemmeno che ci sia.

Parentesi sulla gestione delle case popolari, io se due ragazzi giovani Bolognesi, s'innamorano fanno un figlio, uno, non due o tre perchè non se lo possono permettere con magari uno solo che lavora per 800€ al mese (se va bene) e l'altra disoccupata, perchè capiscono che non ne possono mantenere più di uno, e non possono accedere ad una casa popolare perchè un'immigrato con 3 figli gli passa avanti, questa per me non è giustizia, è solo una cosa triste che mi fa incazzare come una bestia. (p.s. anche a Firenze sono case degne e con manutenzioni programmate, ci abitano i miei suoceri, io e la mia attuale moglie ad i tempi del nostro primo figlio 20 anni lei, 24 io, non avevamo i requisiti per accedervi, sono contento di avercela fatta a mantenere la mia famiglia unita, è stata dura ma lottavo per una giusta causa, sentirsi abbandonato dallo stato perchè impegnato ad aiutare immigrati e zingari grazie anche ad i pochi contributi che versavano per il mio lavoro ti assicuro che è una ferita che difficilmente si rimarginerà)

Parentesi zingari: luce, acqua, gas a gratis, sussidio in forma di buoni pasto per il vitto, unico scopo di vita elemosinare/rubare, ma sono una minoranza nomade vanno tutelati... Mi sento preso per il culo solo io?

Altra piccola parentesi sul numero dei figli, io ne ho 2, ma non perchè non ne vorrei altri, credo che i figli siano l'unica cosa che mi fa sorridere la sera dimenticandomi dei problemi e dello stress della giornata, nonostante fare il genitore sia stressante e impegnativo di suo eh wink, ma mi rendo conto che farne un'altro avrebbe un peso non indifferente sull'attuale semi-stabilità familiare avviandoci poi ora a tempi bui vista la situazione globale, quindi quando dico che ne fanno uno solo e magari ne vorrebbero due, lo dico sapendo quanto possa far girare le palle doversi limitare. (Poi è soggettivo eh.)

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purpe
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Re: Qualcuno pensa di partire???

Mah guarda, piu' che qualcuno che mi rappresenti, ho scelto il partito che mi dava tra virgolette piu' fiducia di altri ( e rispetto al nano pelato ci vuol poco).
Il tuo discorso su privilegiamo prima noi , ecc ( scusa ma io preferisco la sintesi eh eh!) lo condivido in toto come il fatto che gli zingari sono una categoria che prenderei a randellate e bastonate dalla mattina alla sera. (per me non meritano un cazzo visto quelo che fanno)
Come dici tu giustamente , è che siamo nel corso degli anni stati abbandonati pian piano dallo stato ( e la mia risposta ad aloona sugli assegni per contributo degli affitti la dice lunga).

Comunque c' è effettivamente una gestione comunale che puo' essere migliore o peggiore.

p.s. ma il primo figlio a che età l' hai avuto?

lonewolf79
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Re: Qualcuno pensa di partire???

Ops avevo messo l'età di quando ci siamo messi insieme bigsmile

Comunque a 24 anni il primo e a 29 il secondo, quindi ora ho due bei bambini di 8 e 3 anni, facendo i conti io ora ne ho 32 smile2

P.s. guarda che il nano pelato "It's gone!" se guardi le foto dell'ansa una festa così s'è vista solo per i mondiali smile2

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purpe
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Re: Qualcuno pensa di partire???

Meno male che ci sono io a compensare tutti, con la mia scarsissima voglia di proliferare. XD

Lone, che devo dirti... l'Italia può piacermi ancora? Guardiamo anche alle cose buone che abbiamo: PRIMA DI TUTTO un servizio sanitario nazionale, cosa per cui in America ancora lottano e in Giappone si sognano. Ok, chi ha l'assicurazione lì sta meglio di noi, ma chi non ce l'ha può morire per strada e tanto mi basta a preferire il mio sgangherato sistema. Che poi non è del tutto sgangherato, ha enormi problemi, ma personalmente sono stata curata sempre bene: tanto che in almeno due occasioni ho preferito l'ospedale pubblico alla possibilità di andare in clinica privata. All'Umberto I fanno delle ottime cotolette.

Detto ciò, il mio collega non si è presentato "a nome" del docente, nel senso che ha ottenuto una raccomandazione: è stato indirizzato lì dal docente, che ha fatto presente il suo nome per facilitargli un appuntamento o dargli delle credenziali che non si trattasse di uno scemo qualsiasi. Ciò non condiziona il progetto o eventuale approvazione.
In America, Germania e molti altri paesi esteri la "raccomandazione", pur se in senso meritorio, è d'uso comune, a volte si entra soltanto così in certe aziende.
Un altro docente ci sta aiutando con il discorso pubblicitario, allora ti rigiro l'osservazione: se in Italia ci sono ancora ottimi professionisti con esperienza di una vita (perchè lo erano tutti) che decidono di lavorare qui invece di impiegare le loro doti altrove qualcosa forse ancora c'è da fare. Se un notissimo professore di ingegneria robotica, con pubblicazioni stimate all'estero quanto un vangelo del settore, decide di restare a insegnare a Roma invece di accettare le collaborazioni estere offerte, perchè preferisce preparare gente nel suo paese, qualche motivo ci sarà. Non penso siano tutti dei santi martiri.

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Aloona
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Re: Qualcuno pensa di partire???

Si abbiamo un servizio nazionale che a seconda della regione funziona bene o male.
In Sicilia se ti fai mettere a posto un dito è probabile che t' ingessino l' intero braccio  da quanto sono incompetenti. ( fonte mia moglie quando era adolescente).
Oppure che durante un operazione ti becchi l' epatite C ( altro mio parente)
Da aggiungere poi che molto spesso ti costringono a rivolgerti al privato visto che per fare esami urgenti capita che la lista di prenotazione sia di 12 mesi...
Certo, esistono poi asl che riescono nonostante buchi di bilancio spaventosi a funzionare decentemente.
Ovvio che non vorrei una situazione come in America, ma sarebbe piacevole avere anche servizi che funzionino un po' meglio...

lonewolf79
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Re: Qualcuno pensa di partire???

purpe ha scritto:

Vengo a trovarti per San Patrizio lol

certo!, ma fammi sapere per tempo che qui c'è la fila... wink

purpe ha scritto:

C'è qualcosa che mi sfugge, come fai a campare meglio in un paese straniero dove non trovi lavoro? Che campi d'aria? O ti campa il governo irlandese a gratis? Giusto per capire dove sta il "meglio".

volendo il governo offre la disoccupazione anche a stranieri (sì, quì c'è una pensione sociale per tutti sopra i 16 anni che siano residenti e ne facciano richiesta), ma io non ne sto approfittando. diciamo che avevo risparmi da parte per sopravvivere un annetto senza lavorare (ormai finiti da un paio di mesi). Sto aspettando di cominciare con un lavoro per cui ho già superato a Luglio un colloquio e ancora devono chiamarci (mortacci loro).  nel frattempo mi campa mia moglie, che invece ha un OTTIMO lavoro qui: ci siamo venuti per questo!
in Irlanda si vive meglio che in Italia. c'è lavoro pressoché per tutti, a partire dal raccoglibicchieri nei pub, ai call-center alle grandi ditte che cercano dipendenti di tutte le risme, ai centri di ricerca di rilevanza mondiale. e chi non lavora accede alla disoccupazione, se ha in regola quei 4 requisiti in croce. la mia percezione è quella di un paese più prospero del nostro, dove i soldi vanno e vengono a fiumane per la gente comune: dalla mia esperienza tutte le centinaia di pub sono straaffollati tutte le sere, tutti i concerti piccoli e grandi a pagamento (cifre che noi non pagheremmo mai in Italia) sono pieni, si fanno festival ogni mese e sono stra-stra-stra affollati, i negozi vendono (quasi tutti) e mostre, cinema, gallerie d'arte e teatri hanno buone dosi di clientela ad ogni evento. Non so se questo è un parametro corretto di valutazione di benessere, ma forse si.

purpe ha scritto:

Insomma il sud per alcuni versi resta un mistero, alemeno per me.

guarda, io ho vissuto anni a viterbo, anni a roma e conosco molto bene la vita di Pisa. il sud è come il resto dell'italia, solo "un po peggio". Qualsiasi difetto puoi trovare nel lazio lo ritrovi anche al sud, solo un po di piu.... qualsiasi difetto che trovi in sicilia lo ritrovo anche in toscana, solo un po di meno... ignoranza, stupidità, grettezza, malversazione, corruzione, inettitudine degli amministratori, ecc ecc... noi ne abbiamo una concentrazione maggiore... voglia di fare, senso sociale, giovani motivati, onestà, lavoro duro, desiderio di riscatto, noi ne abbiamo, ma in concentrazione minore...
tutto qui...

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
http://www.caponatameccanica.com

Mornon
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Re: Qualcuno pensa di partire???

lonewolf79 ha scritto:

All' epoca c'erano committenti è vero, ma anche loro non pagavano sempre puntuali e alcune opere Leonardo le avrebbe volute fare ben diversamente o fare altro ( leggere una sua biografia).
Poi che le stesse opere fatte magari in malavoglia siano geniali nessuno discute.

D'altra parte Leonardo se n'è andato in Francia proprio perché in Italia non lo pagavano. smile

"Sono un padre putativo come San Giuseppe, devo fare una fatica della Madonna per tirar su un Cristo di figlio come te."
-Andrea G. Pinketts

Krenim
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