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Con la crisi come state messi?

Re: Con la crisi come state messi?

Tutti e tre gli atteggiamenti hanno le loro pecche. I problemi non si ignorano, si affrontano, altrimenti lasciano "vittime" dietro e il Giappone è un buon esempio.

I cinesi sono frenetici, a scapito di qualità dei prodotti e della vita delle persone. Non parliamo di altro.

Gli italiani andrebbero presi per la capoccia e sbattuti al muro, guardano solo il loro giardinetto e appena smettono di lagnarsi delle pecche altrui, guardano se possono ottenere dalle pecche qualche vantaggio per loro stessi. Io conosco LA MIA gente, posso parlare per quel che qui vedo e sento. Per fortuna sento anche tante voci fuori del coro e qualche episodio di "eroismo" c'è stato e c'è. Magari è una minoranza, ma almeno rimane un margine di impegno, se non altro per mantenere dignità e stima di sé stessi.

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Aloona
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Re: Con la crisi come state messi?

Premettendo che sono in accordo generale con le opinioni qui espresse, sottolineo che gli italiani non hanno la possibilità di effettuare serie proteste.
A causa dei cretini di turno (leggi black block per citare uno dei gruppi in questione) ogni manifestazione diventa uno sfogo di violenza mettendo AUTOMATICAMENTE in secondo piano la legittimità della protesta.
In caso di referendum popolare, per quanto chiaro, l'opinione degli italiani espressa "è solo indicativa dell'umore popolare. I Parlamentari non sono tenuti a seguirne l'onda se non lo ritengono utile al paese" dove "paese" è sinonimo di "tasche loro".
L'unica soluzione sarebbe seguire l'esempio di Ghandi e seguire una politica di disobbedienza civile, ma servirebbe a poco perché la legge punisce i disobbedienti con la ghigliottina, mentre i veri delinquenti si prendono si e no un buffetto sulla guancia.
A questo punto rimane solo la rivolta popolare, ma se la inizi arriva l'ONU con i caschi blu a decimare la popolazione per tenerla buona...
Cosa ti resta? La lamentela pacifica e tenerti il rospo in gola.
Un esempio che ho già citato nel forum è di una mia conoscente che, per assegni scoperti, s'è fatta 6 mesi di detenzione, mentre quello che ha borseggiato e ferito una serie di vecchiette ha avuto la condizionale ed è tornato fuori subito. Praticamente di detenzione ha fatto solo quella in tribunale...
No comment.

p.s.: chiarisco che per "detenzione in tribunale" intendo le ore di processo farsa in cui è stato costretto a presenziare quindi senza la libertà di andarsene in giro.

Edit: Aloona, il problema maggiore è proprio quello. Puoi crearti un posto di lavoro se hai i soldi per farlo, ma lo stato, invece di aiutare chi i posti di lavoro può crearli, aiuta chi non li ha più. Per me è un controsenso...
Contando inoltre che la gente che perde il lavoro è sempre di più, quindi senza qualcuno che le paghi, ste benedette tasse, dove andremo a finire?

foreros
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Re: Con la crisi come state messi?

foreros ha scritto:

Premettendo che sono in accordo generale con le opinioni qui espresse, sottolineo che gli italiani non hanno la possibilità di effettuare serie proteste.
A causa dei cretini di turno (leggi black block per citare uno dei gruppi in questione) ogni manifestazione diventa uno sfogo di violenza mettendo AUTOMATICAMENTE in secondo piano la legittimità della protesta.
In caso di referendum popolare, per quanto chiaro, l'opinione degli italiani espressa "è solo indicativa dell'umore popolare. I Parlamentari non sono tenuti a seguirne l'onda se non lo ritengono utile al paese" dove "paese" è sinonimo di "tasche loro".
L'unica soluzione sarebbe seguire l'esempio di Ghandi e seguire una politica di disobbedienza civile, ma servirebbe a poco perché la legge punisce i disobbedienti con la ghigliottina, mentre i veri delinquenti si prendono si e no un buffetto sulla guancia.
A questo punto rimane solo la rivolta popolare, ma se la inizi arriva l'ONU con i caschi blu a decimare la popolazione per tenerla buona...
Cosa ti resta? La lamentela pacifica e tenerti il rospo in gola.
Un esempio che ho già citato nel forum è di una mia conoscente che, per assegni scoperti, s'è fatta 6 mesi di detenzione, mentre quello che ha borseggiato e ferito una serie di vecchiette ha avuto la condizionale ed è tornato fuori subito. Praticamente di detenzione ha fatto solo quella in tribunale...
No comment.

p.s.: chiarisco che per "detenzione in tribunale" intendo le ore di processo farsa in cui è stato costretto a presenziare quindi senza la libertà di andarsene in giro.

Edit: Aloona, il problema maggiore è proprio quello. Puoi crearti un posto di lavoro se hai i soldi per farlo, ma lo stato, invece di aiutare chi i posti di lavoro può crearli, aiuta chi non li ha più. Per me è un controsenso...
Contando inoltre che la gente che perde il lavoro è sempre di più, quindi senza qualcuno che le paghi, ste benedette tasse, dove andremo a finire?

Infatti il gettio dall' iva quest' anno è sempre meno come anche le tasse prese
Oh qui da me fanno fatica anchei negozi 99cent ormai perchè sono strozzati dalle tasse.
Alla fine se pensate solo al fatto che in questo paese non ci sono tutele per niente per forza che si creano scoraggiati e altro.
Mi ricordo un colloquio che fecero a una mia amica e anche a mia moglie per un lavoro . La prima domanda è se erano sposate e volevano figli non competenze o altro...
Mentre un mio amico è stato preso per un anno dalla stroili oro e manco hanno guardato il suo curriculum ( veniva dai trasporti).
insomma un altro tassello per dire che le competenze qui servono a poco come il fatto che concorsi non ne escono da una vita o con requisiti assurdi.
Concorso per custone museale messo come tirociio a 5000 euro lordi l' anno, ovvero al mese una misera con cui non ti mantieni neanche...

lonewolf79
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Re: Con la crisi come state messi?

Il post di foreros è interessante perché contiene tutto quello che ritengo sbagliato nella mentalità italiana. Lo analizzo punto per punto.

foreros ha scritto:


In caso di referendum popolare, per quanto chiaro, l'opinione degli italiani espressa "è solo indicativa dell'umore popolare. I Parlamentari non sono tenuti a seguirne l'onda se non lo ritengono utile al paese"

E per fortuna! E così dev'essere, perchè se seguissero gli umori di quella masnada di ignoranti che sono gli italiani, a questo punto non avremmo più strade, industria, ricerca scientifica o mezzi di produzione! La sola logica che vige è "non nel mio giardino", come diceva Aloona. Se stai ad ascoltare ogni minoranza rumorosa, il paese va allo scatafascio. E' piuttosto grave che li ascoltino al punto da proporre una legge che renderebbe impraticabile la ricerca farmaceutica. Ma lì, se mai passasse, si spera che l'Europa ci salvi da noi stessi, come al solito.

dove "paese" è sinonimo di "tasche loro".

Il problema è che loro sono così perché gli italiani sono così. E votano gente che è come loro. Questo intendo con "gli Italiani hanno i politici che si meritano". Non c'è un "loro" e un "noi" contrapposti. C'è solo un "noi". Prima lo riconosciamo e cambiamo e prima avremo una vaga possibilità di cambiare le cose.

L'unica soluzione sarebbe seguire l'esempio di Ghandi e seguire una politica di disobbedienza civile, ma servirebbe a poco perché la legge punisce i disobbedienti con la ghigliottina, mentre i veri delinquenti si prendono si e no un buffetto sulla guancia.

Questo è un po' una frase fatta di quelle che si sentono continuamente, e una delle cose di cui agli italiani piace lamentarsi di più.
L'unica vera soluzione sarebbe crescere e rendersi conto che o cambiamo mentalità e ci assumiamo la responsabilità delle nostre scelte anche politiche, invece di scaricare continuamente il barile sui politici che, ripeto, sono quello che sono perché noi li abbiamo messi lì dove sono, o non ne usciremo mai.
Questo e soprattutto rendersi conto che siamo arrivati a questo punto perché chiunque abbia i soldi, in questo paese, pensa solo a mangiare e mai a costruire. Non solo i politici.
Quando succede qualcosa si cerca sempre di chi è la colpa, e guarda caso non è mai propria. E' sempre lo stato. Comodo.
Certo, in alcune zone è peggio che in altre. Durante gli ultimi alluvioni del 2010 (se non erro) che hanno colpito sia il nord che il sud, intervistavano quasi in parallelo napoletani e padovani.
I napoletani erano il solito pianto greco e "lo stato ci ha abbandonato!", "è tutta colpa loro!" e si aspettavano che qualcun altro li salvasse. Evitando di osservare che, ad esempio, una costruzione abusiva è abbastanza normale che in caso di alluvioni e di franosità del terreno possa crollare, se costruita in zone non adatte alla costruzione di edifici. Ma fino a ieri hai votato (tu generico) il politico che ti prometteva di condonartela, quindi non puoi ammettere di essere un perfetto idiota, ora. E allora che fai? Dai la colpa allo stato, che tanto è quello che fanno tutti.
Dall'altra parte del paese, i padovani erano sì abbattuti, ma con i secchi in mano, e si scusavano con l'intervistatore dicendo "sì sì, è terribile, ho il primo piano della casa immerso nel fango, ma ora mi scusi, devo andare ad aiutare il vicino che è messo anche peggio".
Prendiamo esempio dagli esempi virtuosi, e magari qualcosa cambia.

A questo punto rimane solo la rivolta popolare, ma se la inizi arriva l'ONU con i caschi blu a decimare la popolazione per tenerla buona...

Lol. Questo è proprio il tipo di pianti greci che dobbiamo smettere.

Cosa ti resta? La lamentela pacifica e tenerti il rospo in gola.

Ecco appunto che si torna alla rassegnazione, come fanno tutti gli italiani, inventandosi delle scuse per non iniziare a fare qualcosa. Ci si sfoga, si manda un bel grido di indignazione, e poi si sopporta passivamente perché si è incapaci di iniziative. Iniziative come cooperative, shared workspaces, allargare gli orizzonti aprendo collaborazioni con altri paesi, rivolgendosi a enti come le banche etiche anziché lamentarsi che la propria banca non dà prestiti, ecc. Insomma, reagendo. Senza slogan, senza "mandiamoli tutti al rogo", e rendendosi conto di cosa ci possiamo permettere e di cosa abbiamo veramente bisogno, senza ideologie estremiste da quattro soldi basate sull'ignoranza (qui mi riferisco alla sperimentazione sugli animali, per fare un esempio: ma la questione energetica è una questione altrettanto urgente e sullo stesso piano).

Yvorian
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Re: Con la crisi come state messi?

Allora, mi trovo piuttosto d'accordo sul discorso "evitiamo pianti e frasi fatte", l'ho scritto anche varie volte e sono testimone del prodotto di questo modo di fare nel concreto (non so se ho mai raccontato l'episodio del telefono rubato sull'autobus), ci vorrebbe meno pigrizia e più azione e responsabilità personale.
MA...c'è il ma... tolto ciò, che comunque è fondamentale, resta che i politici sono così perchè ce li abbiamo messi, ma ormai il circolo vizioso ha portato al fatto che non restano molte alternative reali e quindi, anche chi ha voglia vera di cambiare non ha "materiale". Io stessa, che voto da sempre e credo in questo diritto, negli ultimi anni mi sto rassegnando a non sapere davvero dove dare il voto e alla poca voglia di farlo. E al fastidio che l'OCEANO di chiacchiere versate finora, che sono sempre le stesse, mi provoca irrimediabilmente.
Quindi, non è così semplice ora.
D'accordissimo sulla lamentela a posteriori di quel che è andato bene a priori, quando era comodo, non provo alcuna pena (se non quella umana basilare) per chi si trova in una situazione disperata per colpa di abusivismo e similia; MA è anche vero che se le centinaia di case popolari che vengono tenute chiuse finché non le occupano, senza ragione se non specularci, fossero aperte alla gente senza alloggio, molti casi costretti a prendersi la casa a rischio per non dormire in strada non ci sarebbero.
Questo intendo per "darmi condizioni di" fare/ lavorare/ campare.
Ho SEMPRE comprato la tessera e fatto il biglietto dell'auto anche alle 23 o la notte, quando non gira nessun controllore, per riguardo e dovere: dammi perdio, mezzi pubblici che non mi fanno arrivare a lavoro 2 ore in ritardo, non sono scatole di sardine, dove un cristo qualsiasi c'è a tutte le ore per controllare che non se ne abusi! Che non mi lasci sotto il sole e la pioggia per sciopero ogni 2 x 3. E io, come in altri paesi, ti pago col sorriso a 50 denti. Ho sempre rifiutato possibili raccomandazioni anche per posticini inutili, salvo non parliamo di "raccomandazione all'americana" (valida e legittima), non arrivare al punto che si va avanti solo così e poi dall' "alto" del tuo seggio comodo critichi chi tu stesso alimenti. Spezzo una lancia anche per alcuni "raccomandati" di estrazione bassa, magari con la fortuna di un conoscente, ma veramente bisognosi: SE tu Stato mi garantisci trasparenza e onestà, MAGARI mi preparo bene e non mi serve il calcio nel culo. E quindi non devo diventare un altro che arraffa... ma è normale e umano che se devo mangiare e pagare un affitto, ho la possibilità e TU STATO non mi dai scelta, io il calcio lo uso.
Emblematica è la scena di quel film con la Cortellesi, in cui tre ex compagni di scuola "punivano" i raccomandati: la scena in cui la dottoressa americana (mi pare) fidanzata con il rettore, che ha "scavalcato" la Cortellesi, più meritevole, se ne va indignata quando ascolta di nascosto una conversazione in cui la cosa salta fuori. E, scusandosi con lei, attacca il rettore/fidanzato gridando: "non ho bisogno di raccomandazioni, io sono LAUREATA! Al mio paese posso lavorare in centinaia di posti, questa è mentalità di mafia!".

L'italiano medio è ignorante e indolente, ok, ma anche quelli "buoni" o impazziscono o vivono rassegnati attualmente a trovarsi isolati.
Andrei piano con la storia della sperimentazione animale, non è un tema da liquidare con due parole o tacciando di ignoranza il popolo tutto: è una questione controversa, con molte prove e controprove da entrambe le parti e anche persone meno ignoranti o non affatto ignoranti condividono la causa "animalista", anche solo in parte e magari anche qualcuno dei presenti. Ma non proseguo, non è un dibattito in materia e non vorrei lo diventasse.
Già stiamo sfiorando il dibattito "politico", che è vietato nel forum e giustamente, dato che ne uscirebbe una guerra.

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Aloona
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Re: Con la crisi come state messi?

E adesso tocca a me:

Yvorian ha scritto:

Il post di foreros è interessante perché contiene tutto quello che ritengo sbagliato nella mentalità italiana. Lo analizzo punto per punto.

foreros ha scritto:


In caso di referendum popolare, per quanto chiaro, l'opinione degli italiani espressa "è solo indicativa dell'umore popolare. I Parlamentari non sono tenuti a seguirne l'onda se non lo ritengono utile al paese"

E per fortuna! E così dev'essere, perchè se seguissero gli umori di quella masnada di ignoranti che sono gli italiani, a questo punto non avremmo più strade, industria, ricerca scientifica o mezzi di produzione! La sola logica che vige è "non nel mio giardino", come diceva Aloona. Se stai ad ascoltare ogni minoranza rumorosa, il paese va allo scatafascio. E' piuttosto grave che li ascoltino al punto da proporre una legge che renderebbe impraticabile la ricerca farmaceutica. Ma lì, se mai passasse, si spera che l'Europa ci salvi da noi stessi, come al solito.

Tu parli, ma sai a che episodio mi riferisco io?
Se no, cerca, informati e poi ne riparliamo.

Yvorian ha scritto:

dove "paese" è sinonimo di "tasche loro".

Il problema è che loro sono così perché gli italiani sono così. E votano gente che è come loro. Questo intendo con "gli Italiani hanno i politici che si meritano". Non c'è un "loro" e un "noi" contrapposti. C'è solo un "noi". Prima lo riconosciamo e cambiamo e prima avremo una vaga possibilità di cambiare le cose.

Io, da quando sono maggiorenne, ho SEMPRE e COMUNQUE votato scheda bianca fino ai 30 anni e nulla poi.
Mai trovato un partito che mi potesse rappresentare, quindi non dire che IO non posso dire LORO.
Se nelle schede elettorali ci fosse un "Nessuno dei candidati" credo che otterrebbe una notevole fetta di voti.
Ma allo stato attuale delle cose o ti accontenti di quello che offre il paese o se lo prendono comunque, dato che con il 69% di schede bianche alla fine sempre quelli sono andati su...

Yvorian ha scritto:

L'unica soluzione sarebbe seguire l'esempio di Ghandi e seguire una politica di disobbedienza civile, ma servirebbe a poco perché la legge punisce i disobbedienti con la ghigliottina, mentre i veri delinquenti si prendono si e no un buffetto sulla guancia.

Questo è un po' una frase fatta di quelle che si sentono continuamente, e una delle cose di cui agli italiani piace lamentarsi di più.
L'unica vera soluzione sarebbe crescere e rendersi conto che o cambiamo mentalità e ci assumiamo la responsabilità delle nostre scelte anche politiche, invece di scaricare continuamente il barile sui politici che, ripeto, sono quello che sono perché noi li abbiamo messi lì dove sono, o non ne usciremo mai.
[Questo mi era sfuggito... Io non ho messo su nessuno e i partiti non li ha fatti la mia generazione. La mia generazione li ha ereditati e tali son rimasti da allora e non sono cambiati. Non c'erano alternative a quelli... E avviare un nuovo partito richiede gente con voglia di impegnarsi almeno nominalmente e un certo numero di finanziatori o fa la fine dei partitelli che rappresentano le minoranze che dici e che non vanno da nessuna parte.]
Questo e soprattutto rendersi conto che siamo arrivati a questo punto perché chiunque abbia i soldi, in questo paese, pensa solo a mangiare e mai a costruire. Non solo i politici.
Quando succede qualcosa si cerca sempre di chi è la colpa, e guarda caso non è mai propria. E' sempre lo stato. Comodo.
Certo, in alcune zone è peggio che in altre. Durante gli ultimi alluvioni del 2010 (se non erro) che hanno colpito sia il nord che il sud, intervistavano quasi in parallelo napoletani e padovani.
I napoletani erano il solito pianto greco e "lo stato ci ha abbandonato!", "è tutta colpa loro!" e si aspettavano che qualcun altro li salvasse. Evitando di osservare che, ad esempio, una costruzione abusiva è abbastanza normale che in caso di alluvioni e di franosità del terreno possa crollare, se costruita in zone non adatte alla costruzione di edifici. Ma fino a ieri hai votato (tu generico) il politico che ti prometteva di condonartela, quindi non puoi ammettere di essere un perfetto idiota, ora. E allora che fai? Dai la colpa allo stato, che tanto è quello che fanno tutti.
Dall'altra parte del paese, i padovani erano sì abbattuti, ma con i secchi in mano, e si scusavano con l'intervistatore dicendo "sì sì, è terribile, ho il primo piano della casa immerso nel fango, ma ora mi scusi, devo andare ad aiutare il vicino che è messo anche peggio".
Prendiamo esempio dagli esempi virtuosi, e magari qualcosa cambia.

E tu con chi credi di stare parlando?
Sorvoliamo, va, che è meglio. Comunque dico solo grazie del complimento e questo dovrebbe farti capire di più su di me e sulla gente con cui vivo, anche se purtroppo del tipo indicato da te non sono poi così tanti...
Il punto base comunque è che devi anche avere i mezzi per fare le cose e la mera volontà non ti mette in condizione di risolverle da solo.

Yvorian ha scritto:

A questo punto rimane solo la rivolta popolare, ma se la inizi arriva l'ONU con i caschi blu a decimare la popolazione per tenerla buona...

Lol. Questo è proprio il tipo di pianti greci che dobbiamo smettere.

Te e l'ironia proprio due pianeti diversi, eh?
Vabbeh...

Yvorian ha scritto:

Cosa ti resta? La lamentela pacifica e tenerti il rospo in gola.

Ecco appunto che si torna alla rassegnazione, come fanno tutti gli italiani, inventandosi delle scuse per non iniziare a fare qualcosa. Ci si sfoga, si manda un bel grido di indignazione, e poi si sopporta passivamente perché si è incapaci di iniziative. Iniziative come cooperative, shared workspaces, allargare gli orizzonti aprendo collaborazioni con altri paesi, rivolgendosi a enti come le banche etiche anziché lamentarsi che la propria banca non dà prestiti, ecc. Insomma, reagendo. Senza slogan, senza "mandiamoli tutti al rogo", e rendendosi conto di cosa ci possiamo permettere e di cosa abbiamo veramente bisogno, senza ideologie estremiste da quattro soldi basate sull'ignoranza (qui mi riferisco alla sperimentazione sugli animali, per fare un esempio: ma la questione energetica è una questione altrettanto urgente e sullo stesso piano).

E qui casca l'asino.
Tu parti dal presupposto che io sia contro certe cose, ma in effetti io sono a favore, ma entro certi limiti.
Sperimentazione animale mi sta bene, ma prendi animali già malati e non animali sani che fai ammalare apposta per testare i farmaci...
E per il nucleare io sono contrario allo stile italiano (del governo non della popolazione) di affrontarlo.
In tutto il mondo si stanno smantellando le centrali di seconda generazione sostituendole con quelle di quarta e qui in italia invece si discute se usare quelle di terza ex novo senza fare ancora niente in merito.
Ma vaccaboia, ci sono quelle di quarta che cavolo t'interessa studiare quelle di terza!!!
E' come andare in guerra con le fionde contro un esercito che usa carri armati.
Ma guardate quelle di quarta generazione, visto che COMUNQUE ancora si deve iniziare!
E invece buttano soldi per ricerche su quelle di terza paragonandole a quelle di seconda... No comment...

Come vedi io le cose le so e posso anche provare ad affrontarle (fra l'altro io ho il conto proprio in "Banca Etica" per cui ho lavorato come volontario per quasi 3 anni come gestore archivio dati, quindi non sono proprio così deficiente come vorresti dipingermi) se la legge me ne desse gli strumenti, inoltre ho un'età in cui probabilmente potrei senza timore mandarti a quel paese sapendo esattamente quel che dico in tutti i sensi.
E sappi che ho anche aiutato a gestire la Banca del Tempo, sede locale, ma purtroppo solo pochi offrivano il proprio tempo e tutti gli altri invece lo chiedevano solamente... Tipica mentalità italiana? Forse, ma credimi che questa mentalità non è solo italiana. Chiunque nel mondo se qualcuno gli offre dice di no perché non lo merita, vero?

foreros
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Re: Con la crisi come state messi?

Per Aloona invece dico che come al solito ha colto il punto.
Tuttavia qui non discuto sulla legittimità dei politici di stare al loro posto, ma sul fatto che occupandolo non fanno una beneamata mazza!
Destra, sinistra, centro, sopra, sotto, davanti, dietro, non me ne frega niente del posto che occupi nello schieramento, ma cavolo, viste le cifre immani che salassi dalle casse statali, almeno fa qualcosa! Non dico tanto, ma qualcosa!
Adesso come adesso il lavoro non è più un diritto, né una possibilità.
Le aziende chiudono per salasso fiscale, i lavoratori sono a spasso e devono andare all'estero perché in italia è impossibile aprire una nuova attività e sopravvivere al lancio nei primi anni senza un buon capitale alle spalle.
E non è una cosa recente.
La mia famiglia ha aperto un'attività negli anni 90 e già allora, il primo anno, pur avendo fatturato quasi 400 milioni di lire, il bilancio al netto di tasse e spese di dipendenti (3) è stato di meno 40 milioni... E' una cosa allucinante...
Il secondo anno il lavoro è calato anche perché ci si faceva il mazzo e il risultato è stato un passivo bestiale, quindi l'entusiasmo iniziale è scemato notevolmente, fatturato 320 milioni, guadagno 12 milioni e qualcosa. E ci lavoravamo in 7 di cui solo 3 avevano la certezza di poter mangiare (i dipendenti il cui stipendio veniva prelevato dal conto in banca che i soldi ci fossero o non ci fossero...) mentre gli altri pur spezzandosi la schiena vivevano con la pensione di anzianità dei genitori.
Il terzo anno l'azienda ha chiuso e siamo andati a cercare lavoro dipendente, unica fonte di sopravvivenza, visto come andavano le cose...
E sto parlando di una copisteria, con fotocopie a costo 50 lire l'una. Per il contratto di manutenzione pagavi 15 lire a copia, buona o sbagliata che fosse, la carta incideva per altre 25 e il resto era profitto, tasse escluse, ovviamente.
Ti immagini la mole di lavoro? Eppure per lo stato di tasse, fra licenza, partita iva, iscrizione al rec etc etc etc, quelle 10 lire erano più che sufficienti...
E allora di tasse si pagava meno, perché le fotocopie avevano iva al 10%.
Devo aggiungere altro?

foreros
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Re: Con la crisi come state messi?

Faccio un altro esempio di "situazione": la spazzatura è aumentata ulteriormente a Roma, proprio quando l'Ama dimostra di essere un'azienda con gravissimi problemi. Siamo sommersi di mondezza, tutto il lavoro fatto dai ragazzi della Snia per abbellire il giardino e la strada di piante sta andando distrutto e il degrado è spaventoso. In questa situazione ci sono gli incivili che se ne sbattono, anzi approfittano per scaricare materiali ingombranti per strada, che dopo giorni non vi dico cosa diventino. E poi ci sono io, che sono una molto proattiva e mentre mi incazzo cerco anche di agire. E non sono sola. Quindi scatto foto per settimane, scrivo all'Urp del Comune una bella lettera, inviando tutto. Dal Comune nemmeno una e dico UNA risposta, neanche di cortesia. Io però sono di coccio e continuo, scattando foto anche in giro. Apro  un thread sul forum del Pigneto, chiedendo man forte anche dagli altri che vivono il problema e saltano fuori di colpo tutti quelli che hanno a loro volta scritto e ci sono. Uno di loro posta la propria lettera, molto ben fatta, dichiarando di aver ricevuto come "risposta" l'aggiunta di UN cassonetto di cortesia, a fronte di un'emergenza che richiede assai di più. Voglio dire, NON STIAMO PARLANDO di un servizio gratuito. E' normale sentirlo "dovuto", visto che paghiamo salato, quindi non parliamo di "lamentele all'italiana" ma di un diritto leso.
Ho tentato di chiamare l'AMA questi giorni, stranamente a qualsiasi ora chiami il telefono squilla decine di minuti a vuoto. Comunque, l'unica volta che ero riuscita a sentirli e anche a parlare con un paio di spazzini, mi hanno rimandata al Comune. Al Comune rimpallano all'AMA. Alla fine, esasperata, ho chiamato la polizia, non sapendo a chi altri poter denunciare la situazione. Tramite il distretto di zona, ho fatto inviare un fax all'AMA (devo controllare ancora se abbia avuto un qualche effetto, ma visti i precedenti risultati ho i miei dubbi...) e ho chiesto se mi è possibile, a questo punto, denunciare l'Ente stesso. E' possibile. Così sono tornata nel forum del Pigneto, raccontando agli altri questo fatto e chiedendo sostegno, che denunciassero anche loro finché almeno per togliercisi di torno fossero obbligati ad ascoltarci.
Ora, vi pare che io, cittadino modello (di quelli che aspettano il verde anche al pedonale dove non c'è nessuno, si mettono le cartacce in tasca aspettando il primo secchio per buttarle e pagano il biglietto anche se prendono il tram alle 4 di mattina, ecc.), che pago centinaia di euro per questo servizio, devo fare questa giostra? Mi sono solo lamentata? No, ho agito. E mi sono esaurita, sentita presa per i fondelli, ho perso tempo prezioso (attaccata ai vari telefoni) e sono quasi certa che NON avrò il riscontro che mi è dovuto.
E questa è solo una delle tante condizioni di vita decente che lo Stato NON mi sta dando, anche se non mi comporto da italiana media e pago salato. Posso capire chi alla fine perde la voglia. Dici bene "non lamentarti, agisci e dai il buon esempio": sacrosanto! Per i rifiuti ingombranti me la piglio con le persone incivili, che potrebbero chiamare il numero apposito, infatti ho ANCHE lasciato un cartello. Ma è normale che il servizio che pago lasci lì sta roba per due settimane, senza neanche prenderti il disturbo di segnalarla e mandare altri, senza contare le quintalate di sacchetti altrettanto lasciati per terra a spargersi ovunque? No. In altri paesi è una cosa impensabile! E pure nel MIO paese, quando ancora la qualità della vita era decente, lo era!
Devo andare IO con la pala a portarla via e poi sganciare all'AMA 190 euro per il "servizio"? Io lo faccio pure, come da ragazzina lo facevo sulle spiagge, ma è NORMALE?

E in tutto ciò devo sentire CONTINUAMENTE parlare di fondi rubati, milioni di euro frodati dalla politica, che intanto parla e parla e blatera. Sono 15 ANNI, oh... non un giorno... che parlano delle pensioni d'oro e similia, ma ANCORA ci sono e ancora sento dire che "l'imu e l'aumento iva sono necessarie per recuperare 1 milione di euro", che non sanno dove prendere?!?
Il nervoso peggiore mi prende quando, invitati alle trasmissioni, usano ancora il condizionale, tipo "occorrerebbe un piano per lo sviluppo/ leggi sul lavoro adeguate/ ecc.". OCCORREREBBE?? Siamo in emergenza da ANNI e ancora devo sentire "occorrerebbe"? E qui, mi spiace, anche al cittadino meno retorico, più attivo e più civile, viene voglia di unirsi sul serio ai bombaroli.
Sono d'accordo, MOLTE COSE ce le siamo cercate e lo dico sempre che ci meritiamo la fine di Atlantide, ma ricordiamoci anche di chi invece reagisce e non viene considerato, finché non vede altra soluzione che scappare o rivoltarsi.

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Aloona
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Re: Con la crisi come state messi?

Aloona ha scritto:

E questa è solo una delle tante condizioni di vita decente che lo Stato NON mi sta dando

Questa tua frase mi fa riflettere, Aloona.
In effetti lo stato da anni ha abdicato al suo ruolo, ed ormai è diventato un parassita, o perlomeno così è percepito.
Ed anche i citati casi di cattiva imprenditoria sono esemplificativi del male italiano: l'innaturale connubio tra politica e imprenditoria negli ultimi 30 anni ha avvelenato il paese.
Generando una classe politica che sopravvive solo grazie alle elemosine degli imprenditori, ed una classe imprenditoriale che sopravvive solo per gli aiuti dati dalla politica nelle diverse maniere.
Purtroppo questo è generalizzato, in Europa o nel mondo (leggasi, scandalo delle banche, che ha causato la crisi). Complice anche l'ingigantirsi delle multinazionali, alcune delle quali hanno bilanci superiori a quelli di interi stati.
In questa situazione, basta un click di qualche abile speculatore finanziario per spostare miliardi di euro da una parte all'altra del mondo, mettendo in ginocchio intere economie.
L'Italia, nel suo piccolo, è solo un piccolo pesce in questo putrido mare. Solo un piccolo boccone per il primo pescecane che la vede.

Quando hai poche carte è importante sapere in che modo ed in quale istante giocarle...

babacampione
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Re: Con la crisi come state messi?

Ragazzi, discutiamone quanto vogliamo, ma state boni..... smile

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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