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Librogame in versione variant o deluxe: cosa ne pensate?

Corti 2024 - Settimana 2

Re: Corti 2024 - Settimana 2

FinalFabbiX ha scritto:

Premesso che le soluzioni sono 3 (e potenzialmente 4), visto che c'è anche il 17 + il 71

Non avanzerebbe però una stanghetta con quell'abbinamento?

powerbob
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Re: Corti 2024 - Settimana 2

Wow che settimana! Mi sento addosso la responsabilità di non mandare direttamente in finale un corto che comunque si presenta meritevole. La mia indecisione è tra Le chat noir e Benvenuti a SMILETOWN. Non me ne voglia l'autore/autrice di Scacco Matto. Ma procediamo per ordine stilando la mia classifica personale:

1. Benvenuti a SMILETOWN (3 punti)
2. Le Chat Noir (2 punti)
3. Scacco Matto (1 punto)


Benvenuti a SMILETOWN:
che dire? Il corto è ben fatto, succede molto in poco spazio (e in poche location). È un corto dal significato profondo, difficile da cogliere alla prima run. Non è il mio genere preferito, lo ammetto, ma quest'anno ho deciso di giudicare con la testa e non con la pancia. Dopotutto il concorso dei corti non insegna solo a scrivere, insegna anche a giudicare. Dopo aver sviscerato e sezionato questo corto, posso dire che fino ad ora è il mio preferito!
La storia è intrigante, con una lore da scoprire e l'autore/autrice ha saputo infondere nel lettore (almeno in me) la voglia di scoprirla tutta. Non ho trovato difficile interpretare le emozioni associate ai colori. Ci ho messo un po' a capire che i due avessero una figlia, ma con un po' di impegno ci sono riuscito.
Se dovessi esprimere un giudizio negativo, probabilmente punterei il dito contro una scrittura che “racconta” poco, MA NON LO FACCIO! per due motivi: il primo è che il corto mostra un ottimo esercizio di show don't tell che apprezzo perché mette in luce l'impegno da parte dell'autore/trice; il secondo motivo è legato al limite di caratteri imposto dal bando. Sono sicuro che, avendo più spazio, l'autore/autrice sarebbe riuscito a spiegare meglio quello che COMUNQUE ho capito con qualche run in più.
Riguardo all'enigma, mi sento un po' imbarazzato a dire come l'ho risolto a primo colpo... siccome il cancello è ENORME, le serrature LARGHE... mi sono detto: “Qui è tutto grande, allora scelgo il numero più grande.” Alla fine ho avuto ragione! XD Ammetto però che non mi piace risolvere così un'enigma. Consiglio di lavorarci un po' su.

Le Chat Noir:
anche questo corto mi è piaciuto tanto. Mi sono trovato bene nei panni del gattino e mi hanno divertito le cose assurde che fa, tipo tentare di entrare dal portone principale (ci vuole una gran faccia da culo che solo i gatti hanno), oppure affondare le unghie nella moquette nonostante la situazione non fosse adatta a trastullarsi. Quello che più mi ha sorpreso è stata la rigiocabilità del corto: sono riuscito a fare diverse run senza incappare troppo in situazioni già lette precedentemente. Tutto questo per dire che secondo me i bivi e le scene sono state progettate bene.
Ma adesso parliamo male anche di questo racconto: l'atmosfera leggera e la semplicità non sono necessariamente un aspetto negativo, ma devo ammettere che è stato davvero difficile riuscire ad accumulare i Punti Stress necessari per raggiungere il tiro di dado. Tiro di dado che tutto sommato è anche ben implementato e coerente con il carattere del gatto, ma forse (e per la prima volta dico ciò), sarebbe potuto essere più punitivo (o, a questo punto, evitato). Probabilmente chi ha scritto questo racconto voleva rivolgersi ad un pubblico di ragazzi, ma dallo stile della scrittura ciò non emerge chiaramente.
Il livello di sfida è un po' basso, forse avrei preferito qualcosa di più complesso, ma questo è solo il mio parere personale.
Non me ne voglia l'autore/autrice. Il corto mi è piaciuto, ma il primo posto è solo uno.

Sia il gattino nero che le lucette di SMILETOWN hanno conquistato un posto nel mio cuoricino. Sono sicuro che torneranno a miagolare o lampeggiare per un eventuale ripescaggio (oh raga, è la triste verità XD).

SCACCO MATTO: qui c'è un'idea iniziale che non mi è dispiaciuta. Il fatto di poter scegliere la fazione iniziale mi ha fatto sentire molto spia. Io stesso all'inizio avevo iniziato a lavorare su un corto con la stessa idea di fondo. Dopo poco l'ho abbandonato perché difficile da realizzare, per lo meno in una ventina di pagine. Purtroppo neanche Scacco Matto è riuscito pienamente nel suo intento. Ho trovato le situazioni troppo abbozzate e quindi di difficile comprensione. Ma in un corto del genere la comprensione è tutto. Non mi si può chiedere di rispondere a delle domande che non mi sono state fatte concretamente! Credo che l'autore/trice avesse in mente alcune scene le quali però non sono state propriamente sviluppate bene su carta. Aggiungo che le situazioni, sembrano anche interessanti, seppur non sempre coerenti! Io consiglio di mettercisi su di nuovo, dare un obiettivo più chiaro e rendere i vari eventi meno astratti.

SuliLand
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Re: Corti 2024 - Settimana 2

Classifica della settimana:
1° posto: SMILETOWN
2° posto: LE CHAT NOIR
3° posto: SCACCO MATTO

SMILE TOWN
Livello di scrittura buono.
Qui la "spia" è intesa nella sua accezione di "pulsante luminoso" e il suo colore è determinante per la storia, quindi per me il tema è stato rispettato.
Il tenere su il sorriso mi ha intrigato come meccanica.
Peccato la contraddizione, per lo meno così da me percepita, di superare una prova sorridendo mentre il mio pulsante è illuminato di rosso. Sinceramente non ho capito il nesso (ma forse è stato solo un mio problema)

LE CHAT NOIR
La storia mi ha divertito e ho trovato il tema rispettato.
Penna un po' acerba come qualità di scrittura: credo abbia bisogno di migliorare nella sintassi delle frasi e l'uso della punteggiatura.

Un piccolo consiglio pratico, molto meno scontato di quello che sembra.

Il lettore non ha altro modo di capire quello che scrivete, e di conseguenza di immaginare la scena, se non leggendo da sinistra verso destra.

Esempio pratico tratto dal brano:
"Creatura diabolica!" urla. Sebbene non parli la sua lingua capisco che...

Io leggo da sinistra verso destra. Leggo delle parole che interpreto. Peccato che subito dopo mi viene detto che quelle parole io non dovrei interpretarle. Questo è un problema (che si somma al problema della lingua di cui avevo parlato la scorsa settimana), ma è solo un piccolo esempio.
Ingigantite il concetto ai paragrafi, alle scene, al libro, e otterrete la famosa "scorrevolezza" (tra il dire e il fare... XD).

SCACCO MATTO
Mi perdonerà l'autore del brano, ma purtroppo questo testo mi è sembrato "astratto" quanto il gioco.
Il tema della spia c'è, nulla da dire, esattamente come negli scacchi c'è il tema della guerra (e chi può dire il contrario). Ma in entrambi il tema è solo nella "struttura", mentre poi il gioco/lettura risulta, dal mio punto di vista, un astratto, che potrei tradurre nel libro come "freddo".
Nel testo non ho sentito la tensione, non ho capito chi sono, i miei valori, il mio obiettivo, cosa voglio fare e perché, e questo, purtroppo, mi ha fatto perdere interesse alla lettura.

TinenTweeni
Manuele Giuliano
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Re: Corti 2024 - Settimana 2

1° posto: Benvenuti a SMILETOWN!
Il tema della spia c'è, ed è perfettamente centrato dal momento che la spia luminosa sulla testa dei personaggi viene incorporata direttamente nelle meccaniche di gioco.
Il corto è scritto davvero bene. Di quelli visti finora a mio giudizio è quello scritto meglio.
Lo metto al primo posto nonostante diverse imperfezioni, a partire dalla questione della meccanica del sorriso. Da un lato è geniale, dall'altro non regge l'actual play: non esiste che ci si aspetti seriamente che il lettore, che magari si trova pure in un luogo pubblico, se ne stia con un sorriso da imbecille stampato in faccia dall'inizio alla fine del gioco, tanto più perchè non sorridere significa, all'inizio del gioco, morire per direttissima, e più tardi porta comunque a situazioni problematiche. Poi dai raga: lasciatemi tenere una faccia di piombo almeno mentre me ne sto da solo nella mia mansarda a guardare il PC. Il rasoio di Okkam invoca un sacrificio, e io dico che 'sta meccanica se ne deve andare.
L'uso dei colori è interessante perchè rende più facile memorizzare le variabili, ma al tempo stesso rende fondamentalmente imprevedibile l'intero svolgersi dell'azione. I colori della spia non hanno una sequenza, non sono controllabili, talvolta influiscono persino retroattivamente sull'azione, in maniere che il giocatore non può realmente immaginare.
Un controllo veloce delle varie strade indica che non si tratta di un true path, ma il gioco è in ogni caso composto da una semplice rete di canali che o ti fanno perdere o ti fanno raggiungere il lieto fine senza che si possa fare davvero qualcosa per controllare l'esito delle proprie azioni. In definitiva è una semplice narrazione a bivi mascherata da finte meccaniche (il sorriso e la spia luminosa) su cui si può avere la meglio solo a forza di trial and error. Insomma: strutturalmente il gioco ha bisogno di un lavoro profondo.
Il finale stesso è francamente un po' troppo surreale per i miei gusti, per quanto scritto bene a sua volta.
Ho chiuso la partita con la sensazione di aver giocato una demo di un gioco più grande e complesso, che sarei curioso di vedere finalizzato.

2° posto: Le chat noir
Tema spia "ok": siamo sempre dalle parti dell'agente infiltrato, come per "Scheisspion", ma almeno abbiamo a che fare con un personaggio che cerca di ingraziarsi dei personaggi "dietro le linee nemiche", ovvero gli umani della storia, il che è un'attività più vicina a quelle delle spie comunemente intese.
La descrizione degli ambienti è poco chiara. Raccontare il mondo di gioco per mezzo degli occhi di un gatto è una sfida comprensibilmente difficile, ma sta di fatto che non credo sia stata superata appieno: figurarsi cosa stia succedendo attorno al protagonista richiede più volte un certo sforzo di fantasia.
Mi piace la variabile dello stress che cresce, e che prelude al fatto che possa essere trattato come una variabile spendibile, similmente a quanto visto la settimana scorsa ne "La notte dell'esabau". Tuttavia in questo caso esso aumenta in maniera completamente imprevedibile, e come se non bastasse è solo uno dei diversi modi con i quali si può incontrare un finale cattivo. Ci sono infatti diverse scelte che ci proiettano diversamente verso il game over. Anzi: è più facile perdere per quelle che per lo stress. Perchè inserire una meccanica che serve unicamente ad aggiungere un'ulteriore modalità per perdere? Che questo stress venga utilizzato in modi più creativi.
Non ho verificato tutte le strade, ma ho fatto qualche esperimento e tra lo stress che aumenta e i sentieri che portano a game over inappellabili il sentore di true path è molto forte.

3° posto: Scacco Matto
Non me ne voglia l'autore: mi rendo conto che per la legge di Poe le mie parole sembreranno oltremodo acide, ma davvero, parlo senza cattiveria, cerco solo di essere franco: secondo me questo corto non doveva superare lo sbarramento ed entrare in concorso.
Tematicamente la spia c'è, e va bene.
Ma il gioco è pieno di problemi strutturali molto gravi. Non ammetterlo al concorso non sarebbe stato un giudizio di qualità, ma di semplice oggettività: al momento questo librogame è ingiocabile.
Prendiamo il paragrafo 49: non ha alcun senso. Se sei un agente sopravvissuto vai al 21, altrimenti vai al 12. Poi ci sono altre due opzioni. Ma come posso scegliere quelle due opzioni se, per effetto della riga prima, devo andare inappellabilmente al 21 o al 12?
La storia non ha alcun senso, e non perchè sia astratta. Per esempio il gioco comincia dicendoci che ci troviamo nell'accampamento dei bianchi. Se dichiariamo di essere bianchi incontriamo il Comandante, che ci fa "qualche domanda"; su cosa non si sa. Se scegliamo di parlare liberamente, assumendo che questo sia il significato di "Nel Bianco non ci sono segreti", automaticamente perdiamo perchè veniamo processati come traditori per aver rivelato informazioni troppo confidenziali, tra cui potenziali segreti. AL NOSTRO COMANDANTE! In tutto ciò senza neanche sapere di che cosa stavamo parlando con lui. Follia.
Qualunque scelta si faccia, essa va presa secondo coordinate che sono talmente incomprensibili da tradursi in azioni completamente al di fuori del nostro controllo.
Con 'sti nomi astratti e questi dialoghi non pronunciati è pure difficile mantenere l'attenzione e capire cosa diavolo stia accadendo. Ci sono ellissi continue.
Dico la verità: dopo la terza volta che sono crepato a caso dopo pochissime scelte ho chiuso tutto.
È un gioco sugli scacchi? Che usi regole basate sugli scacchi! C'è del potenziale in quest'idea, ma chiaramente qui il lavoro dei design è appena abbozzato e c'è molto, molto lavoro da fare perchè il gioco sia davvero considerabile tale.

FinalFabbiX ha scritto:

Premesso che le soluzioni sono 3 (e potenzialmente 4), visto che c'è anche il 17 + il 71, non capisco come facciate ad apprezzare una sezione del genere.

Ribadisco quello che ho scritto in recensione. Questo enigma ruba il 10% dello spazio a disposizione. Il 10%. Non l'ha capito nessuno e soprattutto non si integra con la trama. Per me è l'ennesima controprova che questo corto ha tanto da migliorare, e che probabilmente siamo di fronte a un neofito o che comunque ci sono stati dei problemi in fase di realizzazione (<-- quest'ultima aggiunta serve ad alleviare la figura di merda nel caso sia un autore storico).

Perdonami Gpet, ma il paragone con "Liberami disse l'uomo" non regge proprio. Per carità, Apologeta aveva molto più spazio, ma era riuscito a creare una mitologia complessa, intricata e poetica. Qui siamo molto derivativi.

Sottoscrivo un po' tutto. È un enigma che non ha senso nella trama, che si risolve semplicemente pensando alle quattro configurazioni possibili e provandole tutte fino a trovare quella che funziona. Non è un design brillante, è qualcosa che evidentemente all'autore piaceva ma che, in questo gioco, non ha alcuna utilità. Via.

il mietitore
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Re: Corti 2024 - Settimana 2

il mietitore ha scritto:

Un controllo veloce delle varie strade indica che non si tratta di un true path, ma il gioco è in ogni caso composto da una semplice rete di canali che o ti fanno perdere o ti fanno raggiungere il lieto fine senza che si possa fare davvero qualcosa per controllare l'esito delle proprie azioni.

il mietitore ha scritto:

Non ho verificato tutte le strade, ma ho fatto qualche esperimento e tra lo stress che aumenta e i sentieri che portano a game over inappellabili il sentore di true path è molto forte.

Mi sorge una domanda. Cosa intendi con true path?
Sia SMILETOWN che Chat Noir hanno un unico "goodending" e diversi "badending".
Entrambi - dalle mie run - permettono di arrivare al goodending passando per strade diverse (ma sempre simili, che considero conseguenza del vincolo dei 23.000 caratteri). Ad esempio mi sembra che su Chat Noir si possa salire fino all'ultimo piano e finire il corto con una manciata di paragrafi senza esplorare nulla.
Io ho sempre considerato true path quelle storie in cui o segui una ed una sola strada oppure non potrai vincere (o perché le altre scelte portano alla morte, o perché non ti forniscono gli indizi/oggetti necessari in seguito).
Quali ramificazioni sono "sufficienti" per trasformare un true path in un branch & bottleneck? Ma poi true path è relativo al percorso o alla struttura?

il mietitore ha scritto:

automaticamente perdiamo perchè veniamo processati come traditori per aver rivelato informazioni troppo confidenziali, tra cui potenziali segreti. AL NOSTRO COMANDANTE!

Qui anche io ho protestato (mentalmente) mentre lo leggevo. Ti rivelo che, andando avanti

 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 la figura del Comandante sia diversa dalla figura del Generale che viene citato nell'introduzione e non solo: il Comandante sia una spia che lavora per i Neri! Ciò che accade nel corto (venire processati) ha perfettamente senso ma risente del livello un po' troppo astratto e abbozzato del corto.

il mietitore ha scritto:

Sottoscrivo un po' tutto. È un enigma che non ha senso nella trama, che si risolve semplicemente pensando alle quattro configurazioni possibili e provandole tutte fino a trovare quella che funziona. Non è un design brillante, è qualcosa che evidentemente all'autore piaceva ma che, in questo gioco, non ha alcuna utilità.

Piccola provocazione amichevole: non so che orologi digitali abbiate tu e FinalFabbiX, ma il 7 digitale ha un trattino orizzontale e due trattini verticali, quindi 17 e 71 non possono essere due soluzioni valide dell'enigma lol e sia 14 che 41 sono paragrafi in cui la storia procede (rispetto a farti accorgere dell'errore davanti ad un paragrafo che non c'entra nulla).
Scherzi a parte: considerato il tono del corto, anche a me l'enigma è apparso fuori contesto e appiccicato "con la saliva". Ho però immaginato che l'autore si sia detto "è un librogame, voglio metterci anche un enigma" e ragionando in questo modo sono convinto che sia il punto migliore in cui inserirlo.

HarlockHrk
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Re: Corti 2024 - Settimana 2

HarlockHrk ha scritto:

Piccola provocazione amichevole: non so che orologi digitali abbiate tu e FinalFabbiX, ma il 7 digitale ha un trattino orizzontale e due trattini verticali, quindi 17 e 71 non possono essere due soluzioni valide dell'enigma  e sia 14 che 41 sono paragrafi in cui la storia procede (rispetto a farti accorgere dell'errore davanti ad un paragrafo che non c'entra nulla).
Scherzi a parte: considerato il tono del corto, anche a me l'enigma è apparso fuori contesto e appiccicato "con la saliva". Ho però immaginato che l'autore si sia detto "è un librogame, voglio metterci anche un enigma" e ragionando in questo modo sono convinto che sia il punto migliore in cui inserirlo.

Confermo anch'io che le due uniche soluzioni sono 14 e 41.. smile   Come dici te il 7 digitale ha una stanghetta di meno, e sono convinto anch'io che l'enigma sia stato un po' infilato a forza perchè lo spazio c'era e un'enigma in più dona varietà all'azione.  A me non è dispiaciuto... è stato il solo corto con enigmi finora e non toglie nulla all'esperienza (non aggiunge neanche troppo, però). Ha usato il 10% dello spazio? E allora?   A me fa più che altro ridere che in pratica il poliziotto addormentato è messo ad esca per eventuali fuggitivi perchè: se prendi la chiave devi capire come usarla ed è facile che ti ingabbiano... se non hai la chiave ti ingegni e capisci che bastano due persone per superare un cacchio di recinto fregandosene della porta bigsmile  Probabilmente i poliziotti stessi, se devono uscire momentaneamente dal perimetro usano il recinto per far prima!

mizraim
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Re: Corti 2024 - Settimana 2

Ecco i miei commenti e la classifica per il secondo girone.


Le chat noir: un racconto divertente, progettato bene, con molte diramazione e longevità sorprendente per un corto, ben bilanciato. C'è stata molta attenzione ai dettagli, non mi riferisco soltanto agli atteggiamenti felini, ma anche ai dettagli di game design, non ho trovato nessun passaggio brusco tra i vari paragrafi, nonostante le tante diramazioni.

I punti stress sono stati gestiti bene, ma, sebbene abbia capito la logica che c'è dietro, non ho capito perché in alcune situazioni vengano assegnati, in altre simili no. Probabilmente a causa del limite dei 23mila caratteri? Questa è una pecca per me.


Benvenuti a SMILETOWN: un altro bellissimo corto, fatto bene, senza bug e con buone diramazioni che offrono longevità. La storia è interessante e più matura rispetto ai corti letti in queste due settimane. È sempre buono che una qualsiasi opera faccia parlare di sé, ma sono anche del parere che si è discusso fin troppo di Smiletown nei commenti. Se i fruitori si confrontano per ipotizzare il significato di alcuni dettagli, significa che l'autore ha dato del materiale su cui far riflettere; ma se gli utenti si confrontano per ipotizzare dettagli core della storia, come comprendere a fondo la trama o discutere della soluzione di un enigma ambiguo, significa che la trama non è chiara e che l'enigma non è riuscito. Per capire questo corto a fondo ho dovuto rileggerlo fin troppe volte. Per me questo è un aspetto negativo. Tuttavia mi è piaciuto e mi complimento.


Scacco matto: ammetto che già al secondo paragrafo (il 42 partendo dal Bianco) non sapevo cosa dovevo fare. L'ho ricominciato mettendoci più attenzione. Purtroppo la scrittura striminzita non mi ha permesso di immergermi nell'atmosfera che probabilmente l'autore aveva immaginato. È un vero peccato perché siamo davanti al più classico esempio di storia di spionaggio, ma ci sono troppe lacune nella narrazione e nella progettazione. Ma l'idea non è da buttare via. Una storia astratta può diventare anche poetica se fatta bene.


Secondo il mio parere:

primo posto: Le chat noir
secondo posto: Benvenuti a SMILETOWN
terzo posto: Scacco Matto


I miei complimenti a tutti i partecipanti.

Biriany
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Re: Corti 2024 - Settimana 2

il mietitore ha scritto:

Non ho verificato tutte le strade, ma ho fatto qualche esperimento e tra lo stress che aumenta e i sentieri che portano a game over inappellabili il sentore di true path è molto forte.

Le chat è il racconto con più percorsi differenti tra i sei letti fino ad ora, altro che true path. E se proprio vogliamo essere onesti, il difetto non è morire facilmente, bensì è la clemenza del corto, che ti porta quasi sempre a vincere.
Se provi a percorrere gli altri percorsi che hai detto di non aver provato, ti accorgerai che la tua sensazione è errata.
Probabilmente hai letto e giudicato in fretta.

Biriany
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Re: Corti 2024 - Settimana 2

HarlockHrk ha scritto:

il mietitore ha scritto:

Un controllo veloce delle varie strade indica che non si tratta di un true path, ma il gioco è in ogni caso composto da una semplice rete di canali che o ti fanno perdere o ti fanno raggiungere il lieto fine senza che si possa fare davvero qualcosa per controllare l'esito delle proprie azioni.

il mietitore ha scritto:

Non ho verificato tutte le strade, ma ho fatto qualche esperimento e tra lo stress che aumenta e i sentieri che portano a game over inappellabili il sentore di true path è molto forte.

Mi sorge una domanda. Cosa intendi con true path?
Sia SMILETOWN che Chat Noir hanno un unico "goodending" e diversi "badending".
Entrambi - dalle mie run - permettono di arrivare al goodending passando per strade diverse (ma sempre simili, che considero conseguenza del vincolo dei 23.000 caratteri). Ad esempio mi sembra che su Chat Noir si possa salire fino all'ultimo piano e finire il corto con una manciata di paragrafi senza esplorare nulla.
Io ho sempre considerato true path quelle storie in cui o segui una ed una sola strada oppure non potrai vincere (o perché le altre scelte portano alla morte, o perché non ti forniscono gli indizi/oggetti necessari in seguito).
Quali ramificazioni sono "sufficienti" per trasformare un true path in un branch & bottleneck? Ma poi true path è relativo al percorso o alla struttura?

Biriany ha scritto:

il mietitore ha scritto:

Non ho verificato tutte le strade, ma ho fatto qualche esperimento e tra lo stress che aumenta e i sentieri che portano a game over inappellabili il sentore di true path è molto forte.

Le chat è il racconto con più percorsi differenti tra i sei letti fino ad ora, altro che true path. E se proprio vogliamo essere onesti, il difetto non è morire facilmente, bensì è la clemenza del corto, che ti porta quasi sempre a vincere.
Se provi a percorrere gli altri percorsi che hai detto di non aver provato, ti accorgerai che la tua sensazione è errata.
Probabilmente hai letto e giudicato in fretta.

Scusate, ho usato un termine a sproposito: mi spiego meglio.

È vero che il true path è quell'unico percorso "giusto", da indovinare, e che rende tutti gli altri sbagliati. Meccanicamente è merda, e fin qui ci siamo.

Tuttavia non credo che aggiungere due o tre binari perfettamente paralleli risolva realmente il problema, specie in un libro così corto. È vero, è meglio e si inserisce un senso di libertà, ma si tratta comunque di offrire al giocatore due scelte: o vai "verso una delle direzioni giuste, che poi ti porteranno verso l'unico finale giusto" o sbagli vai a finire su un binario morto. La cosa può funzionare in un libro molto più grande, dove la rete di binari e di meccaniche che li governano si fa talmente ampia da dare vita veramente a una storia interattiva. In questo caso avere due o tre scelte che però vanno sempre e comunque finire in un binomio giusto/sbagliato è un gradino sopra il true path, ma finisce lì.

Tra gli altri librigame che abbiamo incontrato finora abbiamo già visto soluzioni che rendono l'esperienza qualcosa di più di una serie di canali paralleli. "La notte dell'Esabau" aveva un ciclo centrale attorno al quale si poteva girare con grande libertà. "Una vendetta" era un true path, ma aveva questa cosa delle visioni che ci permettevano almeno di operare scelte ponderate, basate sugli elementi che ci ricordavamo. Personalmente, a questo è un giudizio mio, credo che i corti debbano fare tesoro della loro essenzialità e proporre esperienze di questo tipo: non una semplice rete di binari, ma meccaniche brillanti che riescano a fare emergere qualcosa che non sia limitato dal minuscolo spazio dei 23'000 caratteri.

"Le chat noir" secondo me ha sì più strade, ma se non posso fare altro che sceglierle sperando che siano corrette siamo sempre dalle parti del true path, a livello di esperienza.

Spero di essermi spiegato.

il mietitore
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Re: Corti 2024 - Settimana 2

HarlockHrk ha scritto:

Piccola provocazione amichevole: non so che orologi digitali abbiate tu e FinalFabbiX, ma il 7 digitale ha un trattino orizzontale e due trattini verticali.

Esiste in entrambe le versioni:

https://external-content.duckduckgo.com/iu/?u=http%3A%2F%2F1.bp.blogspot.com%2F-UDQnI98aAgU%2FUJSOfqxenRI%2FAAAAAAAACZk%2FMUTnA-PUIgk%2Fs1600%2Fdclock-7_screen.gif&amp;f=1&amp;nofb=1&amp;ipt=cfcdb2cdc1ceb89a0bc79752de79d22599527d4156414c2d8130b292c0e4c173&amp;ipo=images

il mietitore
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