Si chiudono i gironi di Heineken: disastro Treviso, quasi Aironi (a parte la fulgente gemma del 29-28 ai vicecampioni del Biarritz). Eh, beh: c'est la vie.

Ora aspettiamo il 6 nazioni...

C'è sempre troppo ottimismo dall'alto. Un po' di sano realismo non fa mai male.

Sulla meta nostra ho quasi disfatto il divano, stavolta ci siamo andati vicino, ma come dice un mio amico "vicino conta solo a bocce". Peccato perché un Irlanda così in emergenza per gli infortuni e fallosa non ci ricapiterà facilmente.

Quest'anno non ho previsto trasferte a Roma per il Sei Nazioni, quindi dei treni so poco, diciamo che so che ci sono e basta.

copioincollo quello che ho scritto in un altro forum:

io lo ripeto ad ogni edizione: ma che ci facciamo nel 6 (dovremmo dire "5"!) nazioni? per carità, il rugby in italia sarà pure cresciuto, avremo qualche buon giocatore, ma a livello internazionale siamo nel rugby quello che cipro è nel calcio: di tanto in tanto ne azzecchiamo una ma nel complesso siamo scarsi! facciamocene una ragione: 8 cucchiai di legno, 4 whitewash, ci siamo inventati il trofeo garibaldi e l'abbiamo sempre perso, 7 vittorie e 1 pareggio in 11 anni...

e non è che a livello di club siamo molto meglio: tanto abbiamo fatto per avere dei team in celtic (e ne abbiamo ben 2!), ma i risultati sono stati da mediocri (treviso, comunque ottava) a tremendi (aironi, mestamente ultimi).

poi possiamo stare lì a compiacerci del gioco che è in crescita, a farci storie su come maturano le sconfitte, ma tant'è: siamo sopravvalutati (e/o ci sopravvalutiamo).

per inciso: questa autocelebrazione (perchè i primi ad avere colpa sono sempre i vertici federali) è una delle cose che non mi vanno giù del rugby a 15, perlomeno italiano. storicamente la fir ha sempre messo i bastoni fra le ruote alla crescita delle federazioni simili (rugby a 13 e football), comminando squalifiche a chi giocasse anche uno degli altri sport. beh, sempre... sempre fino ad ora, che si sente tranquilla con un sacco di squadre, categorie e con un importante riconoscimento internazionale...
e questa sarebbe la nobiltà del rugby? a me suona tanto di posizione ipocrita, invece (pur non togliendo nulla al rugby in generale).

Meno male non ho avuto la possibilità di vedere il massacro.