ilsaggio79 ha scritto:

purtroppo non fa vedere nulla...

fatto! ora dovrebbe andare



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ilsaggio79 ha scritto:

blubbo ha scritto:

fatto! ora dovrebbe andare

bè 155x77 px non è il massimo 
cmq cosa sono? etichette?

eccheduepalleeeeee!! vediamo se mo co' sto link funge

È di questi giornio la mirabolante scioperta che la birra weiis può essere non solo bianca ma anche rossa!
ho provato questa
franziskaner weiis rossa ed è veramente buona, è la birra che ho bevuto ieri in un pub che frequento e che era aperto anche il 1°, perciò è stata la prima birra del 2011 per me!

C'è persino il 3d già aperto!
Beh, meglio che non vada a leggere indietro...



Allora, devo a gpet74 una spiegazione su una verità che ormai speravo fosse una conoscenza pacifica per chiunque: la birra doppio malto non esiste.

Molto semplicemente: "doppio malto" è una dicitura della normativa italiana (ha solo un valore legale e solo in Italia) che designa le birre a più di 14,5 gradi Plato.
I gradi Plato misurano la concentrazione degli zuccheri nel mosto prima della fermentazione, questa può essere più o meno completa, quindi non c'è una traduzione costante in grado alcolico, ma approssimativamente un mosto superiore ai 14,5 gradi Plato darà origine a una birra di più di 5,5% vol.

Il punto è che "birra doppio malto" non dà alcuna informazione sullo stile della birra medesima: sappiamo che non sarà molto leggera, ma nulla a parte questo; può essere di qualunque tipo di fermentazione, a qualsiasi intensità di colore, dolce, amara, acida, ossidata o quasi insapore, a mala pena più forte della media oppure fortissima.
Può essere una birraccia industriale oppure un capolavoro artigianale.

Ancora e più specificamente: la dicitura non ci dice nemmeno alcunché sulla quantità di malto impiegata nella produzione; essa non è affatto "doppia", ma può essere addirittura inferiore a quella utilizzata per fare una birra "non-doppio malto", perché le birre che fanno largo uso di cereali di qualità inferiore non maltati (mais e riso) vanno comunque definite legalmente "doppio malto", se superano i fatidici 14,5 gradi Plato.



Quindi, se siete dei funzionari il cui compito è calcolare le accise sugli alcolici usate pure il termine "doppio malto" (siete costretti), se invece siete dei bevitori che non vi scappi mai questa espressione infame, immediata spia di ignoranza in materia.

Per quanto mi riguarda ben poche birre se la vedono con la Forst, tra l'altro prodotta a circa mezzo chilometro da casa mia. Rigorosamente Kronen da spina, anche se durante il periodo natalizio se ne escono con taluni aromi speziati che andrebbero assaggiati per forza.