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Librogame in versione variant o deluxe: cosa ne pensate?

Considerazioni di fine concorso

Re: Considerazioni di fine concorso

FinalFabbiX ha scritto:

Per dare un esempio concreto, propongo un'idea per il bando 2025 che secondo me porta il concorso verso la direzione giusta:

I corti 2025 non avranno un tema, ma dovranno iniziare con la seguente frase: "Il cellulare vibra. Lo prendi in mano. Lo schermo bianco illumina la penombra. Hai una nuova notifica ed è una notifica che non ti aspettavi."

Per me risolverebbe tutte le questioni sull'attinenza al tema, e guiderebbe i corti verso il mondo moderno senza essere invasivo. Cosa c'è nella notifica? Hanno annunciato la fine del mondo? Il ritrovamento di un antico tesoro (e parte un corto storico in flashback)? È il mio ex che vuole ricominciare?

powerbob ha scritto:

Ma vorrei almeno che chi decide di partecipare come votante lo faccia con un giusto criterio

Con tutto il bene del mondo, ma io credo che sia un approccio sbagliato. Chi non ha preso cantonate scagli la prima pietra. Nessuno nasce imparato, e anche autori pluripremiati ogni tanto scrivono delle cose che sono vergognose. Sono d'accordo di escludere i giudizi vuoti, ma se mettiamo barriere prima o poi ci troviamo da soli a votarci a vicenda.

Ma certo, sono d'accordissimo, infatti forse mi sono espresso male. Quello che io chiamo "criterio" consiste semplicemente nell'evitare situazioni paradossali con utenti che ad esempio non leggono nemmeno il post coi corti dove viene richiesto un minimo commento e si limitano a condividere la loro classifica finale, oppure che nella fase dei gironi mettano un corto allultimo posto, criticandolo aspramente, e poi come per magia votano per il suo ripescaggio. Tu ad esempio hai cambiato opinione in finale, ma hai spiegato a dovere le tue motivazioni. Nel primo giorno dei ripescaggi invece c'erano un paio di utenti (i cui commenti poi sono stati cancellati ma conservo lo screen volendo) che avevano messo Scheibspion al primo posto, mettendo al secondo posto Scacco matto e al terzo la spia di smeraldo.
Anche un paio di edizioni fa se ricordi con Loops ci fu chi gli diede 10 senza una motivazione valida, oppure chi diede 7 a Caccia Maledetta e 4 ad Anima Gemella. Lì al di là di quelli che possono essere i gusti personali (su cui non mi permetterei mai e poi mai di discutere) subentrano dei fattori che mi spingono a riflettere sul metro di giudizio di alcuni utenti... Ed è la cosa che più mi spaventa quando si cerca di attirare una gran massa di votanti.

powerbob
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Re: Considerazioni di fine concorso

powerbob ha scritto:

Ma certo, sono d'accordissimo, infatti forse mi sono espresso male. Quello che io chiamo "criterio" consiste semplicemente nell'evitare situazioni paradossali con utenti che ad esempio non leggono nemmeno il post coi corti dove viene richiesto un minimo commento e si limitano a condividere la loro classifica finale, oppure che nella fase dei gironi mettano un corto allultimo posto, criticandolo aspramente, e poi come per magia votano per il suo ripescaggio. Tu ad esempio hai cambiato opinione in finale, ma hai spiegato a dovere le tue motivazioni. Nel primo giorno dei ripescaggi invece c'erano un paio di utenti (i cui commenti poi sono stati cancellati ma conservo lo screen volendo) che avevano messo Scheibspion al primo posto, mettendo al secondo posto Scacco matto e al terzo la spia di smeraldo.
Anche un paio di edizioni fa se ricordi con Loops ci fu chi gli diede 10 senza una motivazione valida, oppure chi diede 7 a Caccia Maledetta e 4 ad Anima Gemella. Lì al di là di quelli che possono essere i gusti personali (su cui non mi permetterei mai e poi mai di discutere) subentrano dei fattori che mi spingono a riflettere sul metro di giudizio di alcuni utenti... Ed è la cosa che più mi spaventa quando si cerca di attirare una gran massa di votanti.

Bisogna dire che la natura di un concorso a giuria popolare è poi questa, c'è poco da fare. Penso che molto si sia fatto per arrotondarne i difetti, tipo obbligare la gente a produrre un commento e obbligare a partecipare ad almeno cinque votazioni per poter votare alla finale. Ma alla fine il voto rimane in mano a una massa piuttosto ridotta di votanti, ognuno coi suoi gusti strani che, con numeri così bassi, finiscono per avere un peso importante nel formarsi della classifica.

Da quel che ho visto nei commenti mi pare che tutti abbiano giocato i corti almeno una volta nel corso del concorso, dato che i commenti erano sempre molto puntuali.

Così su due piedi non mi vengono in mente altri modi per evitare che la gente voti a caso o, al contrario, in maniera pilotata, anche perchè con poche decine di votanti tutti i voti vengono in una misura o nell'altra vagliati dalla comunità e dalla giuria. Paradossalmente la salvezza del concorso è proprio che è piccolo, al momento: finchè i numeri si mantengono così bassi il problema può essere tenuto facilmente monitorato. Se avessimo cento votanti il discorso sarebbe diverso, secondo me, perchè auguri a individuare eventuali "truppe cammellate", se si dovessero presentare.

il mietitore
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Re: Considerazioni di fine concorso

Ma sì ragazzi, il concorso ormai dopo quindici anni va bene. Ogni nuova organizzazione gli dà una sua impronta, cerca di differenziarsi e migliorare, ma l'impianto generale va bene. Ma veramente riusciamo a considerare un concorso amatoriale per libgigioco in italiano con 30 partecipanti meno di un grande successo?

Era già un successo nella sua prima versione, con 8 titoli o quel che erano...
Detto questo, mica possiamo costringere la gente a giocare, leggere e votare, in un momento storico poi in cui i forum sono praticamente morti... Anzi, il risultato attuale è molto apprezzabile.
Abbiamo poi la platea di Play, l'occhio degli editori, la gazzetta, il totoautori... è tutto stupendo e ce lo siamo costruito in 15 anni... ce lo siamo meritato!

Facciamoci un applauso e prepariamoci al prossimo anno, ma con un grosso sorriso sulle labbra!

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
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Mornon
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Re: Considerazioni di fine concorso

Scrivo con colpevole ritardo, ma tra post-concorso, vacanza, lavoro e cose da scrivere non sono riuscito a fare prima.

Rispondo un po' a tutti, così riesco a scrivere quei post lunghissimi che nessuno legge.

GGigassi ha scritto:

Non ho dubbi sul fatto che ci sia stato un sistema casuale che ha determinato i Corti per i gironi, e il fato ha voluto che ne abbia messi alcuni tra i più infiammatori (The Curfew e il mio) proprio alla fine, per mantenere vivo il traffico sul forum. Bravo sistema casuale!

Tutti i corti in concorso sono stati estratti a sorte, mentre i due citati, che erano fuori concorso fin dall'inizio, li abbiamo sistemati negli ultimi due gironi: ci sembrava brutto cominciare il concorso con un fuori concorso...

GGigassi ha scritto:

SANGUE NUOVO: mai come in questa edizione ho riscontrato tanti votanti nuovi che non hanno mollato il colpo subito dopo un girone ma ci hanno accompagnato fino alla fine o quasi.

Confermo che molti hanno votato tutte le settimane, sia tra gli autori che non (questi secondi però su facebook). Un calo c'è comunque stato, come evidenziato da molti il concorso resta lungo, però ha tenuto botta meglio che altre volte, mi sembra.

GGigassi ha scritto:

FUORI CONCORSO DICHIARATI: come ho già detto altrove, per me non è stata una buona idea, meglio mantenere il mistero

Io personalmente non sono d'accordo, non mi piace l'idea di "costringere" un lettore a leggersi un corto che poi non serve ai fini del concorso. Se i corti sono 5 o 6 è un conto, ma quando sono 20 o 30, meglio risparmiare del lavoro inutile a chi non vuole farlo (dando però la possibilità a chiunque voglia di leggerseli tutti).

Mornon ha scritto:

Un calendario iterativo settimanale ha l'effetto di tenere l'attenzione desta per tante settimane di seguito. Rilasciare tutto assieme provocherebbe da una parte l'abbandono di tanti a fronte di un impegno che può sembrare soverchiante se preso integralmente, e dall'altra l'effetto da serie tv bingwatched di netflix al day 1: dopo una settimana di commenti non ne parla più nessuno.

Le formule iterative e i gironi sono molto più triggeranti, e più a lungo.

D'accordo al 100%

m0ch ha scritto:

Darei comunque agli autori la possibilità di correggere piccole sviste involontarie prima dell’inizio del concorso (vedi Sombra e The Curfew).

Avremmo tanto voluto farlo. Purtroppo di Sombra non ce ne siamo accorti (colpa nostra) e The Curfew è arrivato l'ultimo giorno utile.

m0ch ha scritto:

DURATA: penso che duri leggermente troppo e che questo finisca per penalizzare i corti delle ultime settimane che vengono letti da meno persone. Lo ridurrei a 5 o 6 settimane (in base al numero di corti candidati) e lascerei ai giudici l’onere di una preselezione. I corti scartati potrebbero comunque essere letti e ricevere dei feedback nella prima settimana del concorso. In alternativa potrebbero ricevere dei feedback solo dai giudici.

E' esattamente quello che è stato fatto l'anno scorso, con strascico infinito di polemiche e praticamente nessun commento favorevole. Ma il vento può sempre cambiare.

m0ch ha scritto:

ATTINENZA AL TEMA: per me ha poco senso che venga usato come criterio di valutazione in quanto il concorso ha dimostrato che è interpretabile in maniera molto soggettiva. Non mi sembra giusto che alcuni corti siano stati penalizzati perché il votante aveva una sua idea di spia che non combaciava con quella dell’autore, comunque legittima. D’altra parte imporre una definizione rigida del tema genererebbe il rischio di corti troppo simili tra loro. La soluzione per me potrebbe essere escludere i corti palesemente fuori tema durante la preselezione (ma l’autore deve poter esporre le proprie ragioni prima che venga presa una decisione). I corti ammessi dai giudici NON dovrebbero invece in alcun modo essere valutati in base all’attinenza al tema.

Questo è il grande dilemma che accompagna ogni edizione del concorso. Chi pensa che dovrebbe essere la giuria e chi i votanti.
Io sono nettamente per la seconda perché ritengo sia tragico veder vincere un corto che tutti giudicano fuori concorso, solo perché due giudici su tre hanno preso un abbaglio. Lasciando perdere il fatto che poi ogni votante ne terrà comunque conto nel suo giudizio, come avvenuto nelle edizioni a cui ho partecipato dove la giuria diceva esplicitamente "non tenete conto dell'attinenza al tema nei vostri voti!" e tutti ne tenevano conto smile

djmayhem ha scritto:

io suggerirei di fare come Sanremo, nella stessa sessione dividere i corti in gara tra "big" e "esordienti/prime armi", con due classifiche distinte.
In questo modo avremmo due "gironi" a settimana, dimezzando i tempi, e potremmo mettere in competizione autori più o meno dello stesso livello.
ovviamente è una proposta come tante

Il rischio è che uno dei due concorsi abbia pochi "iscritti" perdendo di valore. Inoltre bisogna comunque leggersi 6 corti a settimana.

GGigassi ha scritto:

È da tempo che rispunta sul forum l’idea di un concorso a partecipazione limitata con una decina di Corti selezionati dagli organizzatori. Forse il concorso 2025 potrebbe essere l’occasione per sperimentare questo sistema.

Potrebbe essere un tentativo, sicuramente renderebbe il concorso molto più rapido.

il mietitore ha scritto:

Il principale problema che ho percepito riguardo al tema, nelle discussioni, non è stato tanto deciderne la definizione, ma il significato. Ci si è scannati sul fatto che il tal personaggio o il tal oggetto fossero o meno una spia, e di fatto non si è arrivati a nulla.

Nei pochi anni in cui ho partecipato al concorso, mi sono reso conto di quanto soggettiva sia l'interpretazione del tema. Molti votanti, soprattutto su facebook, non sono interessati ai sofismi su "cosa voleva intendere il bando riguardo al tema" ma giudicano con molta più leggerezza, di pancia, sia sulla qualità del corto che anche sull'attinenza al tema. Se dovessimo spiegare a ogni votante con esattezza come devono interpretare il tema, perderemmo la metà dei votanti. Anzi, vorrebbe dire che la giuria vuole imporre ai votanti la propria personale visione del tema: la cosa ha senso, ma a quel punto dovrebbe essere la giuria a decidere quali corti sono a tema e quali no, non demandare la scelta ai votanti per poi dire loro "non stai votando bene".

il mietitore ha scritto:

Il sistema di votazione a me piace. Personalmente credo che sia un po' troppo generoso, perchè a conti fatti metà dei corti sono arrivati in finale.

La generosità è voluta, per garantire che nessun corto valido resti escluso dalla finale per dei sorteggi sfortunati. In due anni, mi sembra che i risultati siano stati buoni da questo punto di vista.
Ovviamente, ha senso anche passare a un altro sistema di votazione (di fatto, quello a punteggi numerici senza ripescaggio e finale).

il mietitore ha scritto:

Secondo me dei corti fuori concorso bisognerebbe parlarne in una sezione a parte, affinchè non tolgano visibilità a chi invece è in concorso.

Probabilmente meglio così rispetto a come abbiamo fatto quest'anno.

il mietitore ha scritto:

In generale, comunque, credo che questa doppia modalità di voto sia l'ideale per mantenere il concorso vivo e vegeto. Dispiace se è difficile costruire un dialogo tra i due blocchi di votanti, ma è la cosa migliore per mantenere ampio il giro attorno al concorso.

Concordo al 100%

il mietitore ha scritto:

Ridurrei anche io a 5 o 6 gironi, a cui si aggiunge ovviamente il girone finale, ma non metterei una preselezione. Come dicevo sopra, concentrerei i corti così da creare molto più macello. Cosa che tra l'altro renderebbe il concorso anche più "dinamico", rendendolo attraente per il pubblico.

Bisogna capire quanti corti sono digeribili dal "grande" pubblico. Tre erano già ostici per qualcuno, aumentandoli ovviamente ci si guadagna in tempo ma non sappiamo se si perderanno lettori (soprattutto su facebook) per strada.

fine prima parte  bigsmile

giax
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Re: Considerazioni di fine concorso

...si continua...

m0ch ha scritto:

Secondo me le strade sono due: la prima è lasciare la massima libertà interpretativa ed eliminare il criterio di attinenza

Così però ci esponiamo all'invio di corti che non c'entrano niente, o quasi niente, magari già esistenti e rattoppati alla buona.

m0ch ha scritto:

La seconda strada è imporre un tema con una definizione E un significato precisi.

Più il tema è specifico e più è facile valutarne l'attinenza, quindi questa soluzione è buona. Però il rischio è di limitare molto la realizzazione e di avere corti molti simili tra di loro.

m0ch ha scritto:

Non farebbe schifo se prima o poi venisse aperto anche un canale Telegram che mi risulta sia molto più usato da una fascia di pubblico per il momento meno coinvolta (rispetto al potenziale) dalla rinascita dei librogame.

Sono un boomer e uso a malapena Facebook, ma spero anche io che il prima possibile LGL si lanci su telegram, tiktok, discord e su qualunque piattaforma dove esistono persone con meno di trent'anni  bigsmile ne abbiamo un disperato bisogno  wink

m0ch ha scritto:

Dal momento che eliminerei il criterio dell'attinenza in fase di valutazione lascerei questa regola della preselezione della giuria solo per evitare che qualcuno se ne approfitti e si presenti con un corto totalmente fuori tema.

Non c'è mai bianco e nero. Ci sarà sempre un corto che non è totalmente, ma "quasi totalmente" fuori tema. E se l'opinione della giuria sarà diversa da quella del 90% dei votanti, sarà un problema. Questa è la mia opinione, molti la pensano come te (credo).

mizraim ha scritto:

Francamente, avendo sentito tutte le campane, mi sembra l'idea più sensata aumentare di un corto la sfida settimanale.

4 corti alla settimana, potrebbe essere un tentativo. Sapendo che si corre un rischio.

FinalFabbiX ha scritto:

COPERTINE: non ci avrei scommesso una lira, invece è stata una grande idea. Ha reso i corti memorabili a colpo d’occhio. Unico piccolo appunto, la fascetta ha poco senso: ormai i corti hanno la forza di emergere con una propria identità.

Potrebbe essere carino ideare una grafica ad hoc per i corti. Ma non so quanto sia semplice.

FinalFabbiX ha scritto:

PREMIO LIBRARSI: per l’ennesimo anno di fila, penso che il pubblico di Librarsi sia in antitesi con quello dei corti. I corti scelti da Librarsi non hanno le caratteristiche amate dalla giuria popolare, e viceversa. In sostanza i corti partecipano a due concorsi diversi. Sarei curioso di sapere a cosa puntavano gli autori.

Sicuramente c'è una differenza importante fra i due metri di valutazione: i votanti votano in base a quello che hanno tra le mani, Librarsi in base a cosa potrebbe diventare dopo il proprio intervento. Magari anche i votanti voterebbero in modo diverso, se usassero questo parametro.

FinalFabbiX ha scritto:

Azzardo una proposta che aleggia da qualche anno: si potrebbe provare a inserire come tema un vincolo oggettivo come, ad esempio, una frase da usare come incipit.

Sicuramente si risolverebbe il problema dell'attinenza. Ma bisogna accettare un corto che comincia con quell'incipit e poi va a finire da tutt'altra parte: ho il mio corto già scritto, potrò riutilizzarlo semplicemente appiccicandoci sopra questa frase all'inizio? magari con qualche modifica al paragrafo iniziale, sì.

FinalFabbiX ha scritto:

CALO DI INTERESSE FINALE: il concorso dura troppo, specie con il ripescaggio. Anche quest’anno le finali le hanno votate in pochi. Si potrebbe pensare a un ripescaggio automatico e a 4 corti per settimana.

La finale subisce per forza di cose un calo di votanti perché gli autori non possono votarsi.
Se escludiamo la prima settimana, che ha avuto un picco di votanti (42), gli altri gironi hanno avuto questi votanti: 37-36-30-37-32-35. La tendenza a calare c'è, ma molto poco marcata.
Ripescaggio e finale abbiamo 30 e 25, ma dobbiamo considerare almeno 5/6 voti mancanti da autori che non hanno votato.
Insomma, credo anche io che il concorso sia troppo lungo, però quest'anno i votanti hanno tenuto botta oltre ogni più rosea previsione.

FinalFabbiX ha scritto:

AMMISSIONE DEI CORTI: qui c’è stato un bel pasticcio. Ammettere dei fuori concorso in un torneo a eliminazione diretta, secondo me, è un errore. Tornerei al sistema degli anni precedenti, in cui i fuori concorso venivano esclusi e basta.

Ripeto che secondo me qui c'è un po' di confusione: i fuori concorso non sono stati ammessi, sono rimasti fuori concorso. Sono stati esclusi. Solo, si è data loro la possibilità di ricevere dei feedback, ma a livello di voti non hanno cambiato nulla. Potevano essere messi in un girone a parte per non inquinare i commenti, ma, insomma, non mi sembra un gran danno.
L'unica cosa su cui recrimino è stato ammettere in un primo momento Sombra che pensavamo fosse in concorso. Per quello, più di ammettere l'errore e chiedere scusa per l'inconveniente non possiamo fare  hmm

FinalFabbiX ha scritto:

DADO: un’idea di cui non ho ancora capito il senso. Occupa molta “attenzione” del bando. Ma cosa si può fare, a livello di game design, con qualche lancio di dado? Poco o niente. L’unico effetto ottenuto dalla regola è stato di intrappolare nei cavilli un paio di autori.
Se la community pensa che si possa andare in un’altra direzione, perché non provare! Però allora andiamoci senza mezze misure. Magari, dopo tanti anni, possiamo pensare a un concorso con una vera parte game incentivata - non qualche dado e basta.

Il senso era un po' quello, tentare di andare nella direzione di chi vuole più gioco, senza però affogare in corti complicatissimi che richiedono giorni per essere completati. Ammetto però che a causa di queste regole due corti sono finiti fuori concorso senza volerlo.

gpet74 ha scritto:

Insomma, per il prossimo anno auspicherei un "ritorno alle origini" (Dda bravo vecchietto quele sono) e un bando che si concentri più sul lasciare spazio alla creatività degli scrittori, dandogli anche lo  spazio necessario per esplicitare tale creatività, e senza troppe limitazioni "tecniche".

Ovviamente questa proposta va nella direzione opposta a chi chiede "un concorso più breve". Inutile sottolineare che corti più lunghi e complessi richiedono molto più tempo di lettura da parte dei votanti, che quindi leggeranno meno corti a settimana, aumentando di conseguenza il numero di settimane del concorso.

fine seconda parte  mad

giax
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Re: Considerazioni di fine concorso

ultima parte!

Mornon ha scritto:

Lunghezza - corto è bello. Teniamo assolutamente questi limiti, ma anche molto più brevi, fin quasi a sfiorare il micro. Il concorso deve essere soprattutto una sfida mentale a trovare il giusto congegno narrativo, non serve scrivere delle novelle-game. Io sono per lasciare il limite attuale o accorciare ancora.

Concordo (dai, non accorciamo però!)

Mornon ha scritto:

Regole - Qui invece mi sento di dire che bisognerebbe lasciare ogni decisione alla creatività di chi partecipa. "Fate come ve pare, basta che sta tutto in 6 pagine compreso eventuali regolamento e scheda" mi pare una soluzione ideale.

Il problema sono i tempi di lettura. Con regole complicatissime un corto può tranquillamente richiedere giorni di risoluzione, facendo fuggire molti votanti. Non credo che ce lo possiamo permettere, ma ammetto che la tentazione è forte: la sensazione di star "tarpando le ali" agli autori c'è.

FinalFabbiX ha scritto:

Ci sono prove concrete che, togliendo i limiti, il concorso si riempie di racconti che sono 6 pagine di regolamento e basta. Hai voglia di fare un anno di giochi da tavolo? Però ti dico già che ai votanti non piace votare 3 giochi da tavolo a settimana. E in 6 pagine ci entra un gioco da tavolo di tutto rispetto.

Il concorso non ha bisogno di autori, ma di votanti. Anche negli anni di maggior successo, c'era meno di 3 votanti per autore. È il minimo per mandare avanti la baracca.

Concordo al 100%

powerbob ha scritto:

Certo, potrebbe far comodo magari in fase di rilascio dei corti una descrizione breve che spieghi perché il corto rispetta il tema, magari scritta dall'autore stesso. Giusto per avere una base logica su cui i lettori possano riflettere, specie nei racconti più ambigui.

Questa è una proposta interessante

powerbob ha scritto:

Per quanto si dica che il concorso miri ad aumentare la quantità di votanti più che dei partecipanti, io ritengo anche che bisognerebbe domandarsi quanto cio sia effettivamente un bene.
abbiamo anche assistito (parlo soprattutto di facebook) a utenti che non sembravano minimamente avere idea di cosa andavano a commentare.
Da questo punto di vista, concordo sul concetto "meglio pochi ma buoni", in modo che il concorso possa vantarsi di garantire a chi partecipa dei feedback sempre ben ragionati e costruttivi.

Ovviamente sono scelte molto diverse tra loro, io credo che sia auspicabile un aumento dei partecipanti, considerando che chi partecipa su Facebook è pur sempre un iscritto a un gruppo privato di appassionati di librigame. Non quanto chi sta sul forum, però un minimo di passione ci sarà. Magari si potrebbe ripristinare il vincolo di data di iscrizione, per evitare iscritti dell'ultimo minuto, ma è anche vero che quest'anno su facebook un utente si è lamentato di non poter votare la finale perché arrivato troppo tardi, nonostante si fosse letto tutti i corti in gara.
Qualunque scelta si fa, si perde da una parte e si guadagna da un'altra.

il mietitore ha scritto:

powerbob ha scritto:

Nel primo giorno dei ripescaggi invece c'erano un paio di utenti (i cui commenti poi sono stati cancellati ma conservo lo screen volendo) che avevano messo Scheibspion al primo posto, mettendo al secondo posto Scacco matto e al terzo la spia di smeraldo.
Anche un paio di edizioni fa se ricordi con Loops ci fu chi gli diede 10 senza una motivazione valida, oppure chi diede 7 a Caccia Maledetta e 4 ad Anima Gemella. Lì al di là di quelli che possono essere i gusti personali (su cui non mi permetterei mai e poi mai di discutere) subentrano dei fattori che mi spingono a riflettere sul metro di giudizio di alcuni utenti... Ed è la cosa che più mi spaventa quando si cerca di attirare una gran massa di votanti.

Bisogna dire che la natura di un concorso a giuria popolare è poi questa, c'è poco da fare. Penso che molto si sia fatto per arrotondarne i difetti, tipo obbligare la gente a produrre un commento e obbligare a partecipare ad almeno cinque votazioni per poter votare alla finale.

Come detto, il rischio di un concorso popolare è questo. Lì deve essere la giuria a controllare e a valutare le situazioni che però, devo ammettere, nella maggior parte dei casi si risolvono da sole, come nei casi che hai citato tu.

giax
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Re: Considerazioni di fine concorso

Vi lascio la mia impressione non tanto come partecipante ma come votante.
Per me è ottimo avere tre uscite a settimana sono il numero giusto. Quello che non mi ha garbato è fare una classifica relativa alla settimana perchè alcune settimane avevano qualità decisamente diverse.

Io chiederei ai votanti di giudicare in valore assoluto con voto da 1 a 10 ogni racconto che poi va a fare una classifica finale assoluta con la media dei voti.

Cioè se una settimana ci sono raconti da 4, 5 e 3 non passa il turno il 5 ma va in una classifica globale.
Oppure una settimana da 9, 8 e 10 non viene eliminato l'8.

L' ideale sarebbe poi chiedere tre voti per categorie distinte come alcuni di voi già fanno Trama-Game-Attinenza al tema la cui media va a generare voto finale.

Esempio
Racconto Topolino
Trama 5
Game 8
Attinenza 6
voto finale in classifica:  6,33

il 6,33 va a fare media con gli altri voti della settimana degli altri utenti per generare punteggio finale.

Spero di essermi spiegato.
Poi è comunque divertente. Quindi al prossimo anno.

sanguy12
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Re: Considerazioni di fine concorso

giax ha scritto:

FinalFabbiX ha scritto:
Azzardo una proposta che aleggia da qualche anno: si potrebbe provare a inserire come tema un vincolo oggettivo come, ad esempio, una frase da usare come incipit.

Sicuramente si risolverebbe il problema dell'attinenza. Ma bisogna accettare un corto che comincia con quell'incipit e poi va a finire da tutt'altra parte: ho il mio corto già scritto, potrò riutilizzarlo semplicemente appiccicandoci sopra questa frase all'inizio? magari con qualche modifica al paragrafo iniziale, sì.

...e va bene così. Nulla ti impedisce di cambiare il paradigma. Un anno abbiamo vissuto di tema libero. Questa è una via di mezzo.

giax ha scritto:

Ripeto che secondo me qui c'è un po' di confusione: i fuori concorso non sono stati ammessi, sono rimasti fuori concorso. Sono stati esclusi. Solo, si è data loro la possibilità di ricevere dei feedback, ma a livello di voti non hanno cambiato nulla. Potevano essere messi in un girone a parte per non inquinare i commenti, ma, insomma, non mi sembra un gran danno.

No, non è vero. I voti non rimangono gli stessi, visto che c'è un corto in meno da sconfiggere, anche se ovviamente puoi controargomentare dicendo che sarebbe stato uguale con un corto immondizia.

Volevo però far passare un altro messaggio: nei due anni prima, i corti sono stati esclusi, nel senso che si è mandata una mail dicendo "ci spiace, il suo corto non è in linea con il bando. Arrivederci e all'anno prossimo". Il concorso ha il problema di essere lungo, il modo più ovvio di accorciarlo è togliere del tutto i fuori concorso, specie quelli che lo sono volutamente.

FinalFabbiX
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Re: Considerazioni di fine concorso

sanguy12 ha scritto:

Spero di essermi spiegato.

Un po' come successo anni fa, mi pare nel concorso del 2015.
Quest'anno non ho votato ma ho letto comunque tutti i corti in gara. Uno tra i miei preferiti, se non il preferito, alla fine ha vinto quindi direi che comunque sia alla fine chi merita passa avanti. Magari non avrei messo i restanti corti nell'ordine in cui sono arrivati, ma il mio è un voto del tutto personale di persona profana

What I have shown you is reality. What you remember, that is the illusion

sephirot0
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Re: Considerazioni di fine concorso

Caro Giax, come vedi non sei l'unico in colpevole ritardo!

Avrei voluto fare un post corredato da numeri e grafici relativi a questa edizione del concorso, ma mi sta prendendo troppo tempo. Ho quindi deciso di fornire le mie opinioni "testuali" e poi, magari, aggiungere in un secondo momento qualche analisi numerica. smile2

Come considerazione generale, sono molto contento di avere partecipato al concorso e ringrazio la terna per l'impegno che ha profuso. Non è esente da critiche (e già ne sono state fatte) ma come si dice "solo chi fa, sbaglia" e bisogna correttamente riconoscere anche i meriti! Grazie di tutto! smile2

FinalFabbiX chiedeva cosa avesse spinto o quali fossero gli obiettivi dei singoli autori. Non credevo di essere in grado di poter realizzare un corto-game e ho deciso di partecipare solo un paio di settimane dopo che è stato lanciato il tema, colto dal desiderio di mettermi alla prova. I miei obiettivi? Ottenere feedback di qualità da parte degli altri autori (centrato), non arrivare ultimo (centrato), vincere come migliore esordiente (mancato di un soffio!!) e ricevere una email di interesse da parte di Aristea (fallito). L'unico serio era il primo per cui sono andato ben oltre le mie più rosee aspettative!

Ed ora veniamo a qualche commento più puntuale, anticipando che ogni proposta o critica va vista sotto la luce del fatto che mi candido a stare dall'altro "lato" per il concorso 2025. Come giuria? Come organizzatore? Si deciderà in base agli altri volontari... smile2

GGigassi ha scritto:

FACEBOOK: hic sunt leones. Mai coperto. Se da una parte c’è stata la sorpresa di vedere certi risultati prevedibili ma non scontati (quindi un bel po’ di suspense) l’idea che gente esterna al forum voti i Corti mi ha fatto sentire il concorso meno “mio” o “nostro”. Ma tutto fa brodo.

Questo intervento di GGigassi corrobora una sensazione che ho avuto quest'anno e che ho riscontrato rileggendo un po' di post dei concorsi degli anni passati. Il tema del concorso come "nostro", come di un concorso tra amici. Ho personalmente interpretato sotto questa luce la "critica" di m0ch quando ha parlato di serietà. In un concorso tra amici ha senso avere dei corti "metaforumistici", tuttavia come possono venire interpretati da chi non appartiene o soprattutto segue il forum?
È chiaro che tutto stia nel "come" e non nel "cosa", ma per l'appunto ho voluto approfittare del fatto che GGigassi abbia scritto a chiare lettere quella che per me era una sensazione da osservatore.

Fatto 30, facciamo 31: non ho apprezzato alcune modalità recensorie che ho trovato alienanti sia nei confronti di un autore (esordiente) sia nei confronti di un votante iscrittosi per l'occasione. Non è mio obiettivo fare nomi quanto fare riflettere sulle modalità ed i loro effetti sui lettori. Leggere una recensione che inizia con "Non ci siamo" o "Sembra scritto da un bambino: 4; se l'autore è minorenne, aggiungere due punti" o "Mezze schifezze" cosa vi trasmette, cosa vi fa pensare?
Come pensate che venga recepito dall'ipotetico minorenne che si è cimentato per la prima volta in un concorso dove parteciparono "regolamentocacca" e "autoreincipitcacca" ("l'arte non è per tutti" cit.) o dove il corto "metaforumistico" è acclamato come fantasioso?
Siamo (siete) sicuri che questo genere di feedback stimoli le persone a restare?

FinalFabbiX ha scritto:

Il concorso non ha bisogno di autori, ma di votanti. Anche negli anni di maggior successo, c'era meno di 3 votanti per autore. È il minimo per mandare avanti la baracca.

Concordo al 100% e anche in quest'ottica va vista la mia precedente constatazione.

FinalFabbiX ha scritto:

CALO DI INTERESSE FINALE: il concorso dura troppo, specie con il ripescaggio. Anche quest’anno le finali le hanno votate in pochi. Si potrebbe pensare a un ripescaggio automatico e a 4 corti per settimana.

Qualche numerello lo posso tirare fuori smile2
Come anticipato da Giax, il calo dei votanti durante la finale dipende anche dal fatto che diversi autori hanno preferito non votare. Io stesso, come zage, mi ero ripromesso di votare solo durante i gironi.
Su un totale di 54 votanti, gli aventi diritto a votare ripescaggio e finale erano 42. Di questi, 30 (71%) hanno partecipato al ripescaggio e 26 (60%) alla finale. Non è male. 5 degli autori aventi diritto non hanno votato la finale.

powerbob ha scritto:

Certo, potrebbe far comodo magari in fase di rilascio dei corti una descrizione breve che spieghi perché il corto rispetta il tema, magari scritta dall'autore stesso. Giusto per avere una base logica su cui i lettori possano riflettere, specie nei racconti più ambigui.

L'idea può essere interessante ma ho un esempio specifico che richiede di attuarla con criterio: Nézumi. Nel mio corto la spia è nascosta volutamente e il giocatore deve capire chi sia ed è previsto che possa anche sbagliare. (Poi c'è chi ha trovato gli indizi palesi, chi nascosti, poco importa). Introdurre il corto con "Ho voluto scrivere una storia dove la spia va trovata" non so quanto avrebbe asservito lo scopo che stiamo trovando per risolvere un problema che - forse - non è un problema. Da ragionarci insomma.

FinalFabbiX ha scritto:

I corti 2025 non avranno un tema, ma dovranno iniziare con la seguente frase: "Il cellulare vibra. Lo prendi in mano. Lo schermo bianco illumina la penombra. Hai una nuova notifica ed è una notifica che non ti aspettavi."

Personalmente non mi piace. L'obiettivo quale è? Avere corti che siano ambientati nel presente? Allora può essere sufficiente che il tema sia "telefono cellulare" (non che mi piaccia, è per dire) o "notifiche del telefono". L'idea di avere un iincipit forzato, personalmente, non mi fa impazzire. Peraltro negli esempi che hai fatto seguire, può uscire qualsiasi storia (non fantasy) che già si abbia nel cassetto o che riguardi qualsiasi cosa. Mi spiego: sarebbe un concorso di fatto senza un tema.

giax ha scritto:

Tutti i corti in concorso sono stati estratti a sorte, mentre i due citati, che erano fuori concorso fin dall'inizio, li abbiamo sistemati negli ultimi due gironi: ci sembrava brutto cominciare il concorso con un fuori concorso...

Perdonami se faccio il preciso: questo significa che i corti NON sono stati estratti a sorte. Perché è importante? Proseguiamo:

giax ha scritto:

Ripeto che secondo me qui c'è un po' di confusione: i fuori concorso non sono stati ammessi, sono rimasti fuori concorso. Sono stati esclusi. Solo, si è data loro la possibilità di ricevere dei feedback, ma a livello di voti non hanno cambiato nulla. Potevano essere messi in un girone a parte per non inquinare i commenti, ma, insomma, non mi sembra un gran danno.

Sono in disaccordo perché nella modalità di voto di quest'anno avere due corti in gara o tre corti in gara in un girone fa differenza e lo abbiamo visto in particolare nel girone di Sombra. È vero che - fortunatamente - la classifica finale non sia cambiata, ma avere un corto fuori gara falsa il girone. Diverso sarebbe stato col metodo dell'anno scorso della preferenza secca.
Ha funzionato poco anche da due altri punti di vista:
1. In due casi su tre, il corto fuori gara ha ricevuto più "attenzione" dei due in gara e questo è poco elegante nei confronti degli altri due autori.
2. Diversi votanti non hanno neanche compreso che i corti fossero fuori gara e li hanno inclusi nelle loro classifiche personali.

Sono convinto che i corti esclusi dovrebbero essere presentati a parte.

giax ha scritto:

Ovviamente sono scelte molto diverse tra loro, io credo che sia auspicabile un aumento dei partecipanti, considerando che chi partecipa su Facebook è pur sempre un iscritto a un gruppo privato di appassionati di librigame. Non quanto chi sta sul forum, però un minimo di passione ci sarà. Magari si potrebbe ripristinare il vincolo di data di iscrizione, per evitare iscritti dell'ultimo minuto, ma è anche vero che quest'anno su facebook un utente si è lamentato di non poter votare la finale perché arrivato troppo tardi, nonostante si fosse letto tutti i corti in gara.

Si potrebbe pensare di rendere il voto separato dal commento, così da annunciare vincitori dei gironi solo al termine della fase di eliminazione, lasciando la suspence? È già stato fatto in anni passati? Con che risultati (e in che modalità, perché il "come" è sempre importante).

sanguy12 ha scritto:

Io chiederei ai votanti di giudicare in valore assoluto con voto da 1 a 10 ogni racconto che poi va a fare una classifica finale assoluta con la media dei voti.

Secondo me è una scelta che non funziona per diversi motivi tra cui:
1. Il voto da 1 a 10 si porta dietro il ricordo della scuola pubblica con la varietà di criteri di ogni professore. Per dire in questo stesso concorso, nella stessa recensione, ho visto dare un "7-" ad uno sforzo che poteva fare di più ed un "7" ad un "centrato in pieno" (il quote è volutamente errato).
2. Il voto assoluto funziona quando la giuria è omogenea, esperta e formata (es: gare sportive con giudici selezionati) ed anche lì spesso ci sono casi in cui il voto più alto e il più basso vengono tolti (proprio per ridurre ulteriormente il bias).
3. Nel momento in cui i corti vengono pubblicati a gironi, e quindi letti e votati un po' alla volta e non tutti insieme, è elevatissimo il bias per cui un votante può trovarsi ad essere di manica larga all'inizio e non sapere come fare dopo o l'esatto opposto.
4. Negli anni passati si è usata la modalità col voto assoluto e sono state adottate diverse strategie di ribilanciamento. Ad es: entro la fine del concorso si poteva cambiare il proprio voto, avendo una manciata di punti in più e in meno da poter dare. Ovviamente non è una soluzione: è un problema (la macchinosità del cambio voto) che si aggiunge al problema di partenza (il voto assoluto da 1 a 10 in un pubblico disomogeneo).

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