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Il Sondaggione!!

Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

L'ALBERO DI FUOCO - CONCORSO

L'ALBERO DI FUOCO - CONCORSO

Ed eccovi il settimo racconto del concorso!
Potete scaricarlo come di consueto dai seguenti link:

LGL-I.Corti.2010-11.L'albero.di.fuoco.pdf

o da qui:

LGL-I.Corti.2010-11.L'albero.di.fuoco.pdf

Tenete a mente che avete tempo per votare fino alle 23:59 del 19/05/11

Buona lettura!

Lucky
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Re: L'ALBERO DI FUOCO - CONCORSO

Eccomi qui, stavolta vi brucio!
Anche perchè, visto lo stile, ho quasi pensato fosse MIO, ma mi sono ricordata che non partecipo e nelle favole, soprattutto di stampo simbolico, sono stranamente molto più sintetica.

Allora... mumble mumble... la verità? Non l'ho capito granché. Ovvero sì, ma lo trovo un po' sconclusionato.
Prima di tutto parlerei di "favola a bivi" e non di LG, non è proprio "uguale": non ne sono una grande amante, per quanto ami i racconti di stampo antropologico ed iniziatico, in questo caso però ammetto di essermi a tratti annoiata (o addormentata, ma quella è colpa dell'ora e del fatto che mi sia cascata sotto una favola). Ribadisco: scrivere per ragazzi necessità ancor più sintesi, non amo quando in certi momenti le simbologie vengono quasi "spiegate" e comunque i paragrafi sono quasi sempre  eccessivamente lunghi.

Perplessità sulla storia: perchè il padre del padre del protagonista, che sembra avviarsi verso una città moderna (come testimoniano le "prime pagine" del finale e la descrizione stessa) è una sorta di Conan (non il barbaro, l'ALTRO)? Se fosse stato così DOPO un'esplosione atomica, allora sì, in più il pronipote (cioè "nonno") in teoria avrebbe dovuto "conoscere" una città moderna, non descriverla come una sorta di mito, se è continuata ad esistere e con tanto di giornali (dato che l'esplosione non si è verificata). ODDIO, se penso ad alcune tribù dell'Africa o dell'Amazzonia posso immaginare un racconto del genere, non mi convince tanto ma facciamo sia così.
La cosa più eclatante però è l'uso dell'immagine: c'è stata o NON c'è stata questa esplosione? L'immagine ritrae una esplosione con tanto di fumo, se invece nel racconto si parla di luce e "mancata esplosione", il fotografo che cosa ha ripreso?
Punti forti: scrittura perfetta. Ribadisco, paragrafi lunghi a volte fino alla noia, più che altro perchè la narrazione non è leggerissima, ma assolutamente niente da dire in merito. Il che mi rende ancor più curiosa di sapere chi sia l'autore, dato che appena letto l'argomento e lo sviluppo ero quasi certa di aver capito, ma se è così complimenti: anche davvero TANTO migliorato. Se invece mi sbaglio: complimenti, un po' meno (o più) pesantuccio e potrebbe essere un ottimo scrittore di romanzi.

Che altro dire? L'assenza di "regole", ma la scelta della "fiaba" mi lasciano combattuta: generalmente non mi piacciono gli LG solo bivi, salvo non si parli di sistemi alternativi a puzzles e codici come l'anno scorso fu il (mi pare) vincitore, ma l'idea del bambino che continua la fiaba e la fiaba che cambia sono originali. Diciamo che questi due contrappesi si bilanciano abbastanza.

Il finale, onestamente, non mi fa impazzire, dovrebbe essere un colpo di scena illuminante (nel vero senso della parola) ed invece mi lascia troppe lacune: chi sono questi? Perchè la bomba non è esplosa ed è scomparsa? Dov'è finito l'uomo? Come cavolo ha fatto? Perchè c'è una sola città moderna in mezzo a praterie e addirittura si parla di attacchi bellici e bombe atomiche, ma poi tutto attorno c'è un panorama da "foresta amazzonica", appunto?
Ma soprattutto... "Paese X"? E' bruttissimo "Paese X"! Anche questo fa parte di una misteriosa simbologia, dove la città è Y e la bomba doveva fare filetto, entrambe rappresentanti la guerra? :PPP

Alla luce di tutto ciò: premio idea e scrittura, ma penalizzo lo sviluppo, il finale che mi sembra liquidare un po' troppo tutto, le sospette incoerenze, un po' di "noia" da eccesso di simboli... prende un 6 e 1/2, che vorebbe essere un 7- .

A head full of dreams

Aloona
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Re: L'ALBERO DI FUOCO - CONCORSO

Scaricato! Come sempre in mattinata cercherò di esprimere il mio giudizio smile.

Prodo
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Re: L'ALBERO DI FUOCO - CONCORSO

Questo racconto è quasi un concentrato di tutto quello che non mi piace in un libro-gioco. L'autore ha un'ottima proprietà di linguaggio e sa scrivere, e i pregi potrebbero anche finire qui se non ci fosse un altro elemento di cui parlerò più avanti.
Prima di tutto definirlo un racconto-game mi sembra al limite: non per l'assenza di regolamento che secondo me influisce poco sulla possibilità di stabilire se un corto sia munito di un'alta giocabilità o meno (e infatti da sempre adoro gli Scegli la tua Avventura che pure non hanno regole), ma per la struttura dello stesso, che è chiaramente pensata per esaltare esclusivamente o quasi la parte narrativa dell'opera. All'assenza di caratteristiche e di qualsiasi altro genere di idea di regola fa il paio una tendenza descrittiva e onirica che allunga spesso i paragrafi presenti in modo eccessivo. Secondo me se si rinuncia al regolamento per offrire un equilibrato connubio tra comparto narrativo e ludico è necessario optare per paragrafi non troppo lunghi, dinamici, e un gran numero di scelte che rendano variegata e serrata l'avventura.
Qui di dinamico non c'è nulla, anche per volontà dell'autore che ha dato un taglio onirico alla sua storia, in linea con quella che è per certi versi la cultura indiana: i paragrafi inoltre sono troppo lunghi, spesso troppo descrittivi e a tratti anche poco chiari nel messaggio che vogliono trasmettere. Come se non bastasse i bivi sono pochi e modificano veramente di pochissimo lo sviluppo della storia.
Mancano completamente finali alternativi, manca la possibilità di morire: francamente rileggere un corto più volte e vivere sempre la stessa storia con differenze minime, tipo incontrare un cavallo o un rospo, che non modificano minimamente la struttura della vicenda e dell'intreccio non è il mio ideale di racconto interattivo.
Non mi ha convinto poi minimamente l'impiego dell'immagine, che mi è sembrata messa lì tanto per partecipare al concorso e poco in linea con quanto aveva raccontato l'intreccio fino a quel momento: d'accordo la predilizione per il detto-non detto e il vissuto interiore, a patto però che non diventi il lasciapassare per inserire nel racconto qualsiasi tipo di epilogo, giustificato dal fatto che gli elementi che portavano verso quella conclusione erano introspettivi.
Avrei preferito qualche indizio più diretto, magari abilmente mascherato e pienamente comprensibile solo dopo il paragrafo finale, che ci conducesse verso quel tipo di soluzione: sarebbe stato una specie di tocco di classe che avrebbe aumentato la godibilità del lavoro.
Devo confessare che per gran parte della lettura mi sono sentito annoiato dalla storia, e ho meditato anche di comminargli un voto davvero basso.
Mi hanno fatto cambiare idea due elementi: quando l'autore abbandona per un attimo le esigenze introspettive, le descrizioni assumono mordente e questo elemento, unito alla buona qualità narrativa che ho già citato prima, aggiunge verve all'opera.
Inoltre mi sono piaciute molto le battute finali tra i due interlocutori:

 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 l'allusione relativa al fatto che il racconto si modifica ogni volta che lo si narra, oltre a essere vera, è un'intelligentissima esaltazione di quella che è l'anima della narrativa interattiva; un rimando, quasi eracliteo, al fatto che la realtà scorre e muta continuamente, e che di tale possibilità di trasformazione i libri-gioco si fanno interpreti. Forse proprio perché diversi a ogni lettura diventano lo specchio, a livello letterario, più vero di quella che è la realtà del vivere umano. Un'idea poetica, intellettualmente potente, che mi ha esaltato e mi ha fatto rivalutare in parte il lavoro.
Nonostante queste considerazioni positive però non posso dimenticare che tra tutti i corti partecipanti al concorso fino a ora questo è quello che mi ha divertito di meno in assoluto, e che a tratti ho provato il desiderio che finisse al più presto, cosa che è molto raro che mi accada quando leggo un librogame. Il fatto che sia scritto meglio di altri lavori presentati e la trovata che ho descritto nello spoiler gli evitano la stroncatura, ma non mi sento di dargli la sufficienza. Lo metto sullo stesso piano de La Danza delle Ombre, che sebbene molto inferiore dal punto di vista della scrittura e meno profondo, mi ha divertito di più e ha un comparto ludico-interattivo più valido.

Alla luce di quanto esposto il mio voto è 5,5

Prodo
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Re: L'ALBERO DI FUOCO - CONCORSO

eracli-che?

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
http://www.caponatameccanica.com

Mornon
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Re: L'ALBERO DI FUOCO - CONCORSO

Ma brutta miseria...

 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 
Se non fosse esistito il paragrafo 27, e ci fossero stati i rimandi giusti, sarebbe stato finora il mio vincitore. Mi scuserà l'autore, ma mi ha fatto davvero arrabbiare... Anche se ottiene il mio voto migliore ex-aequo! wink

AMBIENTAZIONE Per 37 paragrafi su 38 è splendida. Il tono onirico della fiaba è eccezionale, e potrei andare avanti per righe e righe a complimentarmi. Però mi stoppo. La simbologia mi è totalmente estranea quindi suppongo sia orientaleggiante... il che me la fa apprezzare meno (occidente rules smile) anche se mi fa (forse) capire chi è l'autore. Malus di un punto e mezzo per l'orribile paragrafo 27, che distrugge in un istante il clima fiabesco e ci propina un raccapricciante "Paese X" nel punto cruciale del Corto. Autore, dannazione, cos'hai fatto! Voto 7,5

GIOCABILITA' E' chiaro, non può reggere il confronto con altri racconti più strutturati, ma l'idea di un racconto a bivi senza punteggi mi stuzzica sempre: peccato sia realizzato non bene. Si perdono troppi paragrafi alla fine, inoltre ci si ferma a 38 paragrafi rinunciando ad altre due possibili strade/opzioni/situazioni. L'errore del 37 dove manca il rimando al 2 è enorme e ci rovina il finale. Inoltre, non capisco come si possa arrivare al 36: easter egg o rimando mancante? Voto 4,5

ORIGINALITA' Chapeau. Niente regolamento, niente prologo, niente epilogo, impossibile morire, stessa storia in cui cambia solo la parte centrale. All'autore non manca il pelo sullo stomaco e lo voglio premiare. Voto 9

STILE Non ho trovato refusi! Insieme al primo racconto, finora è l'unico! Bravo autore, anche se sguazza un po' troppo negli aggettivi e si perde nelle immagini. Molto curati gli aspetti formali (link, virgolette aperte e non chiuse quando il discorso continua...). Fossero tutti così! Voto 8

Media 29/4=7,25
Per la prima volta dopo sette racconti arrotondo verso il basso per colpa dei terribili paragrafi 27 e 37.

Il mio voto è 7

Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.

I miei racconti

Apologeta
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Re: L'ALBERO DI FUOCO - CONCORSO

Apologeta, la pensiamo così diversa su questo Corto che potrei chiederti di sposarmi. A me restano le domande che ho posto sopra.

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Aloona
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Re: L'ALBERO DI FUOCO - CONCORSO

Incredibile: gli elementi che hanno spinto Apo a dare 9 al racconto per l'originalità sono gli stessi che indispettiscono me e mi spingono a considerarlo un esperimento mal riuscito. La soggettività del giudizio certe volte è sorprendente. E tutto questo considerando il fatto che entrambi ci troviamo d'accordo sull'"insensatezza" del paragrafo 27 (che secondo me andrebbe penalizzata di più perché è quel paragrafo che giustifica la partecipazione di questo corto al concorso). L'errore al paragrafo 37 invece lo considero più blando di quanto puntualizzato da Apo: probabilmente proprio perché a lui è piaciuta la struttura di gioco e a me no. Insomma, anche sapere prima dell'epilogo cosa ha rappresentato una scelta rispetto a un'altra non cambia il succo della mia bocciatura: le possibilità sono ridotte ai minimi termini e conoscere il significato simbolico degli animali incontrati non modifica il fastidio e la scarsa partecipazione causati dalla quasi inesistente interattività dell'opera. Quindi il rimando mancante, che pure è un errore piuttosto importante, sul mio giudizio ha pesato certamente meno.

Prodo
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Re: L'ALBERO DI FUOCO - CONCORSO

Incredibile: gli elementi che hanno spinto Apo a dare 9 al racconto per l'originalità sono gli stessi che indispettiscono me e mi spingono a considerarlo un esperimento mal riuscito.

Il che, provvidenzialmente, ti mette al riparo dalle proposte matrimoniali di Aloona...  smile2

Io ho una sensazione: quest'anno in concorso abbiamo piu' di un partecipante che potremmo definire "visitatore" proveniente cioe' da ambiti diversi da Librogamesland... il che spiegherebbe questi corti impostati un po' fuori degli schemi...

Seven_Legion
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Re: L'ALBERO DI FUOCO - CONCORSO

Può sempre farmi da amante. Poi però si deve vestire da Sfigatello e mi deve mandare i messaggi che iniziano con: "ciao AMANTE".
Riguardo l'impressione... condivido, anche per questo continuo ad apprezzare un regolamento ed un sistema di gioco. Mi spiego: ho l'impressione che sia un po' troppo "facile" glissare questo lavoro con il discorso "sperimentale". Un sistema di gioco fa parte di un LG. Considero sperimentale un sistema senza registro, come può essere quello a "loop" del racconto dello scorso anno, con delle varianti nei paragrafi al tornarci, con dei codici, con altri generi di espedienti, che comunque sono spesso frutto di un lavoro quasi più difficile che un classico sistema, ma considero una "lacuna" che NON ve ne sia uno e la si sfanghi solo a bivi. Il motivo per cui ho partecipato in coppia, a mio tempo, è stato questo: non sono brava con la struttura di sistemi, magari ne concepisco di originali ma non so "svilupparli", quindi ho chiesto l'aiuto dell' "esperto" e ho lavorato di più alla parte letteraria. Non me ne voglia l'autore di questo Corto, ma non trovo "giusto" (scusate se abbondo di virgolette, ma è per sottolineare che non sono giudizi né netti né tarpanti, ma relativi ai miei gusti) evitare questo genere di lavoro in un concorso per LG. Fa parte dell' LG, non è un "optional", altrimenti parliamo di racconto a bivi, favola a bivi, romanzo a bivi ecc.
Avessi dovuto giudicare un simile racconto dal SOLO punto di vista letterario avrei dato 7 e 1/2 MINIMO, tolta un po' di noia in alcuni punti, ma non ho potuto farlo pensando al lavoro che c'è stato dietro a tutti gli ingegnosi sistemi "loop"/codici/combattimento, la fatica di inventarseli, di bilanciarli, testarli, ma soprattutto il PESO che ha avuto nel giudizio su molti Corti il "bilanciamento" e l'efficacia del sistema, lo trovo iniquo.

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Aloona
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