Secondo me la recensione è ben strutturata. Pelgrana è stata una piacevole sorpresa, non perché mettessi in dubbio le sue doti da recensore, ma perché è all'esordio in questo ruolo qui su LGL.
Il suo pezzo l'ho trovato esaustivo: un'ottima descrizione del contesto e dei personaggi, un accenno alle dinamiche di gioco che non essendo particolarmente complesse non necessitano di essere approfondite più di tanto (anche se in questo campo qualcosina di più si poteva dire, magari facendo riferimento alle divertenti caratterizzazioni che si trovano quando si va a confrontare il punteggio ottenuto con la tabella preposta allo scopo), un'analisi delle evoluzioni del libro e dei suoi pregi/difetti accurata ed equilibrata; anche in sede di commento è stato fatto un buon lavoro e personalmente mi trovo quasi completamente d'accordo con il giudizio espresso sviscerando il volume.
Quello che forse manca a questo articolo per decollare è proprio quel pizzico di esperienza che può scaturire dall'aver recensito molte volte librogame in passato. Si vede che Pelgrana sa scrivere e credo che gli sia capitato di scrivere qualcosa nell'arco della sua vita più di una volta, ma nella sua dissertazione manca forse quella verve trascinante che ti fa godere la lettura della stessa, che probabilmente scaturisce proprio dall'abitudine e la conoscenza del lavoro specifico, quello inerente l'analisi dei libri gioco in questo caso, in cui ci si sta cimentando.
Quindi anche se il pezzo è ben congegnato e realizzato, lo trovo leggermente inferiore sia a quello di Mornon che al precedente di Icedlake. Una buona recensione e un ottimo esordio per il nostro in ogni caso.
Alla luce di quanto sopra riportato il mio voto è 7

Bella, secondo me così dovrebbe essere una recensione. Senza prolusioni sulla trama, con stuzzicherie, citazioni, qualche spoilerino più per incuriosire che per svelare, tracce sul sistema di gioco e lo stile (queste ultime sono un po' pochine ma ci sono).

Anni fa ho scritto l'abstract di questa serie che ricordavo avesse qualcosa che non mi convinceva appieno nella forma di narrazione e infatti ho ritrovato l'identificazione solo teorica con Bodger, con un mix di persone, prima singolare e plurale, seconda singolare, che ogni tanto disorienta un po'. Anche questo è stato accennato, anche se non sviscerato completamente.

Ma cambia poco. Gli do un bell'8.

Arrivo pure io a dire la mia.

La recensione mi è piaciuta, ma trovo la sua struttura in un certo qual modo "rovescia": nella prima parte abbondano i riferimenti esterni, alla letteratura e alla cultura che fa da retroterra al volume, nella seconda si svolge invece l'autentica analisi delle componenti del libretto, dallo stile alle dinamiche di gioco. Avrei preferito l'opposto, perché avrebbe aiutato a focalizzare meglio il contenuto del volume.

Buona la gestione delle informazioni sulla trama. Si dice che quando un critico non sa cosa dire si mette a raccontare la trama, qua vengono lasciati giusto una serie di indizi da raccogliere anche per chi non ha ancora approfondito la lettura del volume (come me) o magari non lo possiede ancora (chissà quanti collezionisti hanno ancora buchi in serie del genere sui loro scaffali!). Anche lo stile è buono, a parte un paio di cosucce che personalmente mi stonano, su tutte l' "avete ricreato" (presente) della prima frase che subito, lo ammetto, mi ha un po' indisposto alla lettura.

Ultima osservazione, trovo un po' strana l'assegnazione del punteggio totale alla luce di quelli parziali: se la longevità è da 6 (ed è un 6 striminzito, dato il giudizio, con cui peraltro concordo ma questo è un dettaglio) e gli altri due parametri da 7, come fa a uscirne un 7,5? Ok che i tre parametri precedenti sono solo alcune delle tante componenti in gioco, ma fa comunque uno strano effetto, anche perché le due righe di spiegazione del voto non lo giustificano appieno. In una recensione "fuori concorso" non ci farei nemmeno caso, con ogni probabilità, qui in un contesto del genere sì; si tratta comunque pur sempre di un dettaglio eh, quasi più una curiosità che altro.

Alla luce di tutto mi sento di dare alla recensione un 7, e sarei molto curioso di leggere futuri contributi dell'autore al nostro archivio!

EDIT: se possibile alzerei il mio voto a 7,5, ripensandoci mi pare più adeguato.

Intervengo brevemente non per influenzare voti o critiche, ma per precisare la questione del voto complessivo, visto che tra un paio di giorni l'attenzione sarà giustamente concentrata su un'altra recensione.
Il mio voto complessivo tiene conto di una voce che, a parer mio, manca nelle recensioni LGL: la NARRATIVA.
Questo libro è sotto questo aspetto da 8: scritto molto bene, divertente, originale e con un'ottima trama. Ho cercato di evidenziare queste qualità nel corpo della recensione stessa, ma in effetti manca, per avere sott'occhio immediatamente questa valutazione, il capitoletto NARRATIVA, appunto.
E' quindi grazie a questo "8 fantasma" che il voto arriva a 7,5.