mi vengono in mente hearstone(che però intruduce una tonnellata di elementi random nel gioco) e magic duels( da non confondere con duels of the planeswalker che non permette molta iterazione. duels per quanto dia acesso ad un database di carte parziale almeno permette di servirsene liberamente). c'era anche duels of champions(ispirato a might and magic) ma il gioco non è stato più supportato ed ormai devono aver anche chiuso i server.

Per gli amanti del retrò consiglierei shandalar

dipende da quanto sia importante la componente di deck building.

Se andiamo sul gioco di carte puro, con acquisizione delle singole carte e costruzione di un mazzo personalizzata, magari seguendo una specifica strategia, allora è difficile battere magic con i suoi oltre 20 anni di esistenza.

Se invece si parla di carte integrate in un regolamento di gioco a livelli più o meno profondi, il discorso cambia parecchio. in particolare è rilevante la distinzione fra mazzi comuni o personali.

Personalmente ho giocato a race for the galaxy che si è rivelato un gioco semplice e carino fatto esclusivamente di carte(da pescare da un mazzo comune), kings of new york(che in realtà si svolge con i dadi, e le carte rappresentano potenziamenti acquistabili), un gioco da tavolo di stampo asgardiano di cui non ricordo il nome (blood-qualcosa) in cui all'inzio di ogni fase vengono draftati* alcuni potenziamenti in forma di carte, alcune ad effetto costatne, altre come bonus istantanei, ovviamente non si possono non nominare munchkin e bang. infine potrebbe meritare una menzione d'onore Qwarriors. per quanto esso sia  in realtà un gioco di dadi(che fanno rifermento a carte che ne descrivono le proprieta), tali dadi vanno acquistati ed hanno caratteristiche diverse l'uno dall'altro e sono quindi assimilabili a carte con proprietà distinte.

* procedimento pre-partita(o pre-fase) in cui tutti i giocatori hanno la stessa quantità di carte casuali. ogni giocatore seleziona una carta prendendola per se e poi passa la rimanenza al vicino. il processo si ripete, in genere, fino ad esaurimento delle carte

Evernight ha scritto:

Se andiamo sul gioco di carte puro, con acquisizione delle singole carte e costruzione di un mazzo personalizzata, magari seguendo una specifica strategia, allora è difficile battere magic con i suoi oltre 20 anni di esistenza.

No, aspetta, la meccanica deck builder è una cosa diversa dal C/TCG (Collectible/Tradable Card Game)!

gabrieleud ha scritto:

Comunque il deck building game parte da un concetto diverso. Non intendevo dire semplicemente "un gioco dove si usano le carte". Ti suggerisco di provare Star Realms per capire cosa intendo.

per quello intendevo che il livello di coinvolgimento è molto variabile. Purtoppo star realms non mi è capitato sotto mano.cosa intendi esattamente?

Race of the galaxy è puramente di carte, impiegate nelle varie fasi del turno di gioco oppure scartate anonimamente come valuta

il gioco sul ragnarok è molto meno incentrato su questo aspetto, ma la dotazione di carte ottenuta può spingerti a sviluppare il gioco in un certo modo. ha un'impatto decsamente secondario, ma non trascurabile.

In qwarriors come detto bisogna assimilare i dadi a carte per poter fare un paragone. a dadi diversi corrisponde carta diversa, ed ogni dado da risultati differenti sulle facce per ulteriore variabilità. i dadi vengono acquistati mano a mano e ad ogni turno ne vengono sfruttati alcuni pescati casualmente da un sacchetto. inutile dire che il fattore randomico qui è preponderante su qualsiasi altra cosa.

umh...credo di aver afferrato il concetto.
di quelli che ho nominato fin'ora allora sono da tenere qwarriors e race of the galaxy

in qwarriors parti con una dotazione di dadi standard e poiuttosto debole. i dadi possono produrre i seguenti effetti(senza tenere conto delle varie espansioni): energia, creatura, incantesimo, dadi addizionali(i dadi inziziali possono produrre solo energia e la creatura base..) spendendo enrgia si possono evocare creature e comprare ulteriori dadi. inoltre è possibile in date circostanza scartare alcuni dadi rimuovendoli da quelli posseduti per migliorare le possibilità di pescata successive.
Per quanto una scelta oculata dei dadi acquistati aiuti, rimane un gioco basato più sulla fortuna che sulla strategia.Le dinamichè però sono quelle che cerchi sostituendo al veicolo più comune(la carta) uno meno standard(il dado)

In race of the galaxy parti con la dotazione standard di carte(almeno nella versione beginner.magari i giocatori più esperti pescano randomicamente, questo non lo so) ed ogni turno è composto di fasi. esplorazione, colonizzazione, costruzione, mercato, produzione. ogni giocatore svolge tutte le fasi(anche se non è obbligato a giocare qualcosa in ciascuna)scegliendone una da potenziare per effetti aggiuntivi. nella fase di esplorazione si acquisiscono nuove carte, in quella di colonizzazione si annettono nuovi pianeti, in qulla di costruzione si realizzano strutture, mercati, gilde ecc che possono agevolarci successivamente, nella fase di commercio si possono venedere le risorse prodotte in cambio di ulteriori carte e in quella di produzione si reintegrano parte delle risorse spese. qui le carte oltre a rappresentare pianeti, edifici e così via, sono anche la moneta corrente:(per costruire una struttura o terraformare un pianeta che costa 3 risorse devo scartare 3 carte a scelta).
A differenza di qwarriors la pianificazione è importante. scegliere di costruire qualcosa di particolare potrebbe costarci una carta da cui non vogliamo separarci, spingendoci  su un ripiego più economico o addirittura rallentandoci di un turno in previsione di guadagni futuri maggiori.