Era da tanto che volevo scrivere un sequel di Django ma ho dovuto aspettare questa estate che mi è tornata voglia di rivedere un po' di vecchi film, e in vacanza, invece di andare in spiaggia a guardare le ragazze in burkini e mascherina, ho scritto Django 2.
Rispetto al primo è più corposo (mi mancano gli ultimi paragrafi ma ho superato i 500), non ho inserito elementi horror o sovrannaturali; la storia è una classica caccia alla taglia e ho voluto fare un bel team up con diversi personaggi degli spaghetti western: sartana, keoma, sabata, ringo, bud&terence (versione Dio perdona io no), e altri. Ho fatto qualche modifica la regolamento che non mi tornavano alcuni conti.
Ho poi ho avuto un idea che spero sia apprezzata, facendo certe scelte nel corso della storia si può incappare in un "trivial" sugli spaghetti western, un quiz a risposta multipla su film, attori, personaggi, ecc. rispondendo correttamente si possono aggiungere punteggi alle abilità, vincere denaro, munizioni, e altri vantaggi per Django.
Ho già contattato Monpracem per le illustrazioni, quando ho terminato la prima revisione chiederò a qualche buona anima se vuol fare il betatest.
La storia non riguarda "El Muerto" come anticipato alla fine di Django 1, però ho liquidato nell'introduzione la sua cattura, giusto per avere un minimo di coerenza con la storia.
Il titolo è una traduzione libera di "Unforgiven" di Clint Eastwood, avendo farcito il libro di cacciatori di taglie e simili ho pensato che ci stava bene.

Di seguito vi riporto il paragrafo 1 per fare salire l'Hype


La pelle del viso ti brucia da morire, la gola è secca, arida, piena di polvere, il sole ti ha quasi accecato, degli avvoltoi stanno volteggiando in alto, non puoi vederli ma li senti benissimo. Ormai sei consapevole che manca poco alla tua fine, qui, in questo dannato deserto, sepolto con la testa fuori a cuocere al sole e morire di sete.
E' una fine lenta e dolorosa che non ti meritavi, ormai è il tramonto, presto arriverà la notte portando un po' di aria fresca ma quell'ora speri tanto di essere già nei grandi pascoli, come dicono i tuoi amici Navajo.
Hai peccato di superbia questa volta, il grande Django è stato ingannato da un vecchio socio, ma evidentemente l'offerta che El Diablo ha fatto a Blackjack, era superiore alla somma che avreste incassato dalla taglia, e ora ti trovi qua, a contare i secondi che mancano alla tua dipartita.
D'un tratto vedi arrivare da ovest, con il sole rosso alle spalle, la sagoma di un cavaliere vestito di nero, con mantellina e cappello, ormai ci vedi poco e la testa ti scoppia, forse è un'allucinazione. Sarà la tua vecchia amica Morte, che è venuta a salutarti per l'ultima volta, prima di portarti via.
L'uomo a cavallo si ferma pochi metri distante, il suo volto, come il resto del corpo, è in ombra, si ferma e sembra scrutarti.
-Sei... la morte?- biascichi con quel poco di voce che ti è rimasta.
-Quasi,- risponde il cavaliere mentre si accende un sigaro mostrando per quel breve secondo il suo volto -sono il becchino.-
Riconosci l'uomo e riesci ad abbozzare un ghigno, il destino a volte è davvero beffardo.
Perdi definitivamente conoscenza, mentre Sartana scende da cavallo e prende una borraccia d'acqua e una pala...
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