Altro ottimo Corto. Soggetto classicissimo ma ben condotto, scrittura incisiva e ottimo meccanismo per la coabitazione e l'alternanza dei due mondi. Devo ancora sviscerarlo del tutto, non sono ancora riuscito a finirlo e mi sembra alquanto arduo… Due soli appunti: io ci avrei visto meglio una protagonista femminile, anche per rispetto all’universo horror anni ’80 a cui mi pare che faccia riferimento. “Ferro” è un termine un po’ generico ed equivoco: la prima partita non l’avevo trovato subito e quando mi veniva richiesto mi chiedevo cosa fosse. Forse è stato usato per rimanere nei limiti del bando senza scrivere per esteso “ferro da camino”, ma non era meglio “attizzatoio”?

Altro Corto, altra corsa.

Questa volta, siamo alle prese con una situazione da Poltergeist: un bambino che scompare, una TV che mostra un canale statico e una casa avvolta nella nebbia.

Sono di parte (macino horror da quando avevo 12 anni e adesso ne ho 38) ma questo Corto mi ha trasmesso delle ottime vibrazioni. L'atmosfera che si respira è bene o male quella del popolare film di Hooper. Una creatura (di cui nulla sappiamo - e questo potrebbe anche essere un difetto) si nasconde in una dimensione dell'ombra, che siamo liberi di raggiungere con un sistema semplice quanto funzionale (sommare 20 al numero del paragrafo in cui ci troviamo). Lo scopo è quello di salvare Robbie e al tempo stesso non sforare il limite consentito per visitare il mondo oscuro - pena essere catturati dallo spirito inquieto.

Mi è piaciuto il modo in cui l'autore è riuscito a implementare la ricerca di oggetti-chiave attraverso il suddetto sistema (+20 per recarsi nel mondo dell'ombra, -20 per tornare in quello normale - e ciò può essere fatto in qualunque momento/paragrafo del Corto). Giocandolo le prime due volte non sono riuscito a finirlo perché esaurivo prima le possibilità di spostarmi, poi ho iniziato a memorizzare le location degli oggetti. Non essendo tanti non si fa fatica a ricordarsi dove andare dopo la terza/quarta partita.

Belle anche le varie descrizioni di luoghi/cose.

Scritto bene e con un'idea interessante e la giusta atmosfera. Con un finale ambiguo che pone dei dubbi sul fatto che siamo davvero usciti dall'incubo o meno. Per me promosso.

GGigassi ha scritto:

Flay4Fight ha scritto:

Giocandolo le prime due volte non sono riuscito a finirlo perché esaurivo prima le possibilità di spostarmi, poi ho iniziato a memorizzare le location degli oggetti.

Io l'ho leggiocato più di due volte (credo) e non sono ancora riuscito a finirlo.

 Spoiler  

 Non trovo quella fottuta chiave

C'è un punto in cui

 Spoiler  

 
è necessario fare una sorta di "rimbalzo" tra le due dimensioni, ovvero passare subito da una all'altra, sbloccano così due zone altrimenti inaccessibili.

RECENSIONE
Questo corto ci muove attraverso due mondi, reale e demoniaco, nello stile dei classici film horror anni 80 dove inquietanti presenze ci fanno visita direttamente da apparecchi domestici come la TV.
La prosa è semplice e scorrevole e soprattutto l'autore sfrutta molto bene lo spazio a disposizione con 40 paragrafi di gioco. Ho altresì apprezzato il potersi muovere tra i due mondi quando meglio si crede, sommando o sottraendo 20 al numero del paragrafo corrente. Ci troviamo così in ambienti speculari che passano dall'ordinario al corrotto dal male, come due realtà sovrapposte. Questo espediente, insieme a una piccola gestione oggetti e ovviamente i bivi sono quel che basta ad un divertente e giustamente impegnativo corto. Complimenti all'autore che senza rischi porta a casa un bel risultato.