Soggetto non certo originale, però ben sviluppato. La struttura reiterativa ha un che di ipnotico che si fa apprezzare.

Risposta:

L'autore misterioso ha scritto:

tornare indietro all'interno della stessa iterazione utilizzando il Faro non ripristina Energia, la linea temporale è la stessa e la situazione non cambia. Arrivare ad un Epilogo e ricominciare da capo la ripristina invece, come allo stesso modo la ripristina fallire e ricominciare.

Finito! Pensavo che bisognasse fare chissà quali ricerche, invece ricominciando con l’imbeccata giusta (che è inevitabile avere se si arriva alla “fine”) si trova facilmente quello che manca, anche se poi bisogna pur sempre rifare il percorso e anche uscire dal complesso! A questo punto mi viene da chiedere se anche il Faro si resetta una volta ricominciato il Corto, in modo da poterlo piazzare in un altro paragrafo più conveniente per velocizzare le leggiocate successive.
Un Corto ottimo, penalizzato forse solo dal poco spazio consentito, che non ha permesso all’autore di sviluppare le descrizioni dei vari ambienti in cui ci muoviamo come forse sarebbe stato necessario. Io, almeno, ne ho avvertito un po’ la mancanza.
E poi quel riferimento a “linee temporali alternative che si generano attivando il Faro” mi mette la pulce nell’orecchio che forse non sia in concorso.

Commento di Prodo (già pubblicato sulla pagina Fb di LGL, ma la riporto anche qui):

25 Operazione Valkyria: Questo racconto ha partecipato al Trofeo Teseo, con un altro nome e abbastanza diverso in alcune scelte formali e narrative (anche se nella sostanza dei pregi e difetti dell’opera la situazione è rimasta abbastanza invariata). Io sono stato tra coloro che hanno letto i racconti in gara nel trofeo e deciso quali sono stati i vincitori. Per questo motivo mi trovo in una situazione antipatica: non solo mi sono imbattuto già in quest’opera (e l’ho potuta leggere in netto anticipo rispetto al concorso dei Corti di quest’anno), ma sono a conoscenza anche dell’identità dell’autore. Per questo motivo ho deciso di non valutare questo specifico lavoro come tutti gli altri in gara, visto che il regolamento dei Corti prevede, da sempre, che l’identità degli autori rimanga ignota. Farò solo un breve commento, senza inviare alcuna votazione ai giurati, per trasmettere all’ideatore la mia opinione sul suo lavoro, qualora ovviamente gli interessi.
L’idea di fondo, tornare indietro nel tempo per uccidere Hitler è molto buona. Il racconto è una ragnatela di enigmi da risolvere concatenati per raggiungere l’epilogo migliore, può piacere agli appassionati del genere. Il sistema regolamentare e strutturale è complesso, troppo. Non solo non è facile da comprendere, ma anche applicarlo durante il gioco risulta ostico. Padroneggiare soprattutto le evoluzioni che garantisce l’impiego del faro finisce per diventare preponderante, a livello di impegno e tempo, e mettere in secondo piano tutta la parte narrativa e strutturale dell’opera. È probabile che ci siano appassionati che di fronte a un’evoluzione simile si sentano pienamente appagati ed entusiasti, ma non è il mio caso: personalmente avrei gradito un racconto dal regolamento più gestibile e questo fiacca un po’ la godibilità del lavoro, lo ripeto perché è importante che sia chiaro, a mio personalissimo gusto.
Complessivamente l’autore ha dimostrato di saperci fare e l’opera ha delle grosse potenzialità ed alcuni elementi validi (la prosa, il contesto storico riproposto con perizia, l’idea ludica di fondo, anche l’avvincente crudezza dell’epilogo). Tirando le somme però, pur valutandolo positivamente, non lo vedo nelle primissime posizioni della classifica, a causa della “confusione” regolamentare che lo contraddistingue e che lega l’esperienza di gioco-lettura a dinamiche eccessivamente elaborate in una situazione, come quella di un lavoro brevissimo, in cui immediatezza e semplicità di utilizzo sono caratteristiche di grande importanza.

L'idea mi sembrava veramente affascinante, e mi sono tuffato nella lettura con entusiasmo. Però non sono riuscito a capire come si potesse andare avanti. Mi sono trovato intrappolato in un loop in cui andavo avanti e indietro, ritrovavo sempre le stesse situazioni con poche variazioni e non riuscivo a capire come progredire. Ho capito che c'erano degli enigmi - perchè ho letto arbitrariamente tutti i paragrafi - ma non sono riuscito in alcun modo ad orientarmi nella meccanica di gioco. Anche dopo aver letto in ordine tutti i paragrafi non ho capito quale fosse il percorso, e la frustrazione alla fine mi ha fatto abbandonare la battaglia. Probabilmente era un gioco per un giocatore con un carattere diverso, o un QI più alto, non lo so. So solo che dopo diversi tentativi mi sono arreso.