Le polistorie - fra letteratura, adventure e libro-gioco
Vi inoltro una notizia relativa alle Polistorie, ipertesti di nuova concezione che attingono anche all'esperienza delle avventure per computer e dei libri-gioco. Non a caso l'autore del primo titolo è Enrico Colombini, padre degli adventure italiani.
Qua il sito dell'editore:
http://www.quintadicopertina.com/index. … ;Itemid=63
Salutoni a tutti,
Andrea
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Quintadicopertina: la rete incontra l'editoria digitale
Maggio 2010 - Nasce quintadicopertina, una casa editrice esclusivamente pensata al digitale, che fornisce contenuti appositamente studiati per essere letti su ebook reader e smartphone.
La casa editrice digitale quintadicopertina si propone come luogo destinato alla scrittura, alla comunicazione e all'interazione attraverso il digitale.
Luogo di sperimentazione, di dialogo e di confronto fra le diverse forme narrative presenti in rete (blog, fanzine, etc) nasce per una scrittura nata per essere taggata, linkata, aggiornata e integrata, anche da autori differenti e in tempi diversi.
Quintadicopertina propone testi di narrativa che non potrebbero essere pensati su carta, poiché trovano nel metatesto e in una lettura non sequenziale una nuova forma di espressività che ha radici antiche: basti pensare alla struttura del Decamerone di Boccaccio, o de 'Il Castello dei destini incrociati' di Italo Calvino, per intrecciarsi, in tempi più recenti, al diffondersi in rete di forme di esrpressività a metà fra letteratura
e gioco quali i MUD (avventure testuali multiutente) e le AT (avventure testuali), in cui è il protagonista stesso a scegliere le strade da percorrere e interagisce con altri personaggi o risolve enigmi.
Il primo titolo a catalogo è un testo di Enrico Colombini, autore, nel 1982, con Chiara Tovena di 'Avventura nel castello', la prima avventura testuale in lingua italiana, padre del genere in Italia. La sua 'Locusta Temporis', un viaggio nel tempo e nella fantasia, punto di unione fra letteratura e gioco, è un testo di quasi seimila pagine e contiene al suo interno più di undicimila link, che non avrebbe mai potuto esistere su carta o per una lettura su pc.
Oltre alla narrativa, quintadicopertina propone servizi per l'informazione per le aziende che necessitino di produrre materiale informativo e che necessitino di una maniera di proporre il proprio materiale che sia innovativa, economica, veloce e consultabile magari per indici tematici, per argomenti, per autori, integrabile anche in tempi differenti.
Nei prossimi mesi si aggiungerà una collana di racconti, il Juke-books, una sezione inizialmente gratuita da cui il lettore potrà scaricarsi, dopo aver letto una breve introduzione, i testi desiderati e crearsi un ebook a misura dei propri interessi.
E' inoltre in preparazione una collana di guide turistiche.
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Re: Le polistorie - fra letteratura, adventure e libro-gioco
Su invito di Francesco, che ringrazio, mi presento e vi racconto due cose su quintadicopertina e sulle sue polistorie. Mi chiamo Fabrizio Venerandi, sono uno scrittore e da ieri anche editore e curatore della collana delle polistorie. Sono cresciuto a pane, sci-fi e computer e ho divorato i librogame alla loro prima uscita: i primissimi lupo solitario, oberon, e la trilogia dell'antica grecia. Più o meno negli stessi anni giocavo alle prime at uscite in italia, 'Avventura nel castello', 'adventure in town' e 'conan il cimmero' e nel 1989 ho avuto la fortuna di collaborare assieme ad alessandro uber a quello che è stato il primo mud italiano, un'ampia avventura testuale multiutente chiamata necronomicon.
Nel corso degli anni mi sono allontanato dalla sci-fi e dalla fantasy, un po' perché ero curioso di altri tipi di scrittura, un po' perché come obelix ne avevo letta mai tanta da piccolo che ormai mi ero saturato. Ma mi era rimasto l'amore per la destrutturazione delle storie e nel concepire il racconto come un gioco che lo scrittore deve instaurare con chi si avvicina ad un libro. Il mio primo romanzo, pantagrognomicon, era un vero e proprio gioco meta-narrativo, in cui il libro stesso era la materia del romanzo e in cui i piani temporali, i personaggi, si intersecavano in una serie di rimandi che il lettore doveva 'snodare' per capire l'unità della storia; e qualche anno dopo scrivevo una piccola at chiamata natalie che indagava sui rapporti tra giocatore e personaggio.
Arrivo al dunque: qualche anno fa pensavo a come i librogame fossero stati una grossa promessa di narrativa che aveva avuto uno sviluppo minore di quello che avrebbe potuto. L'invasione vera e propria degli anni ottanta-novanta era stata fortemente caratterizzata dalla divisione in generi, dall'impianto quasi sempre avventuroso-ludico, e dall'accostamento indiscriminato di titoli importanti e cose poco riuscite o scritte in fretta e furia per sfruttare il momento.
La mia impressione è che fosse mancato un gradino, ovvero prendere il concetto di librogame e di attuarlo in maniera indiscriminata, come se fosse una cosa normale nel raccontare una storia. Qualsiasi storia. Non esclusivamente un gioco.
Non che non ci siano stati esempi in questo senso: penso che il gioco dell'oca di sanguineti, o il castello dei destini incrociati di calvino, ma anche l'uso delle note e dei piani temporali nell'infinite jest di D.F.Wallace, siano tutti esempi di storie in cui il lettore interagisce con il testo, in maniera non troppo dissimile di come un lettore di librogame fa con un librogame.
Ma si è trattato sempre di episodi sporadici, in alcuni casi limitati dal 'media' del libro cartaceo.
Mi ero buttato a scrivere un romanzo che avesse la stessa struttura di un librogame, quando mi è capitato di prendere in mano il primo lettore digitale a inchiostro elettronico.
Ecco, in quel momento ho pensato che quel lettore digitale sembrava nato apposta per leggere in maniera diversa. La lettura lineare veniva sostituita da un accesso a narrazioni tramite ipertesti. Si poteva pensare di raccontare una storia sovrapponendo tutte le possibili storie che si volevano raccontare, defilandosi dall'inganno dello scrittore che ci racconta una sola storia, come se fosse davvero successa. Se lo scrittore è un grosso raccontatore di frottole, e lo è, la sua narrazione può esplodere in un 'raccontare' infinito.
Questo non vuol dire che non si giochi più con la narrazione, il nostro primo titolo è un capolavoro del gioco interattivo di Colombini: ma con le Polistorie proponiamo ai nostri lettori e ai nostri scrittori una nuova ipotesi di narrazione multipla che non ha più vincoli culturali o commerciali.
Fate un salto nel nostro sito e scaricate i demo gratuiti che ci sono, penso che già questi primi tre titoli possano dare una idea dalla complessità e della diversificazione che ci piacerebbe portare avanti con la nostra collana di polistorie.
Per rispondere a Jegriva, i nostri ebook sono in formato epub, pdf ottimizzato otto pollici e mobipocket.
Ovviamente sono molto curioso di sapere che ne pensate e spero di non avervi annoiato con questo spiegone lunghissimo
Un saluto!
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fbrzvnrnd
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Maestro Ramas
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