Corto 09 - Storia di un famiglio
VOTAZIONI #4
(fino a domenica 6)
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Per votare, lasciate un commento con il nome del corto, un voto da 1 a 10 (con possibile mezzo punto), e una piccola recensione del racconto. Tenete conto sia dell'efficacia del corto, sia dell'attinenza al tema "L'eredità del passato: come scelte lontane nel tempo possono influire sul futuro".
Ricordo che bisogna votare un minimo di 12 corti e che, a fine concorso, ci sarà una settimana extra in cui modificare o aggiungere i voti a 5 corti a piacere.
Buona lettura!
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Re: Corto 09 - Storia di un famiglio
Partiamo dai lati negativi: quando ho iniziato a leggere questo racconto mi sono un po' indispettito perché ho trovato la prosa pesante e alcuni passaggi narrativi poco chiari. Da parte dell'autore c'è una certa tendenza a cavalcare la chiave onirica e magica del racconto ricorrendo spesso al non detto o al sottointeso e questo mi ha infastidito, anche perché non sempre riuscivo chiaramente a ricollegare e ricostruire la consecutio degli eventi. Lo dico senza mettere in dubbio le capacità narrativa dell'ideatore, che dimostra comunque di saper scrivere.
Tuttavia ho continuato a leggere e sviscerare lo scritto, anche perché per me un punto fermo quando valuto i corti è quello di analizzare ogni lavoro da cima a fondo, senza saltarne una riga. Approfondendo la conoscenza di Storia di un Famiglio mi sono accorto che l'opera nascondeva una profondità e delle soluzioni strutturali veramente notevoli. A cominciare dalla possibilità di optare tra tre diversi personaggi e dall'idea di articolare le scelte suddividendole tramite colori. Nelle scorse edizioni dei Corti avevamo già assistito a escamotage simili, ma in questo caso l'idea funziona molto bene ed è stata implementata solidamente. Infatti a seconda del corpo che decidiamo di preferire (gatto, serpe o corvo) la storia può avere evoluzioni differenti, ma talvolta le decisioni di intrecciano in alcuni passaggi. Risulta molto immediato, badando al colore che contraddistingue l'alter ego prescelto, proseguire nella lettura.
La sovrapposizione consente di attribuire maggiore profondità a un'opera che risente, come suo principale difetto, della brevità con cui si concludono le varie run: con questa trovata si è riusciti in parte ad ovviare al problema, che è ulteriormente ridotto anche dalla possibilità di giocare in sequenza l'avventura interpretando i tre famigli. Farlo però non ci garantisce di sviscerare il racconto in ogni sua evoluzione: esistono infatti alternative per ogni personaggio che possono essere scoperte solo effettuando più run. La rigiocabilità quindi è garantita e questo fatto costituisce indubbiamente un valore aggiunto, anche se rimane un minimo di amaro in bocca perché permane la sensazione che certi passaggi avrebbero reso ancor di più se maggiormente approfonditi. Peccato comunque veniale, che sottolineo solo per la mia tendenza a non tralasciare nulla in sede di analisi, attribuendogli in realtà un relativo peso specifico.
Come è accaduto per l'atro lavoro in gara questa settimana anche stavolta il comparto grafico è più curato della media, non solo per le varianti cromatiche, ma anche per alcuni gradevoli disegni che impreziosiscono il lavoro e ne aumentano la godibilità. La storia di per sé ha alcune evoluzioni notevoli e anche un paio di epiloghi che colpiscono e danno da pensare.
Nonostante a livello di ritmo e narrazione Storia di un Famiglio mi sia piaciuto meno di altri titoli in concorso trovo il lavoro strutturale e ludico assolutamente di prim'ordine, mi ha colpito e mi sembra che a oggi da questo punto di vista sia uno dei più validi lavori in gara. Secondo me questo fatto va premiato, perché una padronanza simile non è così frequente. Oltretutto nello stile non mi sembra di riconoscere nessuno degli autori noti, quindi è probabile che ci si trovi di fronte un esordiente, ragione in più per premiare tanta padronanza.
Ripeto la tiritera che ho già snocciolato alla fine del commento di Per quel Bicchiere di Troppo: lavoro valido e ricco di qualità, lo metto tra gli aspiranti al podio e mi riservo di prendere decisioni definitive nella settimana di "aggiustamento voti".
Voto finale di Prodo: 8.
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Prodo
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Re: Corto 09 - Storia di un famiglio
Visto che la discussione è partita, ne approfitto per esprimere le mie perplessità su "Storia di un famiglio". Ricordo che se uno scrittore vuole intervenire mantenendosi anonimo, può mandarmi un messaggio in privato.
Come sapete, sono un fan dei corti criptici e sono entusiasta che ne siano arrivati così tanti in questa edizione. Mi piace leggerli e rileggerli, fino a spremerne il senso.
Qui però ho trovato il senso sì e no. Ci ho provato per due giorni e questo è il massimo che ho cavato dal testo:
SPOILER
- una strega aiuta una ragazza del villaggio. Apparentemente, la madre di questa ragazza si preoccupa per la situazione e chiama il tribunale dell'inquisizione.
- la strega viene condannata e rinuncia a difendersi. Vuole sacrificarsi e prendere su di sé i peccati e il male della terra. Una sorta di Cristo 2.0
- noi però non siamo d'accordo. In quanto famiglio della strega, non accettiamo la sua scelta di farsi bruciare. Vogliamo indagare sulla sua condanna e liberarla.
- per prima cosa, prendiamo forma fisica di animale e facciamo fuori le due guardie delle celle. Si tratta di due soldati che sono segretamente amanti e che potremmo uccidere sfruttando la gelosia reciproca.
- a questo punto parliamo con la ragazza e scopriamo la verità.
La presunta "madre preoccupata" è in realtà un'altra megera rivale: non era preoccupata per la figlia, ha chiamato l'inquisizione perché voleva sbarazzarsi della nostra strega. Ipotizzo che la nostra strega si stesse avvicinando troppo alla figlia e stesse intuendo che è soggiogata/resa schiava da un incanto della madre.
- da qui, la storia si dipana e possiamo scegliere vari tipi di finale: fare un patto con l'inquisitore, sacrificarci finendo nell'abisso dei demoni, lasciare che la strega muoia, ...
- non esiste un finale strettamente positivo
Più di così non credo si possa fare. Ci sono elementi che non mi tornano, come il sasso di fiume del par. 2 (deve avere un senso, è troppo specifico, ma online non ho trovato niente su quel simbolo).
Se qualcuno vuole darmi una mano a capire, è il benvenuto
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Re: Corto 09 - Storia di un famiglio
STORIA DI UN FAMIGLIO
Apro il file e sboom! Rimango a fissare quei tre animaletti e la possibilità di poter giocare con ciascuno di loro. Mille idee mi balzano (nei libri le cose non saltano mai… balzano) alla mente. Adesso inizio con la serpe e fuggo dalle prigioni, poi divento corvo e me la svigno volando. Magari faccio un salto in paese sotto forma di gatto, ma no… se assumi una forma, te la tieni per tutta la run. Mapporc… Perché!!! Perché rompermi le speranze così.
Comunque vabbè, metto in vendita al maggior offerente l'idea del mutaforma (che ho provveduto a registrare proprio adesso al RUDLCMRMDCDID - Registro Unico Dei Libri Game Che Mai Realizzerò Ma Di Cui Detengo I Diritti).
L’idea mi piace da subito e la cura del dettaglio (testo giustificato, titolo illustrato, nessun refuso, grafica curata) non fa altro che aumentare l’esperienza e la mia predisposizione alla lettura.
È forse qui che trovo il primo intoppo. Proprio la lettura non corre scorrevole come avrei sperato. La prosa è volutamente complessa, tanto da farmi pensare a un esercizio di stile con quella forma aulica dai voli arzigogolati che non portano da nessuna parte tipo: “Non fa domande. Forse non se ne pone; forse intuisce le risposte, e ne ha paura. A volte, ne hai anche tu.” Ok… fammela rileggere un attimo eh! Che intende per “forse”? Se non lo sa chi scrive, perché dovrebbe saperlo il lettore?
Altro tasto dolente, a mio parere ancora più della forma, sono quei fastidiosissimi balzi temporali e di luogo che rendono complesso capire dove ci si trova o come si è arrivati in un determinato punto. Sei in prigione e al paragrafo dopo ti ritrovi in camera dell’inquisitore o in casa della strega… ok la mancanza di spazio, ma una continuità alla narrazione è necessaria. Mi piacerebbe leggere qualcos’altro di questo autore/autrice per capire se è un problema che si trascina dietro o solo un escamotage per risparmiare spazio nel corto.
Forse per via di tutto ciò, come è stato già detto e ridetto, la storia ne perde in chiarezza. Si va un po’ a tentoni e la lettura (complice anche la forma arzigogolata) risulta pesante. Non finirò mai di ripetermelo. Scrivi semplice, Fabrì!
Al momento questo corto è quello che mi ha fatto sospirare di più, lasciandomi l’amaro in bocca per via dell’occasione mancata. L’idea della scelta dell’animale era vincente e se fosse stata sviluppata in maniera ancora meno pretenziosa (ma più giocosa) avrebbe davvero potuto aspirare alla pubblicazione. Magari chissà, è ancora tutto in ballo e se l’autore/autrice fosse disposto a metterci mano ne potrebbe uscire qualcosa di bello.
Voglio comunque premiare quanto c'è di buono.
Voto 6
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ffdesign
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Iniziato
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Re: Corto 09 - Storia di un famiglio
FinalFabbiX ha scritto:Più di così non credo si possa fare. Ci sono elementi che non mi tornano, come il sasso di fiume del par. 2 (deve avere un senso, è troppo specifico, ma online non ho trovato niente su quel simbolo).
Mi ha risposto l'utente Riccardo Rossi su facebook, dicendo:
La guardia invidiosa (Luca) la definisce "sasso di fiume".
La guardia che lo possiede (Pietro) dice:
"E se anche fosse un pegno d'amore? ecc ecc...".
Quando descritta dal punto di vista del famiglio viene indicata come "una piccola pietra incisa con i raggi di un sole abbagliante".
Passando alle informazioni che si ottengono da Alba nel paragrafo 16:
"Sei tu, vero? La bestia feroce che ha ucciso Luca e Pietro. Che ha ucciso i miei amici". Non rispondi. "Avevo cosparso un pendente con l'unguento della Strega. Per permettergli di incontrarlo di nascosto, fuori dal turno di guardia, se volevano. Il sasso era per lui, i raggi di luce per..."
Lei si chiama Alba, ha donato il sasso con cosparso l'unguento per permettere ai suoi due amici (lLuca e Pietro) di incontrarsi di nascosto ma era anche un pegno di amore da parte sua per Pietro.
Il sasso (Pietro) ha un sole con raggi abbaglianti (Alba).
Mi sembra abbastanza convincente
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FinalFabbiX
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Re: Corto 09 - Storia di un famiglio
Confermo le mie perplessità
Trama: La condanna a morte di una strega vista con gli occhi del suo famiglio (un serpente, un gatto o un corvo) che cerca di salvarle la vita.
Attinenza al bando: Davvero non l’ho individuata
Giocabilità È possibile rigiocare la storia almeno tre volte impersonando un famiglio diverso, con effetti diversi
particolarità: nessuna che mi abbia colpito
Giudizio finale: Non è facile giudicare questo corto, da una parte mi è piaciuta l’idea di essere un demone famigliare con forma di animale che cerca di correre in aiuto della sua strega, dall’altro la poco o nulla attinenza al tema del bando lo penalizza oltremodo e lo escluderebbe dal concorso.
Altra perplessità è quella legata al fatto che se io lettore non so cosa sia accaduto e cerco di capirlo man mano, il personaggio invece sa già tutto per forza di cose, questo nel racconto poteva essere reso meglio.
voto Non giudicabile (ma se devo dare un voto dico 5, a fine concorso ci tornerò su)
Leggendo il post di Luca non è che le perplessità si siano attenuate, anzi, mi chiedo se per leggere un corto debba avere a disposizione la stele di Rosetta, si era detto "niente ausili"
Piango perché una volta ero un fratello, ed ora non lo sono più (K.Von Erich)
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djmayhem
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Re: Corto 09 - Storia di un famiglio
Anche in questo caso entusiasmo iniziale a mille ma poi (presto, prima di quanto successo con il western) una relativa delusione. Questo Corto è l’esempio più classico di come i limiti spaziali del bando influiscano sulla sua riuscita finale e bisogna purtroppo tenerne conto in fase di stesura. Mi pare evidente che l’autore avesse una storia chiara in mente, anche piuttosto originale, ma il fatto di dover presentare tre percorsi diversi con le relative diramazioni ha portato al sovrapporsi forzato di alcuni di questi percorsi, rendendo poco chiari certi paragrafi o “spersonalizzandoli” senza porre l’accento sull’animale che in quel momento “recitava” visto che dovevano essere neutri. A complicare il tutto, una prosa magniloquente che evoca molto ma dice poco, e che a sua volta avrebbe tratto grande beneficio da una dimensione più estesa e libera dove i voli pindarici dell’autore sarebbero stati più apprezzabili. Certi passaggi non sono affatto chiari ma siamo noi a dover riempire i “buchi” nel flusso della vicenda a seconda di quello che leggiamo. Ciliegina sulla torta, mi pare che il tema del concorso sia stato semplicemente usato come scusa per giustificare il fatto che si può rileggiocare con un altro Famiglio.
Di buono, oltre al soggetto di partenza che come detto ho trovato originale e interessante, c’è un uso per nulla banale del concetto di famiglio, che recupera la vera natura di queste entità: non sono semplicemente animaletti che il mago vincola a sé come da tradizione di Advanced D&D ma diavoli sotto spoglie animali. E anche la storia parallela della ragazzina che diventa strega è ovviamente un punto forte. Altrettanto lodevole è che i finali con Alba strega non siano copia/incollati, anche se forse farne uno unico avrebbe lasciato più spazio per sviluppare meglio altre parti.
Lo so che questa cosa viene detta praticamente di ogni Corto, e io sono il meno titolato per poterlo ribadire, ma Storia di un Famiglio mi sembra un diamante grezzo in attesa di essere intagliato adeguatamente: allora potrebbe diventare un LibroNostro memorabile. Così come è stato presentato mi sembra un lavoro ambizioso ma irrisolto, e l’attinenza col tema è assai blanda se non inesistente. Il mio voto è 6 (sei).
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GGigassi
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