OpinionIA ha scritto:
C'è più di quello che si vede:
L'arte sottile tra 'Mostrare' e 'Raccontare' nella Narrativa
Direi che, mentre "show don't tell" è una tecnica molto potente e spesso raccomandata nella narrativa, non dovrebbe necessariamente essere vista come l'unica valida o come quella che dovrebbe sostituire tutte le altre tecniche di scrittura. Ogni tecnica ha il suo posto e può essere utilizzata in modo efficace in determinate circostanze. Ecco alcune considerazioni:
1.
Variazione: Uno stile uniforme o l'uso costante di una sola tecnica può rendere un romanzo monotono o prevedibile. Variazioni nello stile e nelle tecniche possono mantenere l'interesse del lettore e fornire una narrazione più ricca e sfaccettata.
2.
Contesto: Alcuni generi o storie potrebbero beneficiare di più dal "show don't tell", mentre altri potrebbero avere bisogno di esplicite descrizioni o introspezioni. Ad esempio, un romanzo storico potrebbe necessitare di una maggiore quantità di "tell" per fornire contesto e background, mentre un thriller potrebbe fare affidamento sul "show" per mantenere la tensione.
3.
Profondità emotiva: Mentre "showing" può dare vita a una scena, "telling" può spesso fornire un'approfondita introspezione emotiva. Ci sono momenti in cui un autore potrebbe voler entrare direttamente nella mente di un personaggio, esponendo pensieri e sentimenti in modo esplicito.
4.
Economia di parole: A volte, "telling" può essere un modo più economico e diretto per trasmettere informazioni, specialmente se ciò che viene comunicato non è cruciale per la trama o il carattere.
5.
Equilibrio: Come in molte cose nella vita, l'equilibrio è la chiave. Un buon mix di "show" e "tell" può offrire al lettore una esperienza più completa, dando vita alla storia mentre fornisce anche il contesto necessario.
In conclusione, mentre "show don't tell" è certamente uno strumento prezioso nel kit di uno scrittore, non dovrebbe essere considerato l'unico approccio valido. La scelta delle tecniche da utilizzare dovrebbe basarsi sulle esigenze della storia, sui personaggi e sul pubblico previsto. Ogni storia è unica e merita un approccio che riflette la sua singolarità.
Ecco degli esempi che illustrano la differenza tra "show" e "tell" e i contesti in cui ciascuna tecnica potrebbe essere più efficace:
1. Show Don't Tell (preferibile)
Tell: Maria era arrabbiata con Marco.
Show: Maria lanciò un'occhiata gelida a Marco, le sue mani tremavano mentre serrava il pugno.
In questo caso, "showing" è più efficace perché dà al lettore una rappresentazione visiva e sensoriale della rabbia di Maria. Invece di dire semplicemente che è arrabbiata, il lettore può immaginarsi e percepire la tensione attraverso le azioni e le reazioni di Maria.
2. Tell (preferibile)
Tell: Durante la guerra, la città fu bombardata per tre anni, causando immense sofferenze e perdite.
Show: Ogni giorno, per tre anni, il rombo degli aerei riempiva il cielo e le bombe cadevano, distruggendo edifici e strade, mentre la gente urlava e cercava rifugio.
In certi contesti, specialmente quando si tratta di dare informazioni storiche o di contesto, il "tell" può essere più diretto ed efficace. Mentre la versione "show" fornisce un'immagine vivida, potrebbe allungare inutilmente la narrazione e distogliere l'attenzione da eventi principali o da momenti cruciali della storia. In un romanzo storico o in una saga familiare, ad esempio, potrebbe essere più efficiente fornire informazioni di background attraverso il "tell" per poi concentrarsi in modo dettagliato su momenti o personaggi specifici.
Ovviamente, la scelta tra "show" e "tell" dipenderà dal contesto specifico, dall'intenzione dell'autore e dall'effetto desiderato sul lettore.
L'uso di "sembra" introduce un'ambiguità, e a seconda del contesto, questo può essere intenzionale o non desiderato. Ecco due esempi che illustrano quando potrebbe essere utile e quando potrebbe non esserlo:
1. Dove l'ambiguità è intenzionale:
Tell (con "sembra"): La foresta sembra silenziosa.
Show (senza "sembra"): Non si sentiva il minimo rumore nella foresta; nemmeno il fruscio delle foglie.
Nel primo esempio, "sembra" dà l'impressione che la foresta potrebbe apparire silenziosa in un primo momento, ma c'è la possibilità che non lo sia veramente. Questo potrebbe essere utilizzato per creare suspense in una scena di un thriller o di un romanzo horror, suggerendo che qualcosa potrebbe rompere quel silenzio da un momento all'altro.
2. Dove la chiarezza è essenziale:
Tell (con "sembra"): La porta sembra chiusa.
Show (senza "sembra"): La porta era ben chiusa, e la maniglia non si muoveva.
Nel secondo esempio, se il personaggio sta cercando di fuggire da un pericolo, la certezza che la porta sia effettivamente chiusa è cruciale. Usare "sembra" in questo contesto potrebbe confondere il lettore, mentre la seconda frase dà una sensazione di sicurezza.
In generale, "sembra" può essere usato quando si desidera creare un'atmosfera di incertezza o ambiguità, mentre evitare il termine e optare per una descrizione più diretta è utile quando si vuole dare al lettore una chiara comprensione della situazione.
La parola "vedi" (e altre simili, come "vedere", "notare", etc.) viene spesso utilizzata per guidare la percezione del lettore o per riferirsi a ciò che un personaggio sta effettivamente vedendo. Come con "sembra", la scelta di usare "vedi" dipende dal contesto e dall'effetto che l'autore desidera ottenere. Ecco due esempi:
1. Dove il punto di vista è essenziale:
Tell (con "vedi"): Vedi un albero solitario in mezzo alla pianura.
Show (senza "vedi"): Un albero solitario sorgeva in mezzo alla vasta pianura.
Nel primo esempio, "vedi" fa sentire il lettore come se fosse direttamente immerso nella scena, come se stesse vivendo quella particolare esperienza. Questa tecnica viene spesso utilizzata nelle storie in seconda persona o nei giochi di ruolo, dove si vuole che il lettore/utente si senta come se fosse un partecipante attivo.
2. Dove la narrazione oggettiva è preferita:
Tell (con "vedi"): Maria vede un gatto che attraversa la strada.
Show (senza "vedi"): Un gatto attraversava la strada davanti a Maria.
Nel secondo esempio, la descrizione senza "vede" fornisce una narrazione più oggettiva e diretta della scena. Mentre la frase con "vede" sottolinea la percezione di Maria, la versione senza "vede" presenta semplicemente l'azione in modo chiaro.
Come per "sembra", l'uso di "vedi" o "vedere" può essere sia una scelta stilistica che narrativa. Ci sono momenti in cui mettere in rilievo la percezione di un personaggio può aggiungere profondità e intimità alla narrazione, mentre in altri contesti, una descrizione più diretta e oggettiva potrebbe essere preferibile.
Racconto scritto in "tell" in cui era preferibile l'uso di "show".
Risveglio
Ti svegli in un letto sconosciuto. Ti trovi in una stanza d'albergo, almeno è ciò che ti sembra guardando intorno. Vedi tende pesanti e color crema alla tua sinistra, che filtrano una luce tenue. Devi essere in un luogo sconosciuto.
Tirando le coperte da te, senti che il tessuto è ruvido e scomodo. Inizi a pensare che forse hai fatto una scelta sbagliata nell'aver prenotato questo posto. Vedi un orologio digitale sul comodino; segna le 7:15. Vedi anche una foto accanto all'orologio, ma non riesci a distinguere chi ci sia nella foto. Sembrerebbe un bambino, ma non puoi dirlo con certezza.
Decidi di alzarti e cercare indizi su dove potresti trovarti. Sembrerebbe che tu abbia una leggera amnesia. Non riesci a ricordare gli eventi della notte precedente. Ti senti confuso.
Vedi una valigia aperta ai piedi del letto. All'interno, vedi abiti che sembrano tuoi. Raccogliendoli, vedi anche un biglietto d'aereo. Questo potrebbe dirti qualcosa. O almeno ti sembra.
Dopo esserti vestito, decidi di uscire dalla stanza e cercare risposte. La porta sembra pesante mentre cerchi di aprirla. Mentre cammini lungo il corridoio, vedi altri ospiti. Tutti ti guardano come se sapessero qualcosa che tu non sai. Ti sembra tutto così strano.
Alla fine della storia, vedi che tutto ciò era solo un sogno, o almeno ti sembra.
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In questo racconto, l'uso eccessivo di "vedi" e "sembra" può rendere la storia meno immersiva e troppo passiva. Il lettore viene costantemente ricordato di essere un osservatore esterno, invece di sentirsi veramente immerso nell'esperienza. L'uso di "show, don't tell" avrebbe potuto rendere la narrazione più vivida e coinvolgente.
Lo stesso racconto scritto in "show".
Risveglio
Ti svegli con il tessuto ruvido delle lenzuola contro la pelle, la luce tenue filtra attraverso le tende pesanti e color crema. L'arredamento ti suggerisce la stanza di un albergo. Un orologio digitale sul comodino segna le 7:15 e accanto c'è una foto sfocata di un bambino.
Butti le coperte di lato e ti alzi, la testa leggermente intontita. Non riesci a ricordare gli eventi della notte precedente. Una valigia aperta ai piedi del letto mostra i tuoi abiti disordinatamente buttati dentro, e un biglietto d'aereo spunta da uno dei taschini laterali.
Dopo esserti vestito, esci dalla stanza in cerca di risposte. La porta si chiude con un tonfo sordo dietro di te. Mentre cammini lungo il corridoio, gli altri ospiti ti lanciano sguardi curiosi, sussurrando tra loro. L'atmosfera è palpabile, densa di mistero.
E poi, come una folata di vento, tutto svanisce, e ti rendi conto che è stato solo un sogno.
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In questa versione, ho cercato di "mostrare" più dettagli e sensazioni senza utilizzare direttamente parole come "vedi" o "sembra". Il lettore dovrebbe sentirsi più immerso nell'esperienza del protagonista.
Racconto in quattro paragrafi scritto in "tell".
Sfumature di Grigio
Le nuvole si ammassavano nel cielo come enormi batuffoli di cotone, gettando ombre cupe sulla piccola città di Riverside. Sul marciapiede, gli stivali di Lila lasciavano piccoli impronte bagnate mentre si muoveva con passi decisi, il colletto del suo cappotto alzato per proteggersi dal vento gelido.
Entrando nella caffetteria, un delicato profumo di caffè appena macinato colpiva le sue narici. I baristi dietro il bancone, in una frenesia, erano intenti a preparare bevande per i pochi clienti che erano entrati per sfuggire al freddo. Lila si avvicinò e ordinò un cappuccino, la sua bevanda preferita durante le giornate uggiose.
Sedendosi vicino alla finestra, tirò fuori un vecchio quaderno dalla borsa. La copertina, leggermente sgualcita, mostrava segni di usura. Le pagine erano piene di poesie, appunti e riflessioni, raccontando storie di amore, perdita e speranza. Mentre scriveva, le gocce di pioggia battevano leggermente contro il vetro, creando un ritmo costante, quasi ipnotico.
All'esterno, la strada si era trasformata in un mare di ombrelli colorati, mentre la gente cercava rifugio dalla pioggia inaspettata. La caffetteria divenne un piccolo santuario di calore e comfort per chi cercava un po' di serenità in una giornata grigia.
Lo stesso racconto scritto in "show".
Sfumature di Grigio
Era una giornata nuvolosa e fredda a Riverside. Lila camminava per strada, sentendo il freddo penetrante e l'umidità sotto i piedi. Aveva deciso di andare in caffetteria, sperando di trovare un po' di calore e comfort.
Appena entrata, l'odore del caffè l'aveva subito riscaldato. Il locale era piuttosto affollato, probabilmente molti cercavano rifugio dal brutto tempo come lei. Ha ordinato un cappuccino, il suo preferito per le giornate come quella.
Lila si è seduta vicino alla finestra e ha iniziato a scrivere sul suo vecchio quaderno. Era un diario di pensieri, riflessioni e poesie che aveva tenuto per anni. Mentre scriveva, si rendeva conto di quanto amasse il suono della pioggia contro la finestra.
Guardando fuori, ha notato che la pioggia aveva spinto molte persone ad entrare nei negozi o nelle caffetterie. Era un tipico giorno grigio, ma per Lila, era un'opportunità per riflettere e trovare serenità nella sua routine.
Lo stesso racconto scritto in "show" e "tell".
Riflessioni a Riverside
Riverside si vestiva di grigio quella mattina, con nuvole dense che schermavano il sole e una fredda brezza che accarezzava la pelle. Lila sentiva il freddo penetrante mordere le sue guance e notò la condensa formatasi sotto i suoi stivali ogni volta che calpestava una pozzanghera.
Nel momento in cui spalancò la porta della caffetteria, un'ondata di calore e l'aroma rassicurante del caffè la accolsero. Il posto era gremito, risonando di chiacchiere e risate. Senza indugiare, Lila ordinò un cappuccino, sentendo il bisogno di avvolgersi in quel comfort familiare.
Optò per un tavolino vicino alla finestra, estraendo dal suo zaino un vecchio quaderno di cuoio. Mentre iniziava a scrivere, le sue parole danzavano sulla carta, catturando pensieri e emozioni evocati dal tintinnio della pioggia sul vetro.
Lila sollevò lo sguardo dal suo diario, perdendosi nelle figure ombrose che si muovevano all'esterno. La pioggia aveva un modo di unire le persone, portandole a cercare riparo e condivisione. In quel piccolo angolo di Riverside, Lila trovò una connessione profonda con il mondo intorno a lei.
Riflessioni sul testo:
Riflessioni a Riverside
Riverside si vestiva di grigio quella mattina, con nuvole dense che schermavano il sole e una fredda brezza che accarezzava la pelle. (
Show: qui viene descritta l'atmosfera e le sensazioni fisiche della protagonista, senza dirle esplicitamente.)
Lila sentiva il freddo penetrante mordere le sue guance e notò la condensa formatasi sotto i suoi stivali ogni volta che calpestava una pozzanghera. (
Show: descrive le azioni e sensazioni specifiche di Lila.)
Nel momento in cui spalancò la porta della caffetteria, un'ondata di calore e l'aroma rassicurante del caffè la accolsero. (
Show: l'uso dei sensi per trasmettere l'esperienza di Lila.)
Il posto era gremito, risonando di chiacchiere e risate. (
Tell: si afferma direttamente che il posto era affollato e rumoroso.)
Senza indugiare, Lila ordinò un cappuccino, sentendo il bisogno di avvolgersi in quel comfort familiare. (
Tell: si dice direttamente cosa prova Lila.)
Optò per un tavolino vicino alla finestra, estraendo dal suo zaino un vecchio quaderno di cuoio. (
Show: attraverso l'azione, ci viene mostrato dove si siede e cosa fa.)
Mentre iniziava a scrivere, le sue parole danzavano sulla carta, catturando pensieri e emozioni evocati dal tintinnio della pioggia sul vetro. (
Show: descrizione visiva e sonora dell'ambiente e dell'azione di Lila.)
Lila sollevò lo sguardo dal suo diario, perdendosi nelle figure ombrose che si muovevano all'esterno. (
Show: azione specifica e descrizione dell'ambiente.)
La pioggia aveva un modo di unire le persone, portandole a cercare riparo e condivisione. (
Tell: una dichiarazione generale sul potere unificante della pioggia.)
In quel piccolo angolo di Riverside, Lila trovò una connessione profonda con il mondo intorno a lei. (
Tell: si dice esplicitamente ciò che Lila ha scoperto.)
In questo testo, ho cercato di equilibrare le tecniche di "show" e "tell" per fornire sia dettagli vividi sia riflessioni più dirette.
La decisione tra l'uso di "show" e "tell" nella scrittura non è una scelta tra giusto o sbagliato, ma piuttosto tra due strumenti diversi a disposizione dello scrittore. Ogni tecnica ha i suoi meriti e le sue applicazioni ideali:
1.
Show (Mostra)
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Vantaggi: Crea un'immersione profonda, consentendo ai lettori di vivere l'evento o la situazione attraverso i propri sensi. Costruisce un legame emotivo, rendendo la storia o il personaggio più memorabile e risonante.
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Ideale per: Scene d'azione, momenti emotivi, e quando lo scrittore vuole che il lettore tragga le proprie conclusioni o percezioni.
2.
Tell (Racconta)
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Vantaggi: È conciso e diretto, permettendo una progressione rapida nella trama o un passaggio tra scene. Può fornire informazioni chiave o contesto che potrebbe non emergere naturalmente attraverso l'azione o il dialogo.
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Ideale per: Trasmettere informazioni, introdurre retroscena, riassumere eventi non essenziali, o enfatizzare un punto particolare.
Ogni storia avrà bisogno di una combinazione di entrambe le tecniche. La chiave è capire dove e quando utilizzare ciascuna per massimizzare l'impatto sulla narrazione.
In sintesi: Mentre "show don't tell" è un principio ampliamente promosso per la sua capacità di rendere la scrittura più vivida e coinvolgente, esistono momenti in cui il "tell" è necessario ed efficace. Lo scrittore, come artista, deve decidere quale strumento utilizzare in base alle esigenze del momento, al ritmo, e agli obiettivi narrativi. Come per molte "regole" nell'arte, la comprensione profonda e la pratica consentiranno allo scrittore di sapere quando seguire la regola e quando romperla per il bene della storia.