Mi ricordo l'indovinello delle Colline Infernali su quali città si erano visitate e quello del secondo librogame del Prete Gianni sulla sfinge. Il problema degli enigmi con soluzioni già proposte è che il leggiocatore può indovinare a caso o semplimente andare a tentativi. Forse un sistema potrebbe essere quello di trasformare le prime lettere della risposta giusta in numeri del paragrafo in cui andare.
Confido che qualcuno più esperto e competente di me ti dica la sua.

GGigassi ha scritto:

Mi ricordo l'indovinello delle Colline Infernali su quali città si erano visitate e quello del secondo librogame del Prete Gianni sulla sfinge. Il problema degli enigmi con soluzioni già proposte è che il leggiocatore può indovinare a caso o semplimente andare a tentativi. Forse un sistema potrebbe essere quello di trasformare le prime lettere della risposta giusta in numeri del paragrafo in cui andare.
Confido che qualcuno più esperto e competente di me ti dica la sua.

Ho letto anni fa Colline Infernali ma non ricordo l'indovinello, andrò a riguardarmelo. In effetti con le soluzioni proposte il lettore può approfittarsene. Quella delle prime due lettore potrebbe essere un'opzione, devo ragionarci su. In generale vorrei scrivere un librogame con una sfida non eccessiva, nel senso che vorrei che il lettore arrivasse a leggere tutti i percorsi avendo senso di completezza piuttosto che fargli chiudere il libro perché non sa più in che paragrafo proseguire perdendosi tutto il resto.

HarlockHrk ha scritto:

Partiamo da alcuni presupposti:
- un enigma interrompe la lettura - e quindi la storia - per sua stessa definizione;
- un librogame è composto da una parte diegetica ed una extradiegetica;
- lo spostamento tra paragrafi è extradiegetico;
- i paragrafi sono numerici;

Non conosco l'esempio specifico che ti abbia infastidito, ma mi sembra che la criticità da parte tua sia il "bloccare in senso assoluto" e cioè quello che si chiama "paragrafo nascosto".

L'alternativa al paragrafo nascosto sono le scelte multiple ma, come ha scritto Ggigassi, il lettore può provarle una alla volta senza doversi scervellare a risolvere l'enigma. Per il paragrafo nascosto è sempre necessario un enigma che abbia come soluzione un numero (presupposto 4) e quindi è necessariamente matematico, logico o mnemonico (o altro che ora non mi viene in mente). Quel che fa la differenza è il modo in cui l'autore costruisce sopra all'enigma.

Esempi ben riusciti:
- il corto vincitore del concorso dell'anno scorso, di zage, vede una bambina in "missione" e, sul suo tragitto, trova un enigma che più matematico di così non si può... essendo una espressione da scuola elementare! Trattandosi di una bambina e, arrivando a completare il corto, si scopre come tutto sia perfettamente integrato con la storia.

- Oscura Carcosa del nostro djmayhem: ci sono molti paragrafi nascosti, tutti risolvibili mediante sistemi di decifratura che sono integrati nella lore della storia. Concettualmente e senza fare spoiler, una buona parte sono costituiti dal ricordare (o comporre) frasi e prendere le iniziali o calcolare la somma dei punteggi corrispondenti alle lettere (con tavola di decodifica sempre uguale).

Una difficoltà in più è che l'enigma lo vorrei mettere nelle prime fasi dell'avventura. Se utilizzassi il sistema del paragrafo nascosto rischio di troncare l'esperienza del librogame nelle prime fasi. Dal tuo post deduco che la risposta numerica potrebbe essere una soluzione buona se riesco a integrarla nella storia, che inserire le possibili riposte come opzioni aiuta troppo il lettore. A questo punto direi che le strade siano due: metto l'enigma a risposta numerica con paragrafo nascosto non più all'inizio dell'avventura ma verso la fine (così se non altro buona parte dell'avventura il lettore se l'è goduta comunque) oppure do due opzioni: o il lettore risolve l'enigma e trova il paragrafo nascosto o se si arrende viene messo di fronte a una sfida diversa (entra ad esempio in un percorso narrativo differente con più rischio di fare una brutta fine).

Sono sempre tutto orecchi per chi volesse proporre soluzioni alternative o esempi positivi di enigmi ben strutturati