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Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

Making of La Regina dei Goblin

Making of La Regina dei Goblin

Con il regolamento modificato di Dimensione Avventura e un occhio a citazioni e raffronti con altre opere ambientate su Allansia, ai suoi personaggi e alla sua cronologia, sto buttando giu un divertissment chiamato La Regina dei Goblin..
L'eroe di turno deve perlustrare le terre attorno al Passo del Dente di Troll e raggiungere la misteriosa Città dei Goblin, dove si annida una pericolosa minaccia per il regno di Salomonis..

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
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Mornon
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Re: Making of La Regina dei Goblin

Ottimo! Lunghezza prevista?

Valens

Valens
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Re: Making of La Regina dei Goblin

optimus! tienici aggiornati mauro

Il mondo si divide in 2 categorie: chi ha la pistola carica e chi scava. Tu scavi.

Ald
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Re: Making of La Regina dei Goblin

Un nuovo librogame di Mornon!

Hurray!

@jegriva su Twitter!
La Guida alle Fabled Lands in continuo aggiornamento!
Il Cavaliere del Nevada - Demo disponibile!
<Image link>

Jegriva
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Re: Making of La Regina dei Goblin

in realtà sarebbe il primo.. un mio tentativo chiamato "Le lunghe ombre di Corinna" sulla Caduta di Atlantide è poi.. naufragato senza speranza..
La Regina dei Goblin sarà OVVIAMENTE di 400 paragrafi e strizzerà l'occhio a Labirynth, il fumetto Agenzia Incantesimi e ad un immaginario fatto di posti bizzarri e marchingegni dei goblin.. La Città dei Goblin (il cui nome non ho ancora deciso) è un'accozzaglia di tuguri fatiscenti costruiti uno sull'altro con stranezze e bizzarrie ad ogni angolo..

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Mornon
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Re: Making of La Regina dei Goblin

Mornon ha scritto:

è un'accozzaglia di tuguri fatiscenti costruiti uno sull'altro con stranezze e bizzarrie ad ogni angolo..

che meraviglia. bigsmile

da appassionato di FF attenderò con ansia questo lavoro, mornon!

Yanez
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Re: Making of La Regina dei Goblin

Avendo potuto saggiare con mano la qualità della scrittura di Mornon posso dire che questo "La Regina dei Goblin" si prospetta come un capolavoro.

Ora, però, non montarti la testa e vai a scrivere. Raus!

gpet74
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Re: Making of La Regina dei Goblin

Antefatto (semi-definitivo)

La città di Salomonis si trova ai confini con la Foresta di Yore, in una vallata circondata da alture e dall'impetuoso corso del fiume Acque Bianche. I suoi campi verdi coltivati con ordine e cura, le sue vie lastricate percorse da carrozzoni di mercanti e le sue numerose torri di guarnigione, adornate con drappi rossi e argento, fanno da sereno contraltare alle piane selvagge e desolate che si trovano subito attorno, nelle regioni inospitali dell'Allansia nordoccidentale.
Cammini lungo i canali e le mura di pietra grigia della città, incedendo tra una folla mormorante e intenta in mille affari. La Fiera dei Giorni di Frontiera si tiene permanentemente per tutta l'estate e attira tutti i viaggiatori del circondario, persino alcuni che hanno il coraggio di attraversare il Passo del Dente di Troll provenienti dalle Terre Piatte.
Ti sgranchisci il collo e i muscoli delle spalle e cominci a salire l'alta scalinata che conduce ai portali del Castello, sorpassando dei funzionari in abiti gialli e arancio che si riposano appoggiati sulle scale.
Una ragazza dai capelli neri e la gonna rossa ti fa un cenno amichevole di saluto e subito di dispiace di avere avuto una convocazione così urgente, che non ti permette di soffermarti oltre.
Giungi in cima alla scalinata e ti presenti alle guardie dei portali. In poco tempo vieni condotto attraverso i freschi e ombrosi passaggi della fortezza, oltre le celebri Sale della Sapienza, fino al cortile più interno, circondato da alte torri merlate e sovrastato da un cielo di un azzurro limpido e brillante.
Una fontana in pietra grigia, circolare e priva di decorazioni, crea una piccola nuvola di spruzzi di acqua fredda e uno scroscio continuo. Il secco profumo di diverse erbe aromatiche e balsamiche ti inebria e rinvigorisce, mentre osservi alcune figure parlare tra loro, ignorando il tuo arrivo.
Le riconosci tutte.
Innanzi a te, in vesti rosse e argento, semplici ma adeguate al suo rango, si trova Re Salomon, 52esimo a portare tale nome, che ascolta appoggiato alla fontana la discussione tra gli altri convenuti.
Famoso e temuto quasi quanto il re medesimo, in piedi accanto a lui, si trova il celebre Chadda Darkmane, capitano di ventura e cavaliere del regno, vestito con un marziale tabarro nero che lascia intravedere facilmente una corazza metallica ben stretta al torace.
“Maledizione! I guai non sono ancora finiti dunque!” stadicendo il guerriero, stringendo il pomo d'acciaio di una lunga spada che pende infoderata al suo fianco.
“Non l’hai ancora capito? I guai non finiscono mai!” è la risposta del suo interlocutore, un anziano individuo con una fluente barba bianca e una veste dai risvolti dorati, ma sporca di fango. È Gareth Yaztromo, uno dei maghi più grandi di Allansia! Un’autorità, certamente, consigliere e guida dei popoli liberi in questi anni tormentosi.. e tuttavia grande portatore di sventure e problemi! Si dice che un viaggiatore che lo veda arrivare lungo la strada possa attendersi da lui un folle e pericoloso incarico in qualsivoglia parte del continente.
Intanto, il quarto uomo presente ti vede e ti fa un ampio gesto con la mano. È Mestis Satrassis, il comandante della guarnigione presso cui hai prestato servizio fino a qualche mese fa.
Il Comandante è giovane quasi quanto te e non ha ancora alcun accenno di barba o baffi in viso. Al presidio si raccontava che egli fosse il figlio illegittimo di qualche famoso generale del regno e una sorta di ragazzo prodigio, portato al comando e al mestiere delle armi fin da età tenerissima.
È stato Mestis che ti ha mandato a chiamare con una breve e fredda missiva, due giorni orsono. La lettera richiedeva semplicemente la tua presenza alla Fortezza per questa mattina. Ed eccoti qua.
“Ecco il nostro Eroe” dice ad alta voce Mestis, presentandoti al re e agli altri due presenti.
“Vostra Maestà, Comandante Mestis, Signori”, saluti con deferenza, “sono giunto il più velocemente possibile per rispondere al vostro invito, ma forse avete sbagliato persona..
Io non sono certo un Eroe”.. concludi mestamente..
“Sciocchezze!”, dice con voce compassata il Mago, “Mestis non può sbagliarsi. Nessuno può essere Eroe se bada alle sue faccende e rimane nella veranda di casa a guardare pascolare le pecore! Gli Eroi si provano e temprano nelle grandi imprese, soprattutto in quelle disperate. E se ancora non sei un Eroe, di sicuro lo diventerai ben presto, non appena sarai partito!”
“Partire, ma..”
“Andiamo con ordine, Amico mio”, ti interrompe sua maestà Re Salomon, “lascia che ti spieghi il nostro problema..”
Il Re ti fa cenno di accomodarti e ti accompagna verso una bassa panchina di pietra, all’ombra delle torri.
Si aggiusta poi uno degli anelli e riprende a parlare.
“Dopo la fine della guerra, siamo riusciti a tenere sgombra la via mercantile da mostri e creature delle tenebre e ad assicurare la protezione dei viaggiatori. Di recente, tuttavia,  abbiamo perso degli esploratori e diversi viandanti sono stati assaliti e uccisi.
Ovviamente, abbiamo subito mandato ordini di rastrellamenti e pattugliamenti a tutte le guarnigioni della zona, ma il nemico ci è abilmente sfuggito ogni volta tra le dita. Poi, il Sommo Mago Yaztromo e il Capitano Darkmane si sono attivati, con sistemi che puoi immaginare, scoprendo alcune informazioni interessanti.
Oltre il Passo, alla base delle Colline della Pietra di Luna e lungo uno degli affluenti del Fiume Argento, sorge l’antica Città dei Goblin, un posto malfamato e pericoloso come pochi altri. Per secoli la Città è stata semplicemente un’accozzaglia di tuguri marcescenti, stamberghe maleodoranti e putridi rigagnoli, costruita sui resti di una fortezza nanica abbandonata. Tuttavia, di recente,  sembra che qualcuno che si fa chiamare la “Regina dei Goblin” abbia riunito un numero spropositato di clan sotto il proprio controllo e ne abbia composto una sorta di nazione, che governa proprio da quella Città. La Regina dei Goblin ha radunato attorno a sé e ad alcuni suoi marescialli molte creature un tempo sotto il controllo di Balthus Dire e Zharradan Marr, i due Maghi che si sono affrontati nella Guerra del Passo, e ora la Città dei Goblin sembra pullulare letteralmente di mostri e strane creature.
Tutto il territorio attorno alla Città, allo stesso modo, è infestato da bestie terribili e orrori senza nome.
Noi crediamo che i Goblin abbiano dei piani di espansione militare ben precisi e che l’esercito di creature che stanno raccogliendo sia un pericolo per tutti noi.”
Rifletti con attenzione sulle parole del tuo Re, cercando con lo sguardo Mestis e il cisposo volto di Yaztromo.
“..Ma, Sire..” obietti dopo qualche istante, “..sono solo dei.. Goblin!! Come possono aver ordito un piano tanto complesso ed essere riusciti a controllare tante diverse creature?”
“Bravo, ottima osservazione!” interviene Yaztromo. “I Goblin sono tra le creature più abiette che si possano incontrare, eppure la Città dei Goblin è una realtà, così come la minaccia costituita dalla loro Regina. Noi pensiamo che qualcuno, un essere più astuto, grande e potente, si nasconda dietro il suo trono e la controlli dall’ombra. Qualcuno che abbia anche poteri tanto grandi da contrastare tutti i miei sistemi di indagine magica..”
“..qualcuno che possiede delle spie nel nostro esercito e conosce tutti i nostri spostamenti, impedendoci di affrontare questa minaccia apertamente e rischiando di farci perdere nuovamente il controllo del Passo” continua Mestis.
“Ed è per questo che abbiamo pensato a te”, conclude Darkmane, con un ghigno molto significativo.
“Io sarò impegnato lungo il Passo, a consegnare una serie di dispacci alle varie guarnigioni. Mi fingerò un comune messaggero e aspetterò di venire attaccato per rivelarmi, con quella che sarà un’amarissima sorpresa per i miei avversari. Mestis, che è al di sopra di ogni sospetto, gestirà le operazioni tattiche dai vari presidi e infine Yaztromo sarà impegnato a fare i suoi trucchetti e cercare di interrogare gli spiriti o quello che sia. per capire chi si nasconde dietro la Regina dei Goblin.
E infine ci serve qualcuno che segua le piste fino alla Città dei Goblin e ci dica quello che sta accadendo da quelle parti.
E quel qualcuno sei proprio tu, amico!”
“Io? Ma perché? Io non credo di essere in grado..”
Re Salomon annuisce comprensivo. Noti solo adesso sul suo viso un leggero accenno di barba e delle occhiaie leggere. Quando ti poggia la mano sulla spalla ti interrompi nuovamente.
“Mestis ci ha detto che conosci la zona a nord del passo abbastanza bene e che con una Spada in mano fai scintille.
Inoltre hai dimostrato più volte una impareggiabile fedeltà al regno e sei dotato di un certo spirito. Nel tuo distaccamento ti sei distinto più volte per fierezza, abilità e resistenza e perfino per una certa dose di fortuna. Non possiamo inviare un membro effettivo della Guardia in questa operazione. Ci serve qualcuno di speciale. Anche se il tuo periodo di fermo è finito, questo incarico ti sarà riconosciuto con grandi onori e una lettera di credito firmata dal mio pugno.
Abbiamo bisogno di te.
Allora, accetti?”

Tutti gli sguardi posano su di te.
Gli schizzi della fontana sembrano, da questa prospettiva, creare una sorta di iride trasparente che compie un anello al centro del cortile.
I rumori della città e del mercato sono solo un lontano sentore ovattato.
Ti alzi dalla panchina e ti inchini dinnanzi al tuo Re.

“Sono ai Vostri Ordini, Maestà!”

Vai al Paragrafo 1

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Mornon
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Re: Making of La Regina dei Goblin

applauso
Mamma mia, che spettacolo!

Veramente bello, complimenti Mornon... Ma devo fare un Errata dell'introduzione: i puntini di sospensione vanno a gruppi di tre, non di due! teach
Scusami, ormai è una deformazione professionale smile2

Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.

I miei racconti

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Re: Making of La Regina dei Goblin

Io sarei per sfoltire nettamente gli aggettivi (laddove non necessari) che rendono la lettura un po' faticosa.
Ad esempio, per le varie "comparse" di contorno, e irrilevanti per la storia, non e' necessario informare il lettore sui singoli colori di quanto indossano. E cosi' via, in generale, e' meglio dare brevi "pennellate" per fare atmosfera ma evitando di caricare le frasi inutilmente.

Poi c'e' un altro motivo: quando viene fornito un dettaglio preciso in una situazione "generica", la mente del lettore si mette subito in allerta, chiedendosi: "perche' mi viene detto che la gonna della ragazza e' rossa? Sara' magari rilevante per il resto della storia?

Una ragazza dai capelli neri e la gonna rossa ti fa un cenno amichevole di saluto e subito di dispiace di avere avuto una convocazione così urgente, che non ti permette di soffermarti oltre.

Dato che lo scopo che ti prefiggevi era quello di sottolineare la bellezza della ragazza per agganciarti alla considerazione successiva, proponi direttamente tale concetto generico ( in una situazione generica) senza introdurre altri dettagli indiretti.
Ad esempio:

"Un' avvenente ragazza ti manda un cenno di saluto e ti dispiace davvero che l'urgente convocazione non ti consenta di soffermarti oltre..."

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