mi sta a venì voglia pura a e me di ordinarlo...quasi quasi..

ma com'è? com'è? com'è? 

Yanez ha scritto:

ma com'è? com'è? com'è?

E' molto meglio di Stormslayer, tanto per cominciare. Poi è MOLTO lungo e MOLTO articolato, cose non necessariamente buone visto che secondo me, se un librogame mette troppa carne al fuoco, può stancare. I paragrafi sono 450, ma non è quello a rendere lunga l'avventura.

Quello che trovo paradossale è che Green ha evoluto le meccaniche di gioco (meno Tenta la Fortuna, avversari "comuni" piuttosto scarsi per non tirarla troppo in lungo, eccellente uso delle parole d'ordine) ma si è involuto nella prosa che già non è mai stata eccelsa. Troppi paragrafi iniziano con "And then" o "And so", ci sono vari errorini che non so se attribuire all'autore o all'editor, e le descrizioni diventano rapidamente ripetitive, ma forse è perché anche i nemici sono tutti più o meno della stessa fatta. Trovo poi piuttosto incerta la gestione della natura spiritica del protagonista: non vedo perché, per scendere in un pozzo, non possa gettarsi giù: male non può certo farsi. Inoltre sono sicuro che in un paragrafo si dà a intendere che il protagonista percepisce l'odore del luogo, mentre altrove ringrazia di non avere un olfatto che percepisca il fetore dei dintorni.

Quel che è positivo è che non esiste un true path (ci sono dei check, ma soddisfarli non è difficile), che il livello di difficoltà è discretamente basso (a patto di partire con una buona Abilità, direi almeno 10) e che l'avventura invoglia ad esplorare in lungo e in largo, anche se molte opzioni sono ingenue e l'esito si prevede facilmente. Ho finito il libro al secondo tentativo, ma mi rimangono molte cose da scoprire.

Ovviamente i disegni sono sensazionali, e devo dire che il formato più grande di questa nuova collana mi è molto gradito; peccato per lo spreco delle copertine.

Tutto sommato l'analisi mi sembra positiva, anche la mancanza di un true path ogni tanto è una buona notizia. Complessivamente che voto gli daresti Ego, considerando anche gli eccezionali disegni di McKenna?

Yanez ha scritto:

ma si sa qualcosa per la faccenda del conorso in cui si doveva scegliere un lettore come soggetto per un illustrazione del libro?

Sul sito non riesco a trovarlo, e nel libro non riesco davvero a capire quale disegno sia: mi chiedo se alla fine il soggetto vincitore NON sia stato disegnato come appariva nella foto e abbia semplicemente prestato il volto ad uno degli umani raffigurati nel libro. In alternativa l'unica illustrazione dove può essere raffigurato è quella al paragrafo 61.

Prodo ha scritto:

Complessivamente che voto gli daresti Ego, considerando anche gli eccezionali disegni di McKenna?

Per il momento il voto è sospeso tra 8 e 9; il gioco meriterebbe 9, ma la lunghezza del libro e le ingenuità dello stile lasciano quel po' di delusione.

Per i disegni stiamo parlando di roba tipo questa:



Insomma... con i volti umani non mi fa impazzire, ma quando si tratta di creature mostruose McKenna è Dio.

kingfede ha scritto:

Prenditi anche Stormslayer, non è eccelso ai livelli di Howl of the Werewolf, e da quel che sento è inferiore anche a quest'ultimo, ma vale comunque la lettura molto più di almeno tre quarti dei libri precedenti della serie.

Mah, oddio, i libri di Green non sono molto coinvolgenti. A quanto pare, nei librogame con regolamento complesso, la narrativa troppo prolissa finisce per essere un ostacolo più che un arricchimento, e comunque lo stile di Green infioretta un po' troppo. Mi sembra che tenda a dirti quello che dovresti provare, col risultato che ti senti meno partecipante. Ecco perché i suoi libri, pur essendo ben costruiti sotto quasi tutti gli aspetti, alla fine non mi lasciano l'entusiasmo di libri più semplici, ma che ti fanno sentire più protagonista. Steve Jackson mi faceva provare paura, Stephen Hand pure, ma Green no, eppure si vede che Green ci prova in tutti i modi; quindi c'è qualcosa che non funziona.

Sì giusto: il vincitore appare sullo sfondo della tavola, a sinistra.