In Magehunter più che altro la difficoltà è aumentata dal fatto che l'autore apre sempre la strada a continuare anche quando è impossibile. Esempio: c'è un oggetto (anzi più di uno, a conti fatti) che si può trovare se e solo se si è fatta una determinata scelta iniziale; ebbene, più volte verso la fine ti viene chiesto se ce l'hai o no, anche quando si imbocca una strada secondo la quale è impossibile averlo. Se ci fossero semplicemente degli instant death, sarebbe molto più semplice capire come arrangiarsi.

Io finora mi sono incartato, perché pare che una delle due-tre scelte decisive escluda le altre. Cercherò di venirne a capo.

EDIT: mi sa che sono una testa di ravanello: avevo letto male il testo di un paragrafo e forse ho capito come risolvere l'inghippo, o almeno spero.

In questo caso però non escludo che magari in qualche remota ma astrusa maniera si possa ottenere qualche oggetto anche se si fanno scelte in controtendenza: sono sicuro solamente di due item, che certamente non possono appartenere a entrambi i rami perchè in pratica fungono da check per quel tipo di scelta, ed evitano errori tipo quelli della sezione finale di Ninja 6 (dove Foxglove compare e scompare, insomma).

Per la cronaca, risolto il piccolo inghippo ho finito senza problemi il libro. Se avessi letto bene, probabilmente al terzo tentativo avrei fatto centro, invece di doverci provare una dozzina di volte... ben mi sta!

Prodo ha scritto:

Forse mi sbaglierò, ma quando accadono queste cose mi viene sempre da pensare che il libro non sia stato ricontrollato a dovere, e che quindi l'autore abbia inserito bivi "inutili", e non che li abbia pensati a bella posta per tenere aperte strade che in realtà sono chiuse allo scopo di confondere il lettore e aumentare la difficoltà del libro.

E invece in questo caso è proprio così. Magehunter è perfetto, MdO6 aveva degli errori. Il gioco di Paul Mason è quello di confonderti, facendoti pensare che indizi e oggetti siano indispensabili mentre sono solo false piste.

Prodo ha scritto:

Ma, vista la sicurezza con cui affermi che per Magehunter non sia così, mi viene da chiederti/vi se Paul Mason ha mai dato spiegazioni o rilasciato interviste in tal senso che permettano di sposare questa interpretazione, o se è estrapolata da elementi più o meno chiaramente deducibili dal testo.

Io non sono a conoscenza di alcun intervento chiarificatore dell'autore, ma leggendo tutto fa pensare che si tratti di una sorta di gioco intellettuale, di "sfida al lettore"; ricordo comunque che la struttura è estremamente intricata, e non è escluso che scelte che io pensavo fossero impossibili in realtà non lo siano per niente. Il true path è particolarmente breve, saranno una sessantina di paragrafi, forse un'ottantina ma non penso di più, e credo di averne visitati solo poco più del triplo, il che lascia fuori un bel cento paragrafi: anche fossero solo cinquanta, potrebbero lasciare aperte miriadi di possibilità "anomale" rispetto alle previsioni.