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Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

The Making of: Mizar III

Re: The Making of: Mizar III

Mmmm. No ammetto di non aver letto nulla del topic, anche perchè non volevo involontari spoiler.
Giustificato alllora, ma si, non splendido.

ilsaggio79
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Re: The Making of: Mizar III

Vabbeh, ti perdono.
Paga un giro.

Un' idea, un concetto, un' idea, finche' resta un' idea e' soltanto un' astrazione.
Se potessi mangiare un' idea avrei fatto la mia rivoluzione.

Yaztromo
re fuso
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Re: The Making of: Mizar III

ilsaggio79 ha scritto:

ok, ti dico al volo quello che non piace a me:
1) talloncino in alto con i capitoli: si usava nei libri scolastici per trovare subito un argomento. in un libro di narrativa a che ti serve?

2) poco margine, cosa che rende più difficoltosa la lettura, stile tascabile economici newton (qui però capisco che risparmi pagine e quindi soldi...quindi seiparzialmente giustificato)

3) E (per me) PIU' GRAVE DI TUTTI: hai usato un carattere sans serif, un carattere adatto a letture rapide, per messaggi spot, non adatto alla lettura di un romanzo.

4) in un libro di narrativa non si sottolinea mai e poi mai il testo, crea solo confusione

P.S. le schede didattiche ovviamente non ci sono e non le ho viste, stavo accostando solo il tuo libro a quei libri di scuola che le avevano.

1) Come ti ha già spiegato Yaztromo il talloncino serve a non confondersi durante la lettura del volume cartaceo, dove sfogliando velocemente, si potrebbe rischiare di andare a leggere il Par giusto ma di un Capitolo sbagliato. Ovviamente se avete dei consigli su come risolvere questo problema con sistemi più eleganti del talloncino... sono tutt'orecchi.

2) Sono 490 pagine se facevo un bel margine mi venivano 600 pagine. Il problema non è solo lo spazio che un margine di 2 cm ruberebbe, il problema è la natura stessa dell'impaginazione dei LG. Mi spiego meglio. Con un margine risicato i singoli paragrafi è più probabile che stiano in una pagina o meno. Il che mi facilità enormemente nel lavoro di impaginazione. Se avessi dei paragrafi che regolarmente mi sforano nella pagina successiva mi troverei costretto a usare molti più disegni, e anche più grandi, epr fare in modo di impaginare correttamente. Infatti un paragrafo non dovrebbe mai andare a capo da una pagina dispari a una pari e dovrebbe cominciare e finire nella medesima pagina, o al più in qualla a fronte, ma mai in quella dietro...
Non so se mi sono spiegato. In effetti è più facile farlo che spiegarlo. Il fatto è che un margine maggiore implica, in un LG molte più pagine che non se fosse un libro normale.

3) Ho usato un Arial 10, il font più comune dopo il Times New Roman. Sinceramente non mi sono posto il problema delle Grazie. Mi sembrava che l'Arial risultasse semplicemente più leggibile, a parità di dimensioni. Ora non so se per i prossimi due libri, sia il caso di cambiare font o meno. Voi cosa ne dite?

4) Infatti la parte narrativa NON ha sottolineature. Vi sono delle sottolineature solo per quanto riguarda la formattazione del testo inerente alle meccaniche, in particolare sonos ottolineate tutte le Prove o Check da effettuare.
Alcune parole sono evidenziate, la prima volta che si incontrano, l'ho fatto mettendole in neretto. Forse è a queste parole grassettate che ti riferivi invece. L'ho fatto per far cadere l'occhio sulle parole chiave della storia, come ad esempio sui nomi. Si tratta di una peculiarità comune anche ai fumetti, dove la prima volta che viene scritto il nome di un personaggio questi è in grassetto.
Ovviamente se questo dovesse dar fastidio potrei eliminare il grassetto da tali parole, in fondo si tratta di una manciata di parole chiave su 490 pagine di testo.

gpet74
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Re: The Making of: Mizar III

Secondo me saggio stai vedendo Mizar III troppo come un libro di narrativa: indubbiamente lo è, ma non va dimenticato che si tratta in primis di un lg, e pertanto deve ovviamente tenere in conto le particolarità di un tale tipo di scrittura.

firebead_elvenhair
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Re: The Making of: Mizar III

No Gio, il neretto l'ho capito e approvato. Mi riferivo proprio alle sottolineature. Per quanto sia vero che non sono parti della narrazione le trobo molto antiestetiche e superflue.

Oh, beninteso, son pareri personali non "le regole dell'impaginazione"
La cosa più rilevante cmq per me resta il carattere, apri un qualsiasi lg e confronta il carattere con quello che hai usato tu, vedrai che con le grazie la lettura risulta piu' elegante e l'occhio fa meno fatica.

ilsaggio79
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Re: The Making of: Mizar III

Si in effetti anche io preferisco font più rotondi per così dire, l'arial è un font molto chiaro è vero ma ha una natura molto asettica e professionale, lo usano nei manuali della strumentazione elettronica per esempio. Io sinceramente per migliorare l'esperienza anche visiva utilizzerei un carattere più "rotondo" che mi ricordi un po' l'ambientazione del libro, per esempio un Georgia o un Linux Libertine per rimanere in qualcosa di semplice. Alcune scritte per quanto mi ricorda l'ambientazione dei paragrafi le farei in Fraktur ma poi logicamente va a gusti e forse l'arial che logicamente rende chiara la lettura appiattisce un po' l'immedesimazione nel testo, che pur risulta molto bello per quello che ho letto finora.

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Re: The Making of: Mizar III

Vedo diversi pareri concordi nel bocciare l'arial.
Ma io vi chiedo, se per i volumi due e tre, mentre li reimpagino, cambio anche il font, secondo voi va bene o viene un opbbrobrio leggere il primo volume con un font e poi i due successivi con uno differente? Non sarebbe più elegante mantenere uniformità di font e di impaginazione tra i diversi volumi di una stessa serie?

gpet74
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Re: The Making of: Mizar III

Gio, certo non è il massimo cambiare font nella serie, d'altronde lo sanno tutti che errare humanum est, perseverare diabolicum...
Alla fine se vai con un bel Times New Roman nei prossimi volumi, terremo questo primo capitolo a eterno monito contro l'utilizzo dei sans serif.
Amen.

ilsaggio79
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Re: The Making of: Mizar III

Beh di primo acchito direi anche io di cambiare font ai prossimi numeri, ma forse da un punto di vista di uniformità e tempo, perchè cambiare tutti i font costa un bel po' di tempo, lascerei la serie così com'è e poi stampata tutta la serie raccoglierei eventuali critiche spunti per magari farne una seconda edizione migliorata e aggiornata in quelli che possono essere i punti critici di questa. In ogni caso grazie per tutte le idee e l'impegno che hai messo in questo lavoro.

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Re: The Making of: Mizar III

Ok, il mattone mi è arrivato. Giovanni, puoi dire al mondo quanto è bello tenere in mano un libro che hai scritto tu? bigsmile

Come al solito sono poco presente, ma ecco le mie osservazioni:
1) I margini. Ti perdono i risicatissimi margini superiore, inferiore e esterno: però il margine interno, vicino alla rilegatura, deve essere più ampio per aumentare la leggibilità. Pazienza se saltano fuori 20 pagine in più, ne vale la pena.
2) Il rientro della prima riga. Mia battaglia personale (persa per i Corti 2014, dove non potrò usarlo sad), conferisce un enorme vantaggio di leggibilità. Pazienza se saltano fuori 10 pagine in più, ne vale la pena.
3) Il font. Ci sarei caduto anch'io come un pollo, perché finora non ho mai stampato nulla (né credo di farlo), però il Saggio ha parlato con saggezza: era meglio un serif.
Queste variazioni consiglierei di infilarle già nel secondo volume, pazienza se il primo è stato fatto così... Ma Giovanni, tu hai stampato direttamente decine di copie senza fartene prima una per te? yikes

Poi, volendo proprio essere vigliacco, farei notare che è successo qualche casino nella seconda pagina del capitolo 4, dove la prima riga in alto è parzialmente fagocitata dai dadoni stampati (che sono un po' troppo scuri e poco contrastati).
Infine, il "Buona lettura !" in fondo alla quarta di copertina ha uno spazio di troppo prima del punto esclamativo.
Ah, scrivere E' non è il top. Usa alt+212 per ottenere È.

Sarò un bastardo, eh? lol

Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.

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